Salmo di domenica 27 luglio 2025
"7 Se cammino in mezzo al pericolo,
tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano
e la tua destra mi salva.
8 Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani".
Il Salmo 138 è "il canto della chiamata universale" alla lode. L'umanità intera, ogni vivente acquista identità pacificata, entra in sintonia con tutto il creato, si scopre beneficato se il cuore si apre alla lode del Signore.
Partire dalla lode è l'approccio più giusto, più evangelico della preghiera.
Il salmista è certo che quando ne ha più bisogno, nel giorno del pericolo o in quello in cui la morte sembra prevalere, la sua preghiera non sarà inutile; arriva alle orecchie del Signore che ascolta e reagisce da liberatore.
È la sua fede e anche quella stratificata nella storia dell'Israele biblico. Il popolo si sente prediletto e ogni credente può sentirsi così perché è il Signore che rivela la sua attenzione amorevole e risanante.
"Se cammino in mezzo al pericolo,
tu mi ridoni vita".
Quando diciamo di credere in Dio possiamo intendere qualsiasi divinità ma non è detto che sia il Dio dei padri da Abramo in poi e il Dio di Gesù Cristo. E' importante sondare la nostra idea di Dio, farla smontare, plasmare e infine delineare dalla Parola.
Credere nel Dio salvatore, liberatore, al quale io sono preziosa, questo sì che fa la differenza e rende la mia fragile vita un tassello importante nella storia della salvezza.
In mezzo ai pericoli, tra i disagi, con la morte che insidia i nostri giorni, niente ci può spaventare, niente può veramente impedirci di fare il nostro cammino se il Signore è al nostro fianco.
"Contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano
e la tua destra mi salva".
Il braccio del Signore mostra la sua potenza per me, ferma il braccio di chi infliggerebbe condanne, agisce in mio favore, è lui il mio Salvatore!
Il fedele biblico non si illude che le avversità, l'odio, il rancore che lo circonda possa svanire per il solo fatto di essere discepolo, ma affrontare tutta questa mancanza benevolenza e di provvidenza, sapendo di non essere soli, cambia totalmente lo sguardo sulla realtà.
Sentirsi sicuri nelle mani di questo Dio è il frutto più bello che la fede può produrre in noi.
"Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani".
Due affermazioni e una invocazione chiudono il Salmo.
La memoria viva di ciò che il Signore ha fatto in passato sta alla base della certezza che, nel futuro, continuerà a compiere le sue opere di salvezza.
L'amore di Dio è per sempre: è la certezza della fede profonda che nasce dall'ascolto della sua Parola e dall'esperienza della sua misericordia. Perdona sempre e dona continuamente una nuova possibilità a chi ha plasmato e vivificato col suo Spirito.
"Il Signore farà tutto per me": che bello ripeterselo, che bello lodare così il Padre che si dà tutto, che ci ama come siamo, che non ci abbandonerà mai!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Gn 18,16-33
Commento del 30/06/2025
Salmo 138 (137),1-6
Commento del 11/05/2021
Seconda lettura di Col 2,6-15
Commento del 12/09/2023
Vangelo di Lc 11,1-13
Commento del 24/07/2022
"Il Signore farà tutto per me".
RispondiEliminaÈ il mio Dio.
È l'Emmanuele, il Dio con noi.
È per me, a mio favore.
Sempre.
Sono suo.
"Il Signore farà tutto per me":
"Se cammino in mezzo al pericolo,
RispondiEliminatu mi ridoni vita".
Sempre al mio fianco.
Menomale.
HAI FATTO TUTTO PER ME!
Grazie