Prima lettura di domenica 27 febbraio 2022
La parola rivela i pensieri del cuore
Sir 27,5-8
"Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti;
così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.
Il frutto dimostra come è coltivato l’albero,
così la parola rivela i pensieri del cuore.
Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini".
Che cosa è la parola umana? Che valore ha? La Sapienza biblica si è posta queste domande per esplorare una dimensione fondamentale della nostra umanità, importante perché, se l'orecchio è sintonizzato, il nostro esprimersi diventa la cassa di risonanza della Parola che esce dalla bocca di Dio.
Il brano del Siracide sottolinea la forza rivelatrice delle nostre parole, che, in bene e in male, portano alla luce il nostro cuore.
"I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo".
Gli appassionati di ceramica sanno che le imperfezioni nell'argilla, invisibili ad occhio nudo, escono a galla drammaticamente alla prova del fuoco, mandando in frantumi il manufatto.
Così, davanti alle sfide della vita, ciò che viene espresso porta a galla la verità profonda di ognuno di noi. Il nostro parlare riflette ad alta voce quello che nell'intimo viviamo e crediamo.
"Il frutto dimostra come è coltivato l’albero,
così la parola rivela i pensieri del cuore".
Altro esempio: dalla bellezza di un frutto si deduce l'attenzione e la cura che il contadino ha per la pianta; allo stesso modo il nostro parlare rivela cosa è coltivato nel profondo del nostro cuore.
Il Vangelo dice che la "bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda" (Lc 6, 45).
Il nostro parlare non è fatto solo di parole, è rivelativo di dove abbiamo riposo la speranza, chi è la nostra forza, che volto ha il nostro Dio.
Un linguaggio autentico comunica agli altri il meglio di sé stesso, il proprio tesoro. Dobbiamo imparare ad ascoltarci quando parliamo: impareremmo a conoscerci di più.
Perché la Bibbia è così attenta al linguaggio umano? Perché Dio parla a noi attraverso la bocca dei fratelli.
La sua Parola ha preso il nostro linguaggio, sacralizzandolo, facendolo risuonare con "Parole di vita eterna" (Gv 6,68).
Egli che parlando ha creato tutto, usa le nostre parole per raggiungere ogni cuore e ricrearlo nella bellezza e nella dignità di figlio.
Il nostro parlare esce dal cuore e la Parola di Dio si immerge nel nostro cuore.
Il nostro parlare esce dal cuore e la Parola di Dio si immerge nel nostro cuore.
Il Verbo di Dio, che percorre le nostre stesse vie, si è fatto intellegibile e prossimo proprio attraverso il nostro verbo, in modo che tutti gli uomini possano, ascoltandolo, vivere.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Seconda lettura di 1Cor 15,54-58
Commento del 03/03/2019
Vangelo di Lc 6,39-42
Commento del 13/09/2019
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Seconda lettura di 1Cor 15,54-58
Commento del 03/03/2019
Vangelo di Lc 6,39-42
Commento del 13/09/2019
Il frutto dimostra com'e coltivato l'albero
RispondiEliminaAzione
Pensiero
Dedizione
Presenza
Decenza
Linguaggio
Sono frutto di ciò che porto nel cuore
Purificami
"La parola rivela i pensieri del cuore".
EliminaLe parole non sono solo parole.
Le parole vanno ascoltare.
Mostrano il cuore.
"La parola rivela i pensieri del cuore".
I pensieri del mio cuore mi sono nascosti.
I pensieri del mio cuore sono nascosti a chi amo.
Sceglierò parole vere perché il mio cuore si riveli.
"La parola rivela i pensieri del cuore".