Prima lettura del 12 giugno 2025

Rifulga la luce dalle tenebre 

2Cor 3,15-4,1.3-6


"Fratelli, fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul cuore dei figli d’Israele; ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto.

Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.

Perciò, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d’animo.

E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio.

Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo". 


Paolo pur non essendo uno dei dodici, i primi amici scelti da Gesù, viene considerato apostolo a tutti gli effetti, investito in questo compito dal Cristo stesso. È un missionario straordinario, che mette tutta la sua esistenza al servizio del Regno.

Dal momento dell'incontro col Risorto sulla via di Damasco, il Vangelo è lo spartito su cui scrive tutte le sue lettere, il solco su cui cammina la sua vita e la sua missione. 

Paolo, grande conoscitore delle antiche Scritture profetiche di Israele, ne ha riconosciuto in Gesù il compimento. I suoi scritti, redatti con la tessa foga e affetto con cui si recava da comunità in comunità, testimoniamo questa fede incrollabile nel Messia, coronamento di tutte le attese, di tutti i desideri. 


"Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore".

Non contano le persone, non conta lui stesso: il Vangelo che annuncia Paolo è lo scopo del suo andare, l'instancabile energia che lo muove in tutto il mondo conosciuto senza risparmiarsi, senza dar conto ai pericoli mortali che ogni viaggio arrecava.

Portare il Vangelo è mettersi al servizio di ciechi, aiutarli nello svelamento che li porta alla luce, togliere le scaglie dagli occhi che non fanno vedere il Cristo. 

Paolo continua così l'opera del maestro, venuto "per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista" (Lc 4,18).


"Quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù". 

È il servizio che Paolo e gli altri missionari donano affonché la fede dei credenti si raffori e approdi alla verità. 

Gesù è il centro e il motivo delle cose fondamentali della vita per ognuno dei suoi discepoli. La predicazione, la catechesi, la testimonianza personale sono il servizio che i predicatori e catechisti fanno instancabilmente a chi vuole come loro incontrare Gesù, il Messia.


"E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre»".

L'apostolo fa un'esegesi della Genesi (cfr. Gn 1,3) applicandola alla sua vita, visto che è stato strappato dal fanatismo religioso e consegnato alla missione luminosa del Risorto. 

Anche leggendo la storia della chiesa nascente, si scopre una nuova Genesi, un inizio che toglie dall'abisso dell'indistinto per approdare alla Luce vera.

In ogni tempo, in ogni nostro giorno, possiamo essere certi "Rifulga la luce dalle tenebre" è il comando che tutta la creazione ascolta!


"Rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo". 

Chi ha creato la luce dalle tenebre fitte è anche capace di fare brillare nei nostri cuori la luce del Cristo risorto e del suo Vangelo. 

Non c'è notte che il Risorto non possa illuminare, non c'è tempesta che la sua pace non possa sedare.

La conoscenza di Cristo è esperienza di resurrezione, gloria che si manifesta, amore senza limiti per l'umanità. 

Paolo, apostolo delle genti, ha portato la salvezza fuori da Israele e ce l'ha consegnata affinché la nostra vita arrivasse alla Luce che nulla potrà mai spegnere. 


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di 2Cor 3,15-4,1.3-6 

Commento del 10/06/2021


Salmo 85 (84),9-10 

Commento del 11/12/2023


Vangelo di Mt 5,20-26 

Commento del 14/03/2025


Commenti

  1. Rifulga la luce dalle tenebre!
    Grazie Signore.
    Mi doni la possibilità di far emergere TE,si quello di TUO che c'è in me.
    Il mio mettilo sempre più a tacere!
    Amen

    RispondiElimina
  2. "E Dio, che disse:
    «Rifulga la luce
    dalle tenebre»".
    Dio è luce.
    Entra in me come luce.
    Illumina ogni tenebra.
    Fugge la tenebra
    davanti a Dio luce.
    È il vangelo
    per gli occhi del cuore

    RispondiElimina

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