Salmo del 18 agosto 2025

Si accese contro il suo popolo

Sal 106 (105),37-40


"37 Immolarono i loro figli

e le loro figlie ai falsi dèi.


38 Versarono sangue innocente,

il sangue dei loro figli e delle loro figlie,


sacrificàti agli idoli di Canaan,

e la terra fu profanata dal sangue.


40 L'ira del Signore si accese contro il suo popolo

ed egli ebbe in orrore la sua eredità".


La bontà del Signore non viene mai meno nonostante la nostra infedeltà: è il grande tema di questo Salmo a metà strada tra meditazione sapienziale e rendimento di grazie. È la Buona Notizia che attraversa tutta la storia della salvezza e che stravolge la nostra idea di giustizia che, ad applicarla, ci condannerebbe tutti!

Qui si parte dalle vicende concrete e drammatiche dell'Esodo che sono quanto mai attuali. 

La nostra incorenza, la sfiducia, la diffidenza e il dubbio davanti al Signore non possiamo dimenticarceli, sono il grosso limite nella ricerca della sua presenza. La Scrittura ci ricorda queste difficoltà, non per flagellarci, ma perché quanto è più grande la nostra mancanza d'amore, tanto è immensa l'attenzione del Signore, tanto è drammatica la storia dell'infedeltà dei credenti, quanto più è straordinaria la fedeltà del Signore. 


"Immolarono i loro figli

e le loro figlie ai falsi dèi.

Versarono sangue innocente,

il sangue dei loro figli e delle loro figlie,

sacrificàti agli idoli di Canaan,

e la terra fu profanata dal sangue".

Una memoria orribile e dolorosa della storia dell'Israele biblico o della storia odierna?

Siamo attoniti nell'ammettere che nulla è cambiato in migliaia d'anni, che l'orrore delle stragi attraversa la storia da cui non si impara nulla, se non le armi più efficaci da usare nei prossimi eccidi.

I culti pagani in cui si facevano sacrifici umani vengono imitati da questo popolo scelto e diverso, ma che si lascia incantate dall'idolatria, che pensa di dover placare l'ira degli dei. Versare sangue innocente pensando di fare cosa gradita a Dio è la cosa più aberrante e antidivina che un gruppo di credenti possa fare. 

Il Dio creatore, il Dio della vita, che libera, che salva, potrà mai gradire un culto fatto di morte, un regolamento religioso che pianifica lo spargimento di sangue fraterno? È follia il solo pensarlo, eppure la storia dei popoli, compresa quella d'Israele e della chiesa, registra anche questo mostruoso peccato che la Scrittura denuncia come infedeltà diretta a Dio. 


"L'ira del Signore si accese contro il suo popolo

ed egli ebbe in orrore la sua eredità".

Questo versetto toglie ogni dubbio sulla presa di posizione divina. Il Signore ha orrore di gesti di morte immaginati come culto a lui! Dobbiamo ripeterlo perché è fondamentale: il Signore ha orrore di una religione che uccide e sparge il sangue di altri fratelli.

Un esempio fondante è quello in Genesi, in cui il Signore ferma la mano di Abramo che stava per sacrificare Isacco, rivelandosi come un Dio diverso da quelli pagani, perchè non vuole il sacrificio di nessuno in cambio per i suoi doni (cfr. Gn 22,1-18).

"Non nel mio Nome" direbbe il Signore davanti ai genocidi, all'epurazione razziale, alla disumanità che schiaccia popoli inermi.

L'ira del Signore mostra dove il suo cuore è schierato, ciò che non è sua volontà, ma solo delirio di chi crede di sapere quale sia la volontà divina.

Siamo sempre a rischio di idolatria, costantemente tentati di dettare leggi su come rendere culti giusti al Signore, che escludono e condannano "eretici" che ci siamo inventati noi. 

Una cosa certa la Scrittura ci insegna: il Signore è Padre e non ha mai chiesto sacrifici di figli e figlie, ma si è messo al servizio della nostra povertà e del nostro limite per risollevarci e salvarci.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Gdc 2,11-19

Commento del 21/08/2023


Salmo 106 (105),34-36

Commento del 08/02/2024


Vangelo di Mt 19,16-22

Commento del 19/08/2024


Commenti

  1. "Immolarono i loro figli
    e le loro figlie ai falsi dèi".
    Immolati al potere, al profitto,
    all'utile.
    Non sugli altari ma sui campi di battaglia, nei palazzi della borsa, tra gli scranni dei governi.
    Figli trattati come merce di scambio, come effetti collaterali indesiderati, da governi, religioni, gruppi di potere, che non hanno alcun senso di paternità e maternità.
    A falsi dei da falsi padri.
    Un versetto che fa pensare e pregare.
    Tanto.

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    Risposte
    1. Verissimo il sacrificio e ancora attuale basta guardare a queste guerre al genocidio di bambini e persone che muoiono ogni giorno.
      Il Signore non vuole questo e c'è l'ha dimostrato.

      Elimina
  2. Sacrificàti agli idoli di Canaan
    Si
    Quanti sacrifici per altro,per cose futili,che passano......
    Volgi,rendi possibile il mio operato SOLO per chi ha bisogno di me,per chi non ha...
    Amen

    RispondiElimina

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