Prima lettura del 3 luglio 2025
"Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito".
Spesso parlando della nostra relazione con Dio parliamo di patto, di alleanza. Ma sono modi di accordarsi tra le parti che presuppongono promesse reciproche per il raggiungimento di una meta comune.
Pur se la Scrittura parli di un'alleanza tra Dio e Abramo (cfr. Gn 17,1-27) non è esatto usare questo termine perché chi si impegna per sempre, per tutte le generazioni nate da Abramo, è solo Dio! Non potrebbe essere diversamente, nè col patriarca, né con ognuno di noi. Dio è fedeltà che giunge alla fine dei tempi, i nostri giorni invece sono limitati e segnati dall'incostanza e dall'infedeltà.
Paolo scrivendo agli Efesini è convinto di questa liberalità di Dio che ci colma di doni sempre più grandi. Davanti alla sua volontà di abitare con noi, di farci figli suoi e comunità di salvati, nessuna risposta è proporzionata!
"In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore".
Sembra impossibile, ma è il sogno di Dio, che dà fiato, forza e speranza al nostro desiderio. Che diventi anche la nostra certezza e la nostra pace!
"In lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito".
Il Signore non cerca un tempio dove essere rinchiuso tra baldacchini e stucchi dorati! Vuole vivere con noi, in noi, nella semplicità della nostra esistenza comune.
"Edificati insieme": questa è la vocazione della famiglia umana, questo il sogno di Dio che preghiamo presto si riveli e si realizzi per tutti.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Ef 2,19-22
Commento del 28/10/2021
Salmo 117 (116)
Commento del 14/02/2020
Vangelo di Gv 20,24-29
Commento del 03/07/2024
"Diventare abitazione di Dio".
RispondiEliminaInaudito.
I cieli non lo contengono
e Dio abita in noi.
Noi siamo il suo cielo,
sua abitazione.
Diventare questo è dono suo.
Ci sceglie per questo.
Inaudito.
L intensità del dono di Dio che abita in noi si inaudito🙏
RispondiElimina