Vangelo del 6 marzo 2024

Sarà considerato grande nel regno
Mt 5,17-19

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli»".


I Vangeli ci mostrano Gesù in conflitto con la tradizione religiosa di Israele e con i suoi rappresentanti istituzionali, sacerdoti, scribi, farisei, sadducei.
Non riescono proprio ad ascoltarlo, hanno un muro di paura davanti che gli impedisce di lasciarsi coinvolgere dalla buona novella del Regno.
Focalizzati solo sulla legge, data loro da Mosè, temono che Gesù voglia abolirla, mentre il suo intento è superarla: "Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt 5,20).
C'è un modo superiore, diverso di intendere la legge e la giustizia; la differenza sta proprio in questo annuncio nuovo in cui la legge ormai sta stretta ed è necessario un coinvolgimento profondo, carnale e filiale affinché si colga il "pieno compimento" nella incarnazione di Gesù. Tutto riparte da lui e dalla sua Parola.

"Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli".
Noi diciamo spesso: "fatta la legge, trovato l'inganno". E' un modo di dire che ben spiega il meccanismo che si mette in moto ogni volta che ci troviamo davanti ad una norma che ci sta stretta.
Gesù è in polemica con i maestri del suo tempo, che spesso interpretano non per coglierne il cuore, ma per renderla raggirabile.
Tutto uno studio e un cumulo enorme di riflessioni rabbiniche per vanificare la portata salvifica della Parola data dal Signore!
Ma la Legge non è un cappio, ma un legame d'amore, non una costrizione, ma un legame di vita.
Gesù non insegna a trasgredirla ma ad andare oltre, ad andare più a fondo. Paolo riassume bene questo punto di vista:
"Pienezza della Legge infatti è la carità" (Rm 13,10).

"Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli".
Un atteggiamento filiale, che nella Scrittura è chiamato "timore di Dio", parte da un atteggiamento fiducioso di chi si mette sulla strada della Scrittura e delle norme date per amore dei figli, impreparati alla vita e alle sue incognite.
La legge è un binario sicuro, retto, in piano, che accoglie chi lo intraprende ed è un mezzo che conduce alla meta, al Padre.
La legge non è la meta, non và assolutizzata. E' un pedagogo, un educatore personale che conduce pian piano ad amare e fare proprie le leggi del Padre.
"Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo" (Gal 3,25).
Pensavo alla legge come una tappa che accompagna il bambino, con regole salvavita. Infatti sarebbe incapace di fare discernimento e non fare gesti e decisioni distruttive.
Ma essere adulti nella fede è ben altro. non facciamoci rinchiudere in una versione codificata del vivere cristiano.
Paolo è chiaro: "Voi siete stati riscattati a caro prezzo; non diventate schiavi degli uomini" (1Cor 7,23).
Parla di riscatto carissimo l'apostolo, perché è stato il prezzo della nostra liberazione che nessuna legge, norma, organizzazione religiosa può pagare,
La salvezza è nella croce del Cristo.
Osservare e insegnare la legge nuova del Vangelo è diventare grande nel Regno, come il Figlio. E' cogliere la bellezza trascinante e totalizzante dell'amore che supera l'obbligo di rispettare e arriva a donare se stessi per i fratelli.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Dt 4,1.5-9
Commento del 23/03/2022

Salmo 147,12-13
Commento del 15/03/2023

Vangelo di Mt 5,17-19
Commento del 10/03/2021


Commenti

  1. Non sono venuto ad abolire
    Si
    Tu costruisci,ingegni tutto per la mia crescita spirituale;per farmi vivere in pratica,meglio:
    fa bene a me,abbracciare,donare,condividere....
    grazie mio pedagogo

    RispondiElimina
  2. "Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli".
    È detto dei precetti del Signore,
    della sua Parola di vita eterna.
    I comandamenti sono via all'amore, invito al Regno,
    accompagnamento verso la Vita.
    Gesù è l' amore,
    il Regno,
    la Vita.
    "Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli".

    RispondiElimina

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