Prima lettura di domenica 27 giugno 2021

Ha creato tutte le cose perché esistano
Sap 1,13-15; 2,23-24

"Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono".


Affermazioni che diremmo azzardate anche oggi e che invece fanno parte di scritti quasi contemporanei al Cristo, datati di 2000 anni!
Più avanti sempre in Sapienza leggiamo:
"Tu risparmi tutte le cose,
perché tutte son tue, Signore, amante della vita" (Sap 11, 26).

L'amore per la vita viene prima di tutto, precede il nostro peccato, il limite dell'umanità, ogni disobbedienza e ogni tradimento.

"Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano".

C'è la consapevolezza profonda nella Scrittura che il Padre ami ciò che da lui è generato, la certezza che portare le cose all'esistenza sia un parto d'amore.
La creazione è atto fondante da cui qualsiasi riflessione teologica non può prescindere!
Dio è sorgente di vita e dove c'è lui non può esserci morte. La morte non ha un posto veramente suo nella creazione. È provvisoria e destinata a scomparire. Vera sapienza è riconoscere che la vita è divina e che Dio è il Vivente per eccellenza.
Dio crea per l'esistenza, cioè perché la vita cresca, fruttifichi, fiorisca. Che senso avrebbe per un Padre eterno, creare per la morte, per la distruzione?
La morte ha un senso sempre come passaggio verso la vita; non è fine a stessa, non è un capolinea perché la vita non ha fine.

Bellissima l'espressione "non gode per la rovina dei viventi".
Dio gode per la vitalità dei viventi, la “gloria di Dio è l'uomo vivente”, diceva Sant'Ireneo, festeggiato nella liturgia di domani.
La vita degli uomini è l'evidenza riflessa del volto di Dio!
Ha creato donando se stesso perché tutto guardi nella direzione del suo sguardo.
Questo è il mio Signore, questa la fonte della mia gioia!
Quando sento parlare di un dio/zeus, contento per la rovina degli uomini, che, inflessibile, impartisce condanne a chi merita l'estinzione, questa parola di Sapienza mi viene in soccorso e mi fa gridare: il Padre mio è differente, Alleluia!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Seconda lettura da 2Cor 8, 1-9
Commento del 15/06/2021

Salmo 30 (29), 1-6
Commento del 15/03/2021

Vangelo di Mc 5, 21-43
Commento del 05/02/2019

Commenti

  1. .....e non gode per la rovina dei viventi!
    Mi basta questo stamattina.
    Sicuro che assolutamente mi sento in una botte di ferro.
    Lo dici ancora,SONO QUI CON TE!
    Mi sei vicino.
    La rovina cos'è?
    Fammi prendere consapevolezza di cio'!
    Amen

    RispondiElimina
  2. Dio ha creato tutte le cose perché esistano;
    le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
    È certezza,
    È sicurezza,
    È consolazione
    È vita
    È forza
    Così voglio nutrire il mio cuore guardando ogni creatura

    RispondiElimina
  3. "Il Signore ha creato tutte le cose perché esistano".
    Tutto è chiamato all'esistenza dalla voce del Vivente.
    Chi ha creato ha donato vita senza misura.
    Ha donato bellezza.
    Ha donato luce.
    Ha donato fecondità.
    Per esistere ogni cosa esiste.
    Il destino ultimo è vita.
    "Il Signore ha creato tutte le cose perché esistano".
    Ogni cosa danza la vita.
    Ogni cosa canta il suo grazie.
    Ogni vivente benedice il Vivente.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019