Salmo del 13 dicembre 2023
Misericordioso e pietoso è il Signore
Sal 103 (102),8-10
"8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
9 Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
10 Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe".
Il salmo 103 si riassume felicemente in una unica espressione: Dio è Amore! È una vera pagina di Vangelo in preghiera, il conforto di un amore senza limiti che ci rialza dai nostri limiti che ci frustrano e ci mortificano.
Il Salmo è racchiuso da benedizioni:
la prima "Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome"
fiorisce nel cuore del credente;
la seconda "Benedite il Signore, voi tutte opere sue,
in tutti i luoghi del suo dominio.
Benedici il Signore, anima mia" è universale e coinvolge l'intera creazione.
In questo modo di vivere benedicendo, il discepolo si sente figlio ed entra nella relazione col suo Dio benevolo, che non giudica secondo i criteri umani ma a partire dalla fedeltà amante.
"Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore".
Una parola preziosa che apre un orizzonte di tenerezza e di contemplazione.
"Misericordioso" è una parola chiave per noi credenti. Viene dall'ebraico "rachùm", la cui radice fa rifermento alle viscere materne.
Non si tratta quindi di una clemenza applicata ad un giudizio asettico, ma alla fisicità che lega il grembo della madre al proprio figlio e che non finisce tagliando il cordone ombelicale.
Solo così i profeti riuscivano a dare l'idea di come il Signore sentisse profondamente la sofferenza e la lontananza del popolo.
Bella anche l'immagine dell'ira che procede come una lumaca mentre l'amore è una lepre che brucia le distanze e lascia indietro, dimenticandolo, ciò che bisognerebbe rimproverare.
I profeti usano immagini perché non bastano le parole per dire l'amore di Dio per noi!
"Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno".
Questa Bella Notizia mi consola di tante prediche mortali, di tanti pseudo catechismi da tribunale penale!
Che ce ne facciamo di un Dio immortale e perfetto che condanna la nostra imperfezione mortale, e le nostre azioni già in partenza complicate, in eterno, per sempre?
Sarebbe un'ingiustizia pure per i nostri parametri, figuriamoci se attribuiti al Creatore che ci conosce bene e sa di che pasta siamo fatti! (cfr. Sal 12,14)
Anche se una madre non perdonasse e non amasse (Is 49,15-16), Dio non è mai un rancoroso vendicatore!
Solo l'amore è per sempre in Dio, non certo la condanna e l'essere adirato nei nostri confronti!
L'ultima e definitiva parola dell'amore è il perdono, come per una madre, come per un padre, mi viene da aggiungere, pensando alla tenerezza che sento specialmente davanti alla debolezza dei miei figli.
"Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe".
Il salmista ha fatto una scoperta troppo bella e se la ripete in tutte le sue note, per assaporarne fino in fondo il conforto!
I nostri peccati e le nostre colpe non sono il metro con cui il Signore ci misura, né il temine di paragone per dire il senso ultimo della nostra vita.
Noi non siamo i nostri peccati.
Ci tratta e ci ripaga da figli, secondo la ricchezza del suo amore e della sua compassione. Al nostro peccato e alle nostre colpe il Signore risponde con il suo amore, perché è l'Amore.
Scrive Giovanni, l'evangelista, che dice di sé di essere "il discepolo amato":
"Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore." (1Gv 4,18).
Scacciamo la paura e il terrore degli "esami" finali in cui nessuno potrebbe risultare promosso.
Non ci aspetta un tribunale, ma l'Amore, non un giudice ma un Padre, non un vendicatore, ma una mamma.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Is 40,25-31
Commento del 07/12/2022
Salmo 103 (102),1- 12
Commento del 29/04/2021
Vangelo di Mt 11,25-30
Commento del 29/04/2022
"Non è in lite per sempre,
RispondiEliminanon rimane adirato in eterno".
Per sempre è il suo amore.
Eterna è la sua misericordia.
Mio mio Dio è bontà,
è compassione,
è riconciliazione,
è perdono,
è vita eterna.
"Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno".
Il mio Dio non si vendica,
non castiga,
non dimentica
la sua fedeltà.
"Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno".
Non ci tratta secondo i nostri peccati, né ci ripaga secondo le nostre colpe.
RispondiEliminaSi
È il top per uno...che giudica.
Quanto fariseismo, proselitismo inutile,per guadagnare il perdono.
Il mio Gesù dà,non toglie.
Mi fa volare.
Grazie