Salmo del 14 marzo 2024

Posto sulla breccia
Salmo 106 (105),23

"23 Ed egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,

non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli".


L' infedeltà e la ribellione di Israele è al centro della preghiera che drammatica si alza nei momenti più cupi per il popolo.
Sembrerebbe che il peccato porti lontananza e incomprensione. In effetti il Signore, che trasforma il lutto in gioia e al pianto fa trovare conforto (cfr. Ger 31,13) riesce a risollevare chi era perduto e a colmare le mancanze d'amore.
Qui il salmista confessa il peccato di tutto il popolo, la drammatica chiusura alla Parola del Dio vivente.
La triste esperienza dell'idolatria che non aveva abbandonato mai del tutto Israele, ha reso amaro il cammino nel deserto verso la libertà della terra promessa.
Anche se un fiume amaro di peccato e flutti tempestosi di ribellioni ne attraversano la storia, il Signore rimane fedele a chi si è scelto ed ama.

"Ed egli li avrebbe sterminati".
Sono versetti difficili da leggere e ancora di più da meritare, ma sono Parola anch'essi, rivelazione di buona notizia che non nasconde la verità del nostro cuore.
Pur se ci vogliamo illudere del contrario, in nome di un ipotetico "libero arbitrio", dobbiamo riconoscere che non siamo liberi per nulla di fare il bene e che il peccato, l'idolatria e la ribellione, portano alla morte, inesorabilmente.
Parlare di un Dio "sterminatore" nella Scrittura non è un caso sporadico. Israele sente la sua sofferenza come una punizione divina, come la vendetta di un padre tradito e deluso. Ma è frutto della paura ancestrale che si ha su Dio, anch'essa generata dall'idolatria, da un falso volto che và purificato per mezzo dell'annuncio.

"Se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia davanti a lui".
L'intervento di Mosè, profeta di Dio, rivelerà un'altra verità, l'incontro con un volto così radioso da contagiare di luce chi ha l'ardire di volerlo incontrare (cfr. Es 34,29).
Mosè è l'unico che riesce a stare davanti al Dio "minaccioso " con fiducia, l'unico che anche nei momenti di sconforto estremo non dimentica le opere straordinarie a cui ha assistito davanti al faraone. E davanti al popolo pone se stesso e il suo affidamento come unico mezzo per credere alla salvezza.
Il suo non è un Dio vendicatore perché lo ha scoperto misericordioso e pronto a salvare sempre.

"Per impedire alla sua collera di distruggerli".
La debolezza che Mosé dimostrava stando davanti al Signore in preghiera, invocando quando tutti maledivano, supplicando per i suoi fratelli anche quando la drammaticità del peccato non lasciava dubbi, mostra pian piano un altro volto di quella divinità nuova e sorprendente di cui anche il popolo farà esperienza.
Tra Israele e Dio c'è un uomo che rischia per primo, che si espone anche alla possibilità dell'ira divina. Lui per primo scoprirà il volto radioso di chi non strermina i figli come se fossero nemici, che placa il suo furore riconoscendo la debolezza del popolo.
Verrà un altro uomo, mediatore perfetto in mezzo ai suoi fratelli, colui che addosserà su di sé i peccati che non aveva commesso, attirandosi l'ira, non di Dio, ma di uomini che non avevano capito di quanto amore fossero destinatari.
Solo chi conosce Dio come Salvatore può mostrarne la misericordia infinita.
Il Cristo è posto sulla breccia del nostro buco nero di paura e chiusura per squarciare le tenebre che ci avvolgono e far trapelare l'amore del Padre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Es 32,7-11.13-14
Commento del 11/09/2022

Salmo 106 (105),21-22
Commento del 23/03/2023

Vangelo di Gv 5,31-47
Commento del 31/03/2022


Commenti

  1. "Se Mosè, il suo eletto,
    non si fosse posto sulla breccia davanti a lui".
    Davanti al Signore.
    Nella tempesta.
    Nel dolore.
    Nella prova.
    "Se Mosè, il suo eletto,
    non si fosse posto sulla breccia davanti a lui".
    Davanti a lui tutto rinasce.
    Davanti a lui per ricominciare.
    Davanti a lui per continuare a sperare.
    "Se Mosè, il suo eletto,
    non si fosse posto sulla breccia davanti a lui".
    Davanti a lui nell'amore.

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  2. "egli li avrebbe sterminati"
    c'è sempre una speranza
    Non sempre si rifiuta il bene
    TU ci guidi al meglio
    Verso il bene di tutti,questa è la TUA speranza;non più rancore fra noi,fra i popoli;fra tutti!
    grazie

    RispondiElimina

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