Seconda lettura di domenica 3 agosto 2025
Col 3,1-5.9-11
"Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato.
Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti".
Nella lettera ai Colossesi, Paolo denuncia con forza il rischio che la bellezza e la novità del Vangelo si perda nella selva della tradizione e delle teorie di vario genere. La Buona Notizia è tale perché è libertà e bisogna vigilare che niente e nessuno ce ne rubi la verità.
Al cuore del Vangelo c'è il Cristo Risorto e la conseguenze vita che sgorga per ognuno di noi.
Paolo ci dona una definizione del cristiano esenziale ed estrema:
"Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!".
Da qui nasce una nuova visione della nostra esistenza e le relazioni fondamentali, con noi stessi, con gli altri e con Dio.
"Fratelli, se siete risorti con Cristo".
L'apostolo messe un "se" davanti ad un'affermazione che riassume tutto il credo. Non dovrebbero esserci dubbi, ma quella nota di dubbio di Paolo, sottintende l'evidenza di incredulità da parte di alcuni di Colossi.
Quello stesso dubbio è rivolto a noi. Ci crediamo alla resurrezione, realtà già presente, già fonte di salvezza dentro i nostri giorni?
Paolo non ha dubbi: siamo già risorti con Cristo!
Siamo stati trascinati fuori dal sepolcro insieme a lui dalla forza prorompente del Padre che ha rotto i nostri orizzonti sepolcrali, che ha aperto uno spiraglio di luce dove regnavano solo le tenebre.
"Cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio".
La Scrittura ci annuncia e ci mostra un altro modo di procedere, non risucchiati dal nostro ombelico, ma col volto radioso che attinge luce dal sole divino.
Il pensiero per eccellenza riguarda l'eternità, il bene definitivo, la gioia senza fine e non va inutilmente rivolto alle cose della terra che passano presto, che sono solo parvernza di stabilità.
"Le cose di lassù" sono le più necessarie quaggiù, la vera risposta alla nostra fame di vita eterna. Il Cristo Risorto ci mostra come riorientare il nostro pensiero, la nostra speranza, la nostra attesa.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Qo 1,2; 2,21-23
Commento del 04/08/2019
Salmo 90 (89),3-4
Commento del 26/09/2024
Commento del 13/09/2023
Vangelo di Lc 12,13-21
Commento del 21/10/2024

"Rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra".
RispondiEliminaGrazie Signore,per i TUOI insegnamenti
distaccarsi dalle bramosìe,non distruggersi per qualcosa di materiale in più,da possedere........
Sentirsi "leggero" in quello che si ha ed in quello che si vive....col pensiero alla provvisorietà del momento presente....
Amen
"Rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra".
RispondiEliminaIl cuore,
la mente,
la vita,
hanno finalmente
una nuova direzione.
Verso la luce,
la pace,
la gioia,
la vita per sempre.