Salmo del 29 dicembre 2022

Dite le sue meraviglie
Salmo 96 (95),2-3

"2 Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

3 In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie".


Potremmo dire che questo è un Salmo missionario, cioè recitato e pregato stando idealmente al centro di un'adunanza di genti e popoli pagani.
Sempre, secondo i Salmi il culto al Dio vivente si vive con autenticità nei luoghi più diversi: Israele, Gerusalemme, il Tempio, ma anche la natura, il creato e quindi in mezzo alle creature tutte, compresi i pagani. Ciò non è scontato, non è immediato nella fede d'Israele, ma nel corso dei secoli la riflessione biblica approda al Dio unico, creatore e salvatore universale.
A lui va lode da ogni luogo, per ogni tempo e da ogni cuore.

"Cantate al Signore, benedite il suo nome".
Quando leggo "Nome" nella Scrittura lo vedo in maiuscolo perché indica il Signore, il Nome per eccellenza, al di sopra di ogni altro nome (cfr. Fil 2,9).
Non i nomi dei potenti della terra, che passano e di cui si perde la memoria, ma questo Nome va cantato, lodato, esaltato, benedetto.
Tutti sono invitati alla lode, ma anche i pagani? Sì, per la Scrittura credere nel divino è già credere senza saperlo nel Dio uno, unico e vero, è aprire il cuore alla sua presenza nascosta ma che il cuore sente presente.

"Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza".
La lode si unisce all'annuncio; il cuore è rivolto al Signore e ai fratelli per condividere il dono ricevuto.
La memoria è il filo conduttore della nostra vita, unita alle generazioni che ci hanno preceduto; i Salmi lo fanno continuamente e ci educano a fare memoria della salvezza che ha ricolmato ogni persona, nata per dar gloria a Dio.
Ogni ora, ogni stato d'animo, è quello giusto per elevare la lode e la benedizione all'opera instancabile del Salvatore.

"In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie".

Israele è lo spazio sacro tra i "goim", i popoli pagani, che lo circondano; questo popolo, riservato dal Signore per sè, è primizia e avanguardia fra tutte le nazioni della terra.
Narrare la gloria del Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, cioè annunciarla a chi non la conosce, è imbandire le meraviglie del Signore davanti a tutti, invitarli a partecipare al banchetto che il Signore preparerà per tutti i popoli, strappando il velo che lo celava ai loro occhi (cfr. Is 25,6-7).

Spesso siamo affetti da miopia spirituale, incapaci di vedere salvezza e presenza del Signore al di là dei nostri confini di cristianità e ortodossia.
La preghiera vera apre a tutti l'annuncio.
I Salmi e tutta la Scrittura, così lontani per redazione da noi, sono l'attuale voce del Padre che spalanca la rivelazione ad ogni fratello e sorella, in ogni angolo del creato.
Uniti a loro, innalziamo il nostro canto e benediciamo per lo spandersi di tanta grazia e amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Gv 2,3-11
Commento del 29/12/2021

Salmo 96 (95)
Commento del 31/12/2019

Vangelo di Lc 2,22-40
Commento del 02/02/2020


Commenti

  1. "Annunciate di giorno in giorno
    la sua salvezza".
    Ogni giorno è giorno di grazia.
    Ogni giorno si manifesta
    il Salvatore.
    Ogni giorno l'annuncio
    precede il dono.
    "Annunciate di giorno in giorno
    la sua salvezza".
    Oggi il Signore salva.
    Oggi è tempo di gioia.
    Oggi lo annuncerò ai miei fratelli
    e sorelle.
    "Annunciate di giorno in giorno
    la sua salvezza".

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  2. Annunciate le SUE meraviglie
    Si
    È tempo di farlo
    Lo Spirito mi spinge
    Grazie
    Così sia

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