Prima lettura del 9 ottobre 2025
Ml 3,13-20a
"Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?».
Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti».
Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome.
Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia".
Nelle nostre Bibbie il libro del profeta Malachia è l'ultimo dell'Antico Testamento. Dopo la Parola di questo profeta c'è un lungo silenzio, fino all'arrivo dirompente di un nuovo profeta, trasgressivo, inquietante per il potere religioso: Giovanni Battista. Brutto periodo quello in cui vive e profetizza Malachia, ma forse tanto simile a tante altre vicende storiche e anche a quella contemporanea.
Si assiste ad una deriva morale: i ricchi sempre più ricchi, con corruzione inarrestabile, i poveri sempre più sfruttati e angariati, costretti a languire e morire. Malachia non si accontenta di annunciare aggiustamenti, a compiacere ai potenti, ma annuncia un cambiamento radicale, una nuova era.
Vede all'orizzonte arrivare un messaggero straordinario, un angelo potente, che porterà finalmente giustizia al popolo di Dio. A partire dal Tempio tutto sarà purificato e rinnovato. E come tutte le novità porterà dolore e privazioni a chi è nell'agiatezza, ma sollievo a chi patisce la fame.
Tutto questa visione futura ha bisogno di cuori che accolgano con gioia l'immenso dono del Signore.
"Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò".
Che buona notizia! I discorsi dei "timorati di Dio", cioè dei credenti pieni di fiducia, sono ascoltati con affetto e attenzione! Dalle voci di coloro che si riuniscono nel nome del Signore, sale un anelito di speranza, il desiderio muove aspirazioni profonde.
I cuori dei credenti riassumono le voci dell'intera umanità e le presentano al Signore con la fiducia di chi conosce la sua fedeltà e la predisposizione a salvare i miseri.
È un compito prezioso dei credenti pregare nell'assemblea, farsi carico di chi soffre, porre l'attenzione su chi ha bisogno, muoversi per denunciare l'oppressione e stare vicino agli afflitti.
"Un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome".
La Scrittura è questo meraviglioso "libro di memorie" che il popolo scrive davanti al Signore, intessendo le sue tristi vicende con una volontà salvifica che fa, della storia personale e comunitaria, una storia santa!
"Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo".
Da questi credenti, proprietà particolare nel cuore di Dio, riparte un nuovo inizio illuminato da una grande fede e dall'amore per il Salvatore.
È il punto di partenza ideale per una strada nuova, che ripari le storture del tempo presente e stabilisca una nuova sapienza nel mondo, quella dell'empatia, della solidarietà, della com-passione con popoli fratelli, senza confini, senza limiti di religione e cultura.
Abbiamo bisogno di profeti come Malachia che ci parlino da libri di memoria comunitaria, abbiamo bisogno di operatori di giustizia che lottino e si adoperino affinché sorga una nuova giustizia, un mondo bello da vivere insieme ai fratelli di ogni nazione.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Ml 3, 13-20a
Commento del 12/10/2023
Salmo 1,4-6
Commento del 16/10/2024
Vangelo di Lc 11,5-13
Commento del 10/10/2024
"Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò".
RispondiEliminaDio sorprende.
Il Signore è sempre più
delle nostre aspettative.
Ascolta.
Vede.
Si prende cura.
È inutile servire Dio!
RispondiEliminaSento spesso questo
Spesso
Io ,non devo stare zitto
Ma vivere,far vedere che è magnifico "servire" il nostro papà.
Amen