Prima lettura del 14 giugno 2025
"Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio".
Per Paolo, dall'evento di Damasco in poi, il Cristo vivente e risorto è il senso di tutto l'esistente.
La sua speranza ha come fondamento unico colui che è passato dalla morte per salvarci tutti.
Leggendo le sue lettere lo scopriamo come bussola della sua vita e della fede di quanti ha evangelizzato.
"L’amore del Cristo ci possiede", scrive ai Corinzi perché lui stesso ne è posseduto, ammaliato, innamorato.
Conoscendo la sua storia travagliata possiamo veramente affermare che Paolo "è una nuova creatura"!
Questa è cristologia, cioè la luce del Risorto diventa la chiave di lettura della nostra vita e di quella di tutto il mondo.
L'intera umanità è segnata da questo evento di vita nuova, radicale e definitivo, che ci riguarda, ci coinvolge, ci trasfigura. E prima di tutto dice una volta per tutte che siamo fatti per la vita e non per la morte.
"Egli è morto per tutti".
La morte di Gesù è una porta che si apre, è un tempo nuovo che comincia, è una primizia che sconvolge le certezze precedenti, anche se ancora ripetiamo, dimenticando la Pasqua, "alla morte non c'è riparo". Ma c'è già stato e c'è per tutti!
È una morte e una resurrezione cosmica quella che ci precede.
Gesù non è morto per sé stesso e non è risorto per sé stesso.
"Perché quelli che vivono non vivano più per se stessi".
Effetto divino dell'amore! È contagioso e, manifestandosi nella vita e nella morte di Gesù, ci ha liberati dal nostro idolatrico egocentrismo e ci attirati fuori di noi, nella comunione che ci completa, nel desiderio appagati, nella felicità sponsale.
Verso lui corriamo (cfr. Ct 1,4).
Non siamo noi, con le nostre paure e i nostri bisogni, il punto di partenza della nostra esistenza. E questa è una bella notizia perché l'esperienza ci dice onestamente che tanti nostri guai sono nati e cresciuti proprio per questo!
Ora possiamo vivere per lui, per l'amore senza limiti, per la speranza che ha Dio come fondamento.
"Ma per colui che è morto e risorto per loro".
Il Signore che domina sul potere della morte, predatore di vite che rimane per la prima volta a bocca asciutta, porta la sua vittoria tra i morti che lo hanno preceduto e diventa strada già battuta per quelli che seguiranno.
È l'evento che ha conquistato Paolo e che conquista anche noi tutti.
"Non vivano più per se stessi" è l'augurio grande per i fratelli, la certezza che accompagna noi che siamo stati rapiti dalla Vita per sempre. È il desiderio che prende forma, la Speranza che arriva alla sua metà, la gioia che diventa gusto di ogni momento, per sempre.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 2Cor 5,14-21
Commento del 15/06/2019
Salmo 103 (102),8-10
Commento del 13/12/2023
Vangelo di Mt 5,33-37
Commento del 15/06/2024
"Egli è morto per tutti".
RispondiEliminaÈ la morte di Gesù.
Morte preziosa.
A nostro vantaggio.
Portatrice di vita.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza.
"Non vivano più per se stessi"
RispondiEliminaSi
Tutto quello che si osserva quotidianamente,nelle azioni,nelle opere,nei comportamenti umani è frutto di NON ASCOLTO!
Oggi purtroppo si vuole "vivere" solo con le proprie forze,logica.......
Purtroppo
Signore aprimi il cuore verso tutti ,donami lungimiranza nel dare col cuore
A TUA imitazione;nè otterrò in ricambio,pace del cuore,onestà etica,altruismo e soprattutto compassione di chi bussa,anche adesso,alla mia porta.
TU fai per me;sempre