Salmo del 16 marzo 2024

Scruti mente e cuore
Sal 7,9-10

"9 Il Signore giudica i popoli.

Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,

secondo l'innocenza che è in me.


10 Cessi la cattiveria dei malvagi.

Rendi saldo il giusto,

tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto".


Il Salmo 7 è la preghiera di un uomo ingiustamente perseguitato da un tribunale umano, istituito per fare giustizia, ma che spesso riesce solo ad allargare la sofferenza a macchia d'olio!

Il Signore è l'unico che fa giustizia veramente, cioè tratta con misericordia la vittima e il carnefice, non togliendo vita a nessuno, ma ridandola ampliata e sovrabbondante.

Il salmista è un uomo di fede e sa di non rimanere deluso se rimette in lui la sua angoscia.

Grida con forza l'innocenza nella speranza che il Signore manifesti il suo giusto giudizio. Non può il Signore rimanere indifferente. Come prode guerriero è  necessario che scenda in campo a favore del suo fedele. 


"Il Signore giudica i popoli". 

Uno è il Signore e ha potere su tutti i popoli. Nessuno degli dei pagani, idoli fatti da mani d'uomo, possono competere con la sua Signoria. 

A lui spetta il giusto giudizio su tutto e tutti. E questo non è un male per noi, ma la nostra salvezza!

Anche i popoli stranieri che si pongono come nemici d'Israele sono nelle mani della sua giustezza.


"Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,

secondo l'innocenza che è in me". 

Giusto e innocente si ritiene il salmista davanti alla persecuzione che subisce ingiustamente. Nessuna sofferenza è accettabile, tanto più è doppiamente pesante quella che schiaccia senza colpa.

Il salmista spera nella liberazione dell'Unico Signore che ha a cuore i "perseguitati a causa della giustizia" (Mt 5,3).


"Cessi la cattiveria dei malvagi". 

È la preghiera incalzante e quotidiana sulla bocca di ogni credente in questo mondo. Ma mentre diventa maledizione per chi non ha speranza in Dio, per un discepolo che ripone le sue richieste nelle orecchie attente del Padre, la preghiera è la prima fonte di consolazione.

Nel Padre Nostro, Gesù ci spinge a chiedere ogni giorno: "liberaci dal male"

La cattiveria dei malvagi sembrerebbe senza fine ma il Padre può annientarla con il suo disarmante amore.


"Rendi saldo il giusto". 

È la prima cosa di cui ha bisogno chi affronta una persecuzione da innocente: rimanere saldo nelle fede, non vacillare nella speranza, paradossalmente crescere nella fiducia, attendendo sicuro che si manifesti l'intervento del Signore. 


"Tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto". 

Il Signore conosce ogni cosa che lui ha creato, conosce il cuore di ognuno e non giudica secondo le apparenze. 

È un conforto sapere di essere conosciuti intimamente e non ricevere condanne. 

La conoscenza non gli impedisce di amarci e di mettersi dalla nostra parte.

Signore scrutaci e conoscici. Facci riposare alla tua presenza certi di ricevere giustizia.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Ger 11,18-20

Commento del 20/03/2020


Salmo 7,1-3

Commento del 02/04/2022


Vangelo di Gv 7,40-53

Commento del 28/03/2020


Commenti


  1. "Tu che scruti mente e cuore,
    o Dio giusto".
    La Buona Notizia.
    Il Dio giusto,
    il Dio Padre,
    il Dio vicino,
    il Dio Amore,
    vede,
    scruta,
    è attento.
    La mia mente,
    il mio cuore,
    non hanno segreti per lui.
    "Tu che scruti mente e cuore,
    o Dio giusto".
    Gioia di sapersi
    conosciuti veramente.

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  2. Il SIGNORE giudica........
    Quanta fatica,oppressione,dispnea da questa sottomissione,imposta da un "credo"retaggio di una interpretazione simil farisaica,masochista!
    Mio Salvatore,meno male che giudichi TU
    si,CON mitezza,mansuetudine,dono gratuito............
    Grazie papà

    RispondiElimina

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