Salmo del 13 maggio 2022

Tu sei mio figlio
Salmo 2, 7-9

"7 Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.
8 Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane.
9 Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai»".


Il Salmo 2 è il primo dei Salmi messianici. Tutto il salterio canta e annuncia il Messia ma alcuni Salmi lo fanno in modo esplicito. Il nostro Salmo ha come sfondo la liturgia di incoronazione del re, che viene esaltato come figlio di Dio, braccio della sua potenza, che cura il popolo a lui affidato.

"Voglio annunciare il decreto del Signore".
Il Dio Creatore e Salvatore stabilisce ogni cosa con la forza della sua Parola; al solo pronunciarla, realizza ciò che dice. Qui per "decreti" non si intende certo delle norme giuridiche o delle imposizioni da eseguire; sono invece la manifestazione per tutti della sua volontà benevola che porta pace nelle vite di chi si mette in ascolto.

"Egli mi ha detto".
Parla ora il re-Messia che ha l'orecchio attento e sintonizzato sulle parole che gli danno vita. Il suo è un canto che magnifica l'opera del Signore che interviene incessantemente nella storia degli uomini per la loro salvezza.

"Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato".

La liturgia di elezione diventa la manifestazione al mondo del dono di Dio attraverso il re-Messia, elevato al rango di "figlio di Dio". Il Messia non è solo un profeta o un saggio condottiero, ma "figlio", generato e chiamato ad un rapporto speciale e intimo con colui dal quale proviene ogni autorità. In Gesù la parola "figlio" raggiungerà tutta la sua pienezza.

"Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane".

È un re destinato ad essere annunciato fino agli estremi confini, a tutti i popoli della terra. La sua cura su coloro che gli sono affidati è il riverbero di quella che ha il Signore per ogni creatura.

"Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai".

Vittoria e potere gli sono assicurati, quelli che gli vengono dal Signore e che annientano tutte le false potenze umane che asserviscono e sfruttano le nazioni.
Pregare questo Salmo, con gli occhi del cuore rivolti al Cristo risorto, spoglia queste parole della loro violenza e ci fa intuire la lotta ultima e necessaria, quella vittoriosa del Messia sulla morte, sconfitta nella risurrezione.
Ogni altro potere si rivelerà un fragile vaso di terracotta davanti allo scettro di ferro del Re, stabile e fedele nei secoli.
Gli scontri fratricidi e le lotte per prevalere l'uno sull'altro, verranno sostituiti dallo shalom che ricrea i cuori nella relazione filiale, che fa sintonizzare e attingere alla potenza amante del Signore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di At 13, 26-33
Commento dell'08/05/2020

Salmo 2
Commento del 07/01/2020

Vangelo di Gv 14, 1-6
Commento del 17/05/2019 e Commento del 30/04/2021


Commenti

  1. ... come vaso d'argilla le frantumerai...
    Tutte le mie testardaggini
    Le mie pretese ed offese
    TU mi porti in alto, sopra queste ragionare di "terra"
    Donami lo Spirito di superare e non incorrere più in rivalità di ogni sorta.
    Amen

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  2. "Mi ha detto: «Tu sei mio figlio»."
    Parola preziosa che porta allegria e tenerezza nel mio cuore.
    Parola rivolta a me che dice
    la mia identità più profonda.
    Parola di vita,
    che mi lega al Signore.
    "Mi ha detto: «Tu sei mio figlio»."
    Sono figlio.
    Sono figlio di Dio.
    Dio è mio Padre.
    "Mi ha detto: «Tu sei mio figlio»."
    Benedetto tu Signore
    che mi generi a nuova vita.
    Benedetto tu Signore, Padre mio
    e Padre di tutti.
    Benedetto tu Signore,
    che mi rivolgo una parola
    così luminosa.
    "Mi ha detto: «Tu sei mio figlio»."

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