Vangelo del 14 giugno 2021

Non opporvi al malvagio
Mt 5, 38-42

Inizia con oggi un'altra veste del blog. Dopo 885 post, più di 2 anni e mezzo e 74000 visualizzazioni, è venuto il momento di cambiare e accompagnare in un approfondimento i lettori affezionati che in Italia e, incredibilmente, da tanti paesi del mondo, visualizzano i miei interventi.

Vi ringrazio di cuore per la costante attenzione e gli spunti condivisi in privato che hanno stimolato il mio servizio alla Parola e la passione per i tesori antichi e nuovi che il Signore regala a chi si ferma ad ascoltarlo.
Da quest'oggi, se l'ho già fatto, vi segnalerò i link di tutti i brani commentati sul blog. Poi, in ogni caso, mi soffermerò su una parola che mi colpisce in modo particolare nella liturgia del giorno, scegliendo specialmente i brani non ancora commentati.
Sono aperta a suggerimenti e confronti in privato, sull'email indicata nel profilo, per migliorare questo strumento di approfondimento giornaliero e, da parte vostra, spero continuiate a seguirmi col vostro affetto per la crescita reciproca nella fede.


"Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello".
Mi soffermo su questo versetto del Vangelo che, per quanto lo si mediti, sconcerta sempre!
Con la sua grande capacità comunicativa, Paolo sintetizza così il messaggio di Gesù: "Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene" (Rm 12, 21).
Fermare il male non replicando con la vendetta è il gesto più pacifista che esista al mondo. Con la legge del taglione la catena rischia di non fermarsi mai.
Quante volte dietro il paravento del voler fare "giustizia" le nostre scelte sono guidate dal desiderio di vendetta o almeno dal non fare la figura del perdente non reagendo.
Gesù chiede ai suoi discepoli di essere concreti nel perseguire la pace. La pace merita una figuraccia, la pace costa la perdita della faccia, ma ha in cambio il recupero di relazioni infrante.

Da noi viene etichettato come "malvagio" colui che sembra indifferente al male o che addirittura possa provare piacere nel farlo. La reazione è sempre di odio, distanza, disprezzo e condanna.
Gesù sceglie un altro giudizio e un altro approccio che ci viene donato al v. 44 dello stesso brano: "amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori".
Il Maestro non si è opposto al malvagio, gli si è messo accanto, lo ha abbracciato, si è fatto fratello.
Non ci ha rimesso solo il mantello; ha lasciato la vita intera all'umanità che si riteneva malvagia e si è scoperta, in lui, amata!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura 2Cor 5, 20-6, 2
commento del 6 marzo 2019 e del 17 febbraio 2021

Salmo 98 (97)
commento del 5 maggio 2019 e del 9 maggio 2021

Vangelo Mt 5, 38-42
commento il 17/06/2019


Commenti

  1. "Ma io vi dico di non opporvi al malvagio".
    È la via della pace.
    È così che si spezza la catena dell'odio.
    È una parola preziosa di Gesù.
    È una parola che porta una promessa di novità.
    Occhio per occhio è via di morte.
    Rispondere al male col male porta nuovo dolore.
    Rispondere con il bene al male apre alla luce.
    Grazie Signore per questo "ma io vi dico".
    La tua voce interrompe il vecchio e apre la porta alla novità dell'amore.

    RispondiElimina
  2. ..ma vinci il male con il bene" (Rm 12, 21).
    Fare bene porta serenità e pace già prima di farlo,quando lo si pensa solamente.
    Pace e serenità che si dissolvono appena cambia il sentimento,verso qualcosa di dubbioso,di rancore,di disistima
    Quindi fare bene,per donare,amare mettono INNANZITUTTO salute al cuore!
    Un pò come nell'episodio della vedova insistente ed inopportuna;il giudice la asseconda per levarsela di torno;così sta almeno sereno,tranquillo.
    Risuona ciò perchè sono tante le richieste assurde,banali ma continue che mi pesano ancora!
    Donami pace serenità soprattutto,davanti a tali richieste effimere!
    Grazie

    RispondiElimina
  3. "a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello". Ho impiegato molto tempo a vivere queste parole, dopo tanti combattimenti, con i miei pensieri, le mie ragioni, il mio egoismo e la mia indole al possesso. Poi quando mi sono arresa, ho dato fiducia a questa Parola, si è aperta una via tutta nuova, fatta di libertà, di luce, di serenità. Grazie Signore per darmi sempre, in ogni momento , l'occasione di vivere il tuo lieto annuncio

    RispondiElimina
  4. Signore liberaci dal male, solo con la tua Parola i cuori duri possono convertirsi.

    RispondiElimina
  5. "A chi ti da uno schiaffo porgi l'altra guancia" , non è facile, specialmente nella società di oggi, dove gli schiaffi e l'arroganza fanno da padroni. GAllora ti trovi ad un bivio: porgere l'altra guancia o restituire quanto ricevuto? Chi ama perdona ed è sempre pronto a dare senza ricevere, anzi a ricevere schiaffi e perdonare, si sta meglio dentro. Porgere l'altra guancia vuol dire aprire il cuore di chi ne è privo, ma ha bisogno di atti concreti per farlo riflettere. Solo cosi, nel nostro piccolo, riusciremo a dare un micro contributo a far ammorbidire qualche cuore duro.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019