Prima lettura del 13 dicembre 2024
Ti guido per la strada
Is 48, 17-19
"Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele:
“Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
La tua discendenza sarebbe come la sabbia
e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena;
non sarebbe mai radiato né cancellato
il suo nome davanti a me”.
Ascoltare la voce di un amico o del Signore è vitale ma non facile perché non è parola nostra e ad essa ci dobbiamo convertire per entrare nell'ottica dell'altro che ci allarga la vista spalancandola ad un orizzonte nuovo.
La Parola del Signore è rivolta ad Israele, popolo prediletto, ma non sempre si incontra con l'obbedienza di una risposta.
I profeti spesso si addolorano per questa situazione di lontananza che fa perdere tanto bene, che fa disperdere energia e vita.
Eppure Israele ha imparato nella sua storia che chiedere "un cuore che ascolta'' (1 Re 3,9), desiderare la Sapienza divina, è la strada che porta alla gioia.
"Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele".
Quando proclamiamo la "Parola di Dio" nella liturgia ci riferiamo a colui che parla da Redentore, Liberatore, Dio Santo, Salvatore del suo popolo e di ogni uomo e donna creati da lui. Non è un dio sconosciuto, temibile e lontano di cui non conosciamo le opere e la volontà.
E' il "mio" redentore, la mia forza e salvezza. Solo sentendolo così, per me, si alimentano speranza e fiducia.
“Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene".
E il Signore si presenta così: "tuo Dio" legato a me da un rapporto paterno, che insegna il bene, che traccia percorsi possibili alle mie mani stanche, ai miei piedi vacillanti, al mio cuore sbandato e spaventato.
È il nostro Dio, lui pensa al nostro bene perché siamo suoi. E' il punto di partenza di ogni discorso su Dio, di ogni possibilità di incontro e di attenzione a Parole che ci sembrano così distanti e difficili.
"Che ti guido per la strada su cui devi andare".
Il Signore è Pastore e Guida. La nostra meta lui la conosce veramente e ci evita di andare fuori strada o perderla del tutto.
Ha guidato Israele nel deserto dove i riferimenti si perdevano nell'uniformità del paesaggio inospitale, dove ogni rotta sembrava portare ad arsura e carestia.
La promessa è per me, per ognuno di noi: "ti guido". Ci si può appoggiare e riprendere il cammino con questa certezza, si può attraversare ogni oscurità perché lui vede dove poggiamo i passi e guida le nostre vite sulla via della vita.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Is 48,17-19
Commento del 11/12/2020
Salmo 1,4-6
Commento del 16/10/2024
Vangelo di Mt 11,16-19
Commento del 09/12/2022
"Ti guido per la strada
RispondiEliminasu cui devi andare".
Tu Signore sei il mio pastore.
Tu conosci le mie vie.
Tu mi accompagni sulla tua via.
Tu mia guida e mio maestro.
Tu mia sicurezza e mia forza.
Tu mia fiducia e mia speranza.
Tu pastore della mia vita.
"Tu guido per la strada
su cui devi andare".
ti insegno per il tuo bene
RispondiEliminaGrazie Signore
Fa che io viva in pieno questo!
Le TUE vie sono il vero,il bello,la Qualità.
Amen