Vangelo del 21 ottobre 2025
Aspettano il loro padrone
Lc 12,35-38
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!»".
Saper aspettare è una fatica e un'arte; comunque è una necessità che si ripresenta spesso nella nostra vita. Anche Gesù e il suo Vangelo ci chiedono di imparare ad attendere come stile fondamentale della vita di credenti.
Spesso il Maestro si sofferma sulla spiritualità dell'attesa che non si limita a rispettare le file o a sopportare lunghi periodi di inattività. L'attesa richiede tanta fede e tanta speranza, diviene un modo di essere che rinuncia alla propria iperattività per affidare ai tempi di Dio le proprie ore e le proprie opere.
E nel frattempo che si aspetta lo Sposo è necessario coltivare la disponibilità a servire. Non sono discorsi su chissà quale futuro, l'attesa è vita di oggi, è fecondità del presente.
"In quel tempo, Gesù disse
ai suoi discepoli".
L'attività che prendeva la maggior parte dei giorni di Gesù era l'insegnamento. Incessantemente parlava, faveva meditare, accresceva la sapienza del vivere negli amici che si era scelto come compagni di cammino.
Così era sempre attento ad accompagnarli sulle vie nuove del Vangelo da percorrere per l'avvento del Regno.
"Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese".
Per l'abbigliamento proprio di duemila anni fa, stringere la veste ai fianchi con una cintura o un cingolo di corda, rendeva più agevole camminare e lavorare.
Chi doveva muoversi agilmente nei campi o nelle mansioni di tutti i giorni non poteva inciampare nei bordi delle vesti, mentre chi stava nella posizione del riposo o non faceva lavori manuali come i ricchi, poteva mantenere le vesti libere.
Gesù quindi parla dell'attesa operosa, che non vuole "ammazzare il tempo", quella di chi si rimbocca le maniche per preparare l'arrivo di un bene più grande.
Le lampade accese erano un lusso che permettevano di lavorare anche dopo il tramonto del sole. Si andava a dormire all'imbrunire proprio per risparmiare il combustibile prezioso delle lucerne ma si accendevano se un servizio era urgente e da portare a termine nella notte.
"Siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito".
Servi sempre pronti ad accogliere il padrone che arriva, anche nelle ore più impensate: è necessario se i tempi non li decisiamo noi, se lo scandire dei giorni preannuncia e rene imminente la visita più preziosa dell'esistenza.
Lo stile con cui vivere il nostro tempo Gesù lo descrive bene in questa pagina del Vangelo di Luca. La speranza va organizzata, va animata, va coltivata in modo operoso. E noi sappiamo chi attendere: viviamo nell'attesa del ritorno del Cristo, della sua Parusia, termine greco che significa "presenza" o "arrivo".
Il Signore Gesù con la resurrezione diviene il Veniente, il sempre presente, colui che accompagna per mano la storia dell'umanità e che promette la certezza del suo ritorno, in cui tutte le cose verranno ricapitolate in lui.
Nostro Signore è il Salvatore, lo crediamo sempre a nostro favore e ci confortano le sue parole che chiudono il libro dell'Apocalisse: "Sì, vengo presto!". Come servi operosi andiamogli incontro e rispondiamo ferventi di desiderio: "Amen. Vieni, Signore Gesù" (Ap 22,20).
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Rm 5,12.15.17-19.20-21
Commento del 19/10/2021
Salmo 40 (39),10-11
Commento del 28/01/2025
Vangelo di Lc 12,35-38
Commento del 24/10/2023
Commento del 24/10/2023
Siate pronti.
RispondiEliminaAd abbracciare il fratello
A spendersi per chi non ha
A tendere una mano a chi soffre
A chi bussa alla mia porta...
Siate pronti------
Stammi vicino e ci riesco!
Amen
Amen🙏
Elimina"Amen. Vieni, Signore Gesù".
RispondiEliminaÈ il mio mantra
per questo tempo di attesa.
Che è anche tempo di desiderio,
di vigilanza, di speranza.
Sono gli ingredienti fondamentali
di ogni mio giorno.