Prima lettura del 14 aprile 2025
Is 42,1-7
"Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento».
Così dice il Signore Dio,
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
dà il respiro alla gente che la abita
e l'alito a quanti camminano su di essa:
«Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre»".
Il profeta Isaia ci ha lasciato testi di una portata mondiale, che parlano al nostro cuore oggi, senza aver perso nulla della forza profetica che li anima.
Il brano che meditiamo indica qualcuno che, scelto dal Signore, è inviato a portare la giustizia divina a chi ne ha desiderio profondo, a chi ne è carente e brama di trovarla. A differenza della giustizia umana non viene imposta con la forza, non si fa rispettare con la coercizione, non è violenta con chi trasgredisce.
Questo annunciatore di giustizia non viene per affermare sé stesso, ma in quanto è servo docile al volere di Dio.
È facile vedere in questa profezia i tratti di Gesù che incarna il servo ideale.
La sua vita e la sua morte, vissute in obbedienza al Padre, portano salvezza a tutti. Mai si trovano in lui Parole contro di noi, mitezza e benevolenza caratterizzano la sua missione.
"Ecco il mio servo che io sostengo".
Il servo di Yahweh non è un volontario che fa di sua iniziativa, non è inviato e poi abbandonato a se stesso. Non viene tra noi per portare qualcosa di suo e non vuole la sua gloria.
È detto con forza che il Signore mai lo abbandonerà nonostante il suo sia un destino difficile. Lo invia con una precisa missione e lo sostiene in tutto perché il suo compito abbia successo.
"Il mio eletto di cui mi compiaccio".
Sostenuto ed eletto: l'azione del Padre supera il bisogno e l'aiuto.
È eletto, risposta a tutta la volontà di Dio, rappresentante unico del piano di salvezza da realizzare tra i figli.
Il Signore si compiace di lui, è contento della sua piena obbedienza, si gloria della sua figliolanza perché mette la sua vita in gioco per il nostro bene.
"Ho posto il mio spirito su di lui".
L'essere Messia, Unto e Cristo è dire proprio che il Signore si fida così tanto della sua fedeltà da affidargli tutto il suo Spirito.
Ne è rivestito, impregnato, immerso.
La sua Parola parla del Padre, i suoi gesti rendono palese e presente la prassi del Padre.
Tutto di lui è umano perché porta noi al Padre ed è divino perché traghetta Dio dentro il nostro mondo.
Guidato dallo Spirito del Signore, dirà e farà Parole che danno la Vita.
"Egli porterà il diritto alle nazioni".
Non può esistere una nazione senza il diritto che né regola la vita. Eppure dobbiamo ammettere il fallimento del diritto umano, sorgente di continue ingiustizie.
Il Signore nella sua misericordia, dona all'umanità sé stesso, il suo diritto, per mezzo di questo servo misterioso che patisce nella sua carne, sopporta su di sé, le malefatte dei fratelli.
Sembrerebbe l'ennesimo fallimento di una legge, seppur scritta sul cuore e non su tavole di pietra. In effetti il Servo sofferente, per la via del patire e del morire, realizzerà il diritto di Dio, che è grazia per i peccatori, rialzamento per chi giace a terra, salvezza da ogni male e riscatto per coloro che finalmente non sono più schiavi del limite e della morte.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Is 42,1-7
Commento del 29/03/2021
Salmo 27 (26),1
Commento del 25/03/2024
Vangelo di Gv 12,1-11
Commento del 03/04/2023
"Ho posto il mio spirito su di lui".
RispondiEliminaÈ tempo dello Spirito.
Tutto è fecondato dalla sua presenza:
passione, morte
e risurrezione del Messia.
Nello Spirito muore per me.
Nello Spirito risorge.
Il suo Spirito ci è dato in dono.
🙏🏻🙏🏻🙏🏻🙏🏻
RispondiElimina🙏🙏🙏
Elimina"Non spezzerà una canna incrinata,
RispondiEliminanon spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta".
Padre tu sei sempre dalla mia parte, tu mi capisci, tu mi accogli e mi raccogli.
Ti benedico e ti rendo grazie per il tuo costante sguardo su tutti noi.
"Non spezzerá una canna incrinata!"