Vangelo del 25 giugno 2025
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete»".
Discernimento è una parola che sembra difficile, ma rende più facile il cammino di fede. È una parola rara nei nostri discorsi ma indispensabile per vivere da discepoli. Discernere non è capire cosa sia bene e cosa male. Ma di più è cogliere quello che oggi, ora, è vero per la mia vita, per la mia vocazione, per la mia missione. Gesù usa tanti esempi per far sorgere in noi il desiderio di esercitarci nel discernimento, di allargare il nostro cuore e la nostra mente a cogliere i segni che il Signore semina nella nostra vita.
"Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni".
Sono affermazioni di grande evidenza. Non ci si può aspettare una cosa o sperare veramente se non c'è la possibilità che si realizzi una realtà.
Sarebbe bello poter cogliere uva da un rovo ed è quello che ingenuamente vorremmo. Ci sono utopie che coltiviamo e il nostro cuore non abbandonarepur nell'inconsistenza della realizzazione.
Dai frutti conosciano la natura della pianta, dai segni riconosciamo il significato di ciò che viviamo.
Conoscere se stessi, discernere la volontà di Dio iscritta in noi, ci fa incamminare verso una fecondità mai provata prima, preparata, desiderata per noi e per la nostra pienezza.
"Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete".
Spesso sento tanta sofferenza in alcuni amici che sono disillusi dalla vita, che non riescono a raggiungere una pienezza, pur avendo grandi doti e grandi doni. Si focalizzano su ciò che non hanno e che vorrebbero, quando sono evidentemente già ricolmi di doni enormi che però non vedono!
Discernere la realtà ci toglie dagli occhi l'illusione, distrugge la falsa speranza, la pretesa infantile di far coincidere i nostri desideri con ciò che ci sembra la perfezione per la nostra vita. Riconoscere i frutti, cogliere i segni, è fondamentale per crescere e portare molto frutto. E' inutile voler essere qualcun altro che ammiriamo, nè inseguire un ideale che per noi è solo una chimera.
Tagliare ciò che non siamo è scoprire e far germogliare il seme buono piantato profondamente, quello che solo per noi può fruttificare.
E' un cammino impegnativo ma meraviglioso che il Padre ci spinge amorevolmente a fare con lui.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Gn 15,1-12.17-18
Commento del 28/06/2023
Salmo 105 (104),4-5
Commento del 10/07/2024
Vangelo di Mt 7,15-20
Commento del 23/06/2021
"Dai loro frutti dunque li riconoscerete".
RispondiEliminaSapienti e non creduloni.
Così ci vuole il Vangelo.
Capaci di discernimento
e non illusi.
Saper distinguere i frutti,
per cogliere quelli buoni.
Donaci Signore sapienza.
Dai loro frutti dunque li riconoscerete".
RispondiEliminaAnche a me risuona,questo!
I frutti
Si
Quali?
Dedizione,desiderio di fare,si ma non solo per me;
per il bene comune,per l'altro...e tanto ancora!
Amen
Spesso sento tanta sofferenza in alcuni amici che sono disillusi dalla vita, ch