Prima lettura di domenica 25 luglio 2021

Ne faranno avanzare
2Re 4, 42-44

"In quei giorni, da Baal Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore".

Quando si incontra Dio nella Scrittura si parla sempre di creazione straripante, di manna, di quaglie, di acqua nel deserto, di silos pieni di frumento, di latte e miele, di focacce e nutrimento sovrabbondante.
Sembra una madre protettiva, sempre attenta e prodiga di nutrimento per la fame e la sete dei figli; lui apre le mani e sazia il desiderio di ogni vivente! (cfr. Sal 144, 16)

"Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”.
È lo slogan del Dio biblico: sazietà, ristoro, completezza! Il profeta conosce questa ricchezza del Signore, sa che non fa le cose col misurino.

Eliseo riceve in dono venti pani d'orzo e deve sfamare cento persone. Già il pensiero mette ansia! Il suo assistente infatti dice: "Come posso mettere questo davanti a cento persone?" 
È la paura che blocca le gambe alla carità, che ci fa frenare uno slancio d'amore, che ci fa sentire sempre troppo piccoli e inadeguati rispetto ai bisogni degli altri.

"Dallo da mangiare alla gente".
Il profeta ha la priorità del Signore: saziare la sua gente. È gente affamata, nel senso più profondo della parola. E il profeta non solo annuncia Parole che consolano il cuore, ma ha il nutrimento giusto per ogni fame.

"Poiché così dice il Signore".
Dio parla attraverso la voce umana che si è scelto per questo prezioso servizio. E la Parola si fa carne, si fa accompagnamento e cura di speranza per chi ascolta.

"Ne mangeranno e ne faranno avanzare”.
Ecco la promessa che può essere solo divina. La sazietà e la sovrabbondanza non sono roba nostra, ci manca sempre un po' per raggiungerla, ci sentiamo incapaci di provvedere ai fratelli che bussano alle nostre vite.
Il Signore sazia tutti e del suo dono ne avanza; è un amore senza misura di cui solo il Signore è capace. Col Cristo la disponibilità all'amore del Padre diventa massima! Non più 20 pani per cento uomini, ma 5 per 5000! (cfr. Gv 6, 1-15).
L'amore condiviso non dipende dai nostri numeri ma dalla prodigalità del Padre che non ha fine! 
L'umanità intera sarà saziata col dono del solo Figlio! 
Questa la sua misura, questa la nostra salvezza!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:  

Seconda lettura di Ef 4, 1-7.11-13
Commento del 21/09/2020

Vangelo di Gv 6, 1-15
Commento del 24/04/2020

Commenti

  1. Ne mangeranno e ne faranno avanzare.
    Di questo mi devo fidare.
    Dare a garanzia, c'è il SUO dare unico
    Grazie Signore!

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  2. ""..Cosi dice il Signore.."
    La Tua Parola Signore è sicurezza per noi,
    è promessa di ricchezza,
    di pienezza di vita,
    di vicinanza,
    di sazietà d'amore:
    che io l'accolga e la custodisca nella mia vita
    con cuore aperto agli altri

    RispondiElimina
  3. "Così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”.
    Ancora una promessa.
    È il Signore che promette.
    Il Signore è fedele.
    Sazietà e abbondanza sono del mondo futuro.
    Oggi solo un piccolo assaggio per alimentare la speranza.
    Lo dice il Signore: ricevo e riceverò un dono sovrabbondante.
    Sono e sarò saziato.
    Ne avrò per oggi e ne avanzerà in abbondanza.
    Così dice il Signore.
    Amen! Alleluia!

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  4. "dallo da mangiare .. dallo da mangiare ... " Un invito, un comando: dallo da mangiare... E ne avanzerà ... Si signore non trattenere, ma dare non si divide ma si moltiplica... Dallo da mangiare ...

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