Salmo del 12 aprile 2025

La vergine allora gioirà

Ger 31,13


"La vergine allora gioirà danzando

e insieme i giovani e i vecchi.


«Cambierò il loro lutto in gioia,

li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni»".


La parola profetica di Geremia al capitolo 31 del suo libro, annuncia il ritorno dall'esilio del popolo e una nuova alleanza che lo leghi al suo Dio con un amore profondo.

Non è più la terra il centro della promessa, né la legge scritta la priorità, ma il cuore dell'uomo su cui è incisa come sigillo perenne la nuova alleanza. 

Geremia, insieme ai grandi profeti dell'Antica Alleanza sogna e annuncia un nuovo esodo in cui tutta l'umanità si metta in cammino, non per paura o per fuggire da un faraone, ma attirata dal Signore e per congiungersi a lui. 

"Io sarò Dio per tutte le famiglie d'Israele

ed esse saranno il mio popolo" (Ger 31,1)

È una reciproca appartenenza quella che caratterizza la nuova realtà che il Signore promette e, fedele, realizza.  


"La vergine allora gioirà danzando

e insieme i giovani e i vecchi". 

Finalmente abbandonata la tristezza di chi era schiavo in terra straniera, tutti, giovani e vecchi, si uniscono nella stessa gioia, e riprendono a danzare come nei giorni di festa.

Un mondo che corre freneticamente si dimentica dei vecchi, dei deboli, degli handicappati e dei malati. Sembra che la gioia non sia per loro, che non abbiano diritto a vivere in pienezza i loro giorni.

Coloro che sembravano un intralcio, grazie alla Parola, sono rimessi al centro della nostra speranza, diventano preziosi tasselli di una comunione che lotta e lavora insieme per togliere il male e creare fraternità.

La promessa non fa discriminazioni di età o capacità. È per tutti perché ognuno è prezioso.


"Cambierò il loro lutto in gioia,

li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni". 

Ecco un annuncio che dice senza equivoci chi è il nostro Dio e cosa fa per noi gratuitamente, mosso dal suo amore e dalla sua fedeltà!

E' per fede che opera nella carità chi ha davanti malati da strappare alla morte o moribondi da accompagnare serenamente alla nuova nascita nel Signore. 

E' nella speranza che non si lascia abbattere chi continua a sostenere i fratelli.

Gioia, consolazione, felicità, è ciò che desideriamo! 

L'opera del Signore trasforma il lutto e cambia la nostra realtà, facendola passare dalle tenebre alla luce, dalla prostrazione alla festa.

Preghiamo che la volontà di liberazione ci inondi e ci conforti. 

Continuiamo a fidarci del Liberatore e Salvatore delle nostre vite e affidiamo a lui quelle dei fratelli nel mondo che aspettano  felicità, pace e gioia.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Ez 37,21-28

Commento del 09/04/2022


Salmo tratto da Ger 31,10-13

Commento del 01/04/2023


Vangelo di Gv 11,45-56

Commento del 23/03/2024


Commenti

  1. "Cambierò il loro lutto in gioia,
    li consolerò e li renderò felici,
    senza afflizioni".
    Credo a questa promessa.
    Dio è fedele.
    Tutto ciò che vuole lo compie.
    Credo a questa promessa.
    Spero in questa promessa.
    Dio è fedele.
    Non resterò deluso.

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