Liturgia del 10 giugno 2021

A viso scoperto
2Cor 3, 15-4,1.3-6

"Fratelli, fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul cuore dei figli d’Israele; ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto.
Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.
Perciò, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d’animo.
E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio.
Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo".


Paolo ha davanti ai suoi occhi l'immagine del volto di Mosè raggiante di luce dopo l'incontro con il Signore.
Intorno a questa immagine radiosa, l'apostolo ci lascia una parola di luce sull'Antica e la Nuova Alleanza.
È un episodio affascinante quello raccontato in Esodo a cui si rifà l'apostolo:
"Quando Mosè scese dal monte Sinai non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui" (Es 34, 29).
Una scoperta incredibile: Mosè che diventa il riflesso della luminosità del volto di Dio, specchio e immagine!
Quando leggo questo penso a come si sentiva Mosè in quel momento, quale gioia, pace e appagamento ha raggiunto in quei momenti!
Eppure la reazione degli israeliti è di terrore: non si capacitano di tanta radiosità e, come tutte le cose che vengono da Dio, ne hanno paura:
"Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso" (Esodo 34, 33).
Svelamento della realtà dell'uomo davanti a Dio e nuovo ri-velamento!

"Fratelli, fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul cuore dei figli d’Israele; ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto".
La luce e la gloria della Legge Antica è l'anticipo della Luce di Cristo, gloria di Dio che si tocca nel Vangelo. Così l'apostolo porta avanti il confronto essendo certo che la nuova Alleanza è di molto superiore e completa rispetto alla precedente.
In greco verità si dice "aleteya" che alla lettera si traduce "togliere il velo", "svelare". Israele che accoglierà il Messia avrà finalmente lo svelamento; ciò che copre la sua vista e la sua comprensione sarà tolto.

"Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà".
Questa è la radicale novità dell'Alleanza Nuova: non più leggi opprimenti e imposte dal di fuori dell'uomo, ma lo Spirito di Dio che parla nell'intimo, che convince d'amore e porta alla libertà, voluta, cercata, amata.

"E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore".
Abbiamo una certezza, dice Paolo: quello che in Mosè era solo l'anticipo e un segno per il popolo, sarà il destino, la realtà di ogni figlio di Dio.
Caduto il velo grazie a Gesù Cristo, lo Spirito ci guida alla luce che dal suo volto risplende sui nostri, accompagnandoci in un percorso di illuminazione crescente. Lo Spirito del Signore è il paraclito, la guida assoluta del nostro cammino sulla via di Cristo risorto.

"Perciò, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d’animo".
Paolo è provato nel corpo ma forte nello spirito grazie alla certezza della misericordia del Signore che colma le impossibilità di ognuno di arrivare allo svelamento completo di ogni realtà.
Ecco dove trovare fiducia e speranza per non perdersi d'animo e proseguire con fermezza nel cammino.

"E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio".
Il perché non tutti accolgano il Vangelo è un mistero che ha interrogato gli evangelizzatori di tutti i tempi. I desideri di questo mondo, il potere, l'egoismo, accecano i cuori e le menti così che non riescono a scorgere la Luce che avanza nelle tenebre.

"Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù".
Non contano le persone, non conta lui stesso: il Vangelo che annuncia è lo scopo del suo andare, l'instancabile energia che lo muove in tutto il mondo antico senza risparmiarsi.
Portare il Vangelo è mettersi al servizio di ciechi, aiutarli nel parto che li porta alla luce, togliere le scaglie che non fanno vedere il Cristo. Paolo continua così l'opera del maestro, venuto "per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista" (Lc 4, 18).

"E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo".
L'apostolo fa un'esegesi della Genesi (cfr. Gn 1, 3) applicandola alla sua vita e leggendo la storia della chiesa nascente come una nuova Genesi, un inizio che toglie dall'abisso dell'indistinto per approdare alla Luce vera.
La promessa di Luce è fatta dal Signore e sarà realizzata da lui stesso.
Chi ha creato la luce dalle tenebre fitte è anche capace di fare brillare nei nostri cuori la luce del Cristo risorto e del suo Vangelo.

Un brano che ci conforta questo di Paolo ai Corinzi! Ogni uomo, di ogni tempo ha bisogno che gli venga annunciato che non è fatto per rimanere nell'indistinto, nella confusione, nel dubbio e nel terrore di Dio. C'è una luce che irrompe e le tenebre scappano, indietreggiano al suo sorgere.
Cristo è la nostra Luce che svela compiutamente il volto del Padre e così facendo fa risplendere il nostro volto, svelandoci la grande identità di figli.
"A viso scoperto" possiamo affidarci al Padre e pregarlo che sia fatta presto la sua volontà:
"Fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi"! (Sal 79, 4)

Commenti

  1. "Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà".
    Che gioia ascoltare questa Parola.
    Il mio cuore sente già la bellezza di questa libertà promessa.
    Nei miei occhi l'orizzonte si fa più largo.
    "Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà".
    Lo Spirito mi abita.
    La libertà è la mia casa.
    Lo Spirito mi guida.
    Cammino libero.
    Lo Spirito mi illumina.
    Il mio sguardo è libero.
    Lo Spirito mi accompagna.
    La libertà è l'approdo.

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  2. Se il nostro Vangelo rimane velato.
    Signore fammi sempre seguire la TUA via
    l'indicazione alla qualità in misericordia, pace e dono agli altri.
    Grazie Signore,aiutami a togliere il velo a tutti facendo capire che è per il nostro bene.
    (Ma agisci TU,per mio tramite;io chi sono?)
    Amen

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