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Visualizzazione dei post da luglio, 2025

Prima lettura del 31 luglio 2025

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Per tutto il tempo del loro viaggio  Es 40,16-21.34-38   "In quei giorni, Mosè eseguì ogni cosa come il Signore gli aveva ordinato: così fece. Nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese eretta la Dimora. Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e dispose al di sopra la copertura della tenda, come il Signore aveva ordinato. Prese la Testimonianza, la pose dentro l’arca, mise le stanghe all’arca e pose il propiziatorio sull’arca; poi introdusse l’arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all’arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Allora la nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube sostava su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimora. Per tutto il tempo del loro viaggio, quando la nube s’innalzava e lasciava la Dimor...

Salmo del 30 luglio 2025

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Esaltate il Signore   Sal 99 (98),5.9   "5 Esaltate il Signore, nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi. Egli è santo!   9 Esaltate il Signore, nostro Dio, prostratevi davanti alla sua santa montagna, perché santo è il Signore, nostro Dio!" Il Salmo 99 esalta la regalità del Signore, innalza la lode per la superiorità e il dominio del Santo su ogni realtà. La forza di questo mondo non sta nell'arroganza dei potenti e dei sopraffattori, ma in Dio, Santo ma non solo per lui; egli contagia di questa sua caratteristica tutti coloro che a lui si avvicinano. La sua santità è  prossima vicina e provvida in tutte le meraviglie del creato.  È unito, impastato nella nostra storia; manifesta la sua regalità e santità a nostro favore, per la nostra salvezza. "5 Esaltate il Signore, nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi. Egli è santo!"   Riconoscere la santità divina è liberante, risolleva dalla schiavitù delle cose effimere. Ci libera dall'i...

Prima lettura del 29 luglio 2025

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È lui che ha amato noi 1Gv 4,7-16 "Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli i...

Vangelo del 28 luglio 2025

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E' simile al lievito   Mt 13,31-35 "In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo»". Il più piccolo dei semi e un po' di lievito sono per Gesù immagine della cosa più grande che possiamo immaginare, della più duratura, della più stabile! I paradossi dell...

Salmo di domenica 27 luglio 2025

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Il Signore farà tutto per me Sal 138 (137),7-8 "7 Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita; contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano e la tua destra mi salva. 8 Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l'opera delle tue mani".   Il Salmo 138 è "il canto della chiamata universale" alla lode. L'umanità intera, ogni vivente acquista identità pacificata, entra in sintonia con tutto il creato, si scopre beneficato se il cuore si apre alla lode del Signore. Partire dalla lode è l'approccio più giusto, più evangelico della preghiera. Il salmista è certo che quando ne ha più bisogno, nel giorno del pericolo o in quello in cui la morte sembra prevalere, la sua preghiera non sarà inutile; arriva alle orecchie del Signore che ascolta e reagisce da liberatore.  È la sua fede e anche quella stratificata nella storia dell'Israele biblico. Il popolo si sente prediletto e ogni credente può sentirsi co...