Salmo del 18 luglio 2025
Il calice della salvezza
Sal 116 (115),12-13
"12 Che cosa renderò al Signore
per tutti i benefici che mi ha fatto?
13 Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore".
Rendere grazie a Dio è la gioia del credente che nei Salmi diventa canto.
Il salmista che ha composto questa preghiera non è un beato senza preoccupazioni.
Parte da una situazione di tristezza e angoscia profonde, eppure trova la forza di aggrapparsi al Signore, colui che risolleva e dona nuova vita.
Ed è proprio la fiducia in Dio che caratterizza il cuore del Salmo 116.
Il bisogno di liberazione, la ricerca di un appoggio stabile, è sempre grande nelle nostre giornate. Tanti mali e tanti problemi ci rendono schiavi, ci opprimono.
Il nostro sguardo è fortunato se sa la direzione in cui guardare, se può indirizzarsi al Signore, potente liberatore e salvatore.
Il Salmo è una pista nelle tenebre: ci accompagna in questo cammino interiore di affidamento e di ritrovata consolazione.
"Che cosa renderò al Signore
per tutti i benefici che mi ha fatto?".
Si può vivere tanti anni nell'incosciente benessere che tutto ci vada bene per fortuna o per bravura personale. Ma solo quando il male segna le nostre vite, quando le forze sono insufficienti e ci sentiamo crollare, allora sorge la consapevolezza che siamo beneficati da qualcosa che ci sovrasta eppure fa parte di noi, ci viene donato eppure è con noi da sempre.
Ci viene dalla fede la certezza della bontà di Dio, del suo amore per noi. Nasce così spontanea la domanda su come rispondere adeguatamente per esprimere grazie.
Vorremmo essere alla pari, non arrivare a mani vuote da chi ci mostra benevolenza.
Ma è mai possibile essere alla pari col Signore? Saremo mai capaci di ripagare ciò che non è mai nelle nostre possibilità?
"Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore".
Ed ecco la risposta, semplice ma vera!
Ci escono da sole parole di ringraziamento, cresce come un fiume sempre più grande la proclamazione nell'assemblea e davanti al mondo intero del Nome da invocare con fiducia, l'unico che non ci delude mai.
L'adesione fiduciosa alla sua Parola, la speranza nella sua promessa, l'abbandono filiale sono la nostra risposta, quella che il Padre vuole.
È un brindisi alla vita, è alzare il calice per esprimere la portata della consolazione che hanno riempito e fatto traboccare di gioia il nostro cuore.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Es 11,10-12,14
Commento del 16/07/2021
Salmo 116 (115),18-19
Commento del 08/01/2024
Vangelo di Mt 12,1-8
Commento del 21/07/2023
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