Prima lettura di domenica 26 ottobre 2025
Sir 35,15b-17.20-22a
"Il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.
Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso.
Non trascura la supplica dell’orfano,
né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre è accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
La preghiera del povero attraversa le nubi
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità".
In questa pagina il libro del Siracide indaga sul rapporto tra sapienza e Legge.
Il Signore è presentato come il vero giudice saggio, che non fa preferenza di persone. Ciò vuole dire che il suo giudizio non è merce di scambio, non può essere manipolato da soldi e favori, com'era per i giudici corrotti d'Israele che privilegiavano gli interessi dei potenti.
Egli fa giustizia, ristabilisce il diritto dei poveri e dei deboli. Proprio loro, gli svantaggiati, si rivolgono a lui con fiducia.
"Il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone".
L'imparzialità è una caratteristica importante per un giudice. A servizio della giustizia giudica in modo giusto le cause in cui è coinvolto. Il Signore è un giudice differente rispetto a qualsiasi giudice di questo mondo. La sua Parola è giusta e porta giustizia. Non si fa corrompere e non si fa mette dalla parte di chi ha più potere.
"Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso".
Se i potenti hanno, in ogni società e in ogni tempo, chi difende i loro interessi, i poveri che gridano hanno orecchie attente, considerazione, sostegno e azioni concrete di giustizia. E se nessuno giudice umano ascolta, solo nel Padre troveranno ciò che è preannunciato nella Scrittura e rivelato pienamente dal Cristo,
D'altronde la sua potenza si era dispiegata nella storia dell'Esodo a partire dal grido degli schiavi oppressi dal potere del faraone e di cui nessuno si prendeva cura.
La parzialità, se ne troviamo nel Signore, è solo a favore del povero.
Chi scopre nella sua vita di essere bisognoso, di non bastare a sé stesso, ha nel Dio dei padri e di Gesù Cristo il suo sostegno fidato!
"Non trascura la supplica dell’orfano,
né la vedova, quando si sfoga nel lamento".
L'orfano e la vedova erano l'esempio emblematico delle categorie destinate alla morte sociale, perché mancanti un uomo che si prendesse carico della loro tutela, e alla morte fisica per i patimenti della fame.
La loro preghiera è efficace, "attraversa le nubi", trova l'orecchio dell'Altissimo sempre aperto e il cuore pieno di benevolenza e accoglienza.
Il Signore è misericordioso, ha cioè il cuore rivolto verso i miseri. Le suppliche e i lamenti dei poveri non sono da lui trascurati.
Colui che pretende il nostro ascolto per la sua Parola, ascolta con attenzione i nostri bisogni, le mancanze e i limiti e fa giustizia da ogni male.
E questa è una beatitudine nell'annuncio di Gesù, perché il Padre beatifica di sé "quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati" (Mt,5-6).
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Sir 35,15-17. 20-22
Commento del 23/10/2022
Salmo 34 (33),19-20
Commento del 11/04/2024
Seconda lettura di 2Tm 4,6-8.17-18
Commento del 29/06/2025
Vangelo di Lc 18,9-14
Commento del 09/03/2024
Ascolta la preghiera dell’oppresso
RispondiEliminaSi
Non delude mai!
Si serve di noi,di me
Io posso decidere di essere una SUA mano!
Amen
🙏🙏🙏
RispondiElimina"Il Signore è giudice
RispondiEliminae per lui non c’è preferenza di persone".
È un giudice Padre,
che guarda tutti come figli.
Ecco perché è un giudice
così strano.
Un giudice capace di emettere solo " sentenze" d amore per tutti noi.🙏🙏🙏
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