Prima lettura di domenica 6 giugno 2021

Ecco il sangue dell’alleanza
Es 24, 3-8

"In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!»".


Dall'uscita dalla schiavitù egiziana all'arrivo nella libertà nella terra promessa, il popolo ebraico compie un lungo cammino di formazione e di rinascita con precise tappe.
Nella pagina di oggi assistiamo ad una solenne celebrazione dell'alleanza con il Dio liberatore.

"In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme".

Mosè è la bocca del Signore, riferisce al popolo le Parole indispensabili alla nuova vita di questa comunità in cammino. È un compito delicato e faticoso che Mosè vivrà sono all'ultimo giorno della sua esistenza.

"Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!»"
È una bella risposta che fa sperare bene! Il popolo ascolta e risponde con il desiderio di lasciarsi condurre dalla Parola del Signore. È la risposta ideale ma la storia dell'Esodo darà conto di quanto sia faticoso mantenere questa promessa. Camminare lasciandosi portare dalla volontà di un altro è facile quando le possibilità personali sono ridotte al lumicino. Ma appena ritornano le forze, il desiderio di "libertà" personale e l'attrazione per la trasgressione hanno la meglio.

"Mosè scrisse tutte le parole del Signore".
Ciò che è scritto rimane a beneficio della memoria collettiva del popolo, appartiene a lui, ma è anche lascito prezioso per le generazioni successive.
Il passaggio dalla voce di Mosè alla Torah, attribuita a lui, cioè i primi 5 libri della Scrittura, è prezioso e necessario.
E' comunque un passaggio epocale nella storia dell'umanità. Sicuramente Mosè ha imparato in Egitto la sapiente arte della scrittura su papiro, il desiderio di imprimere le norme fondamentali del vivere insieme e i capisaldi da tramandare.

"Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore".
L'alleanza viene ratificata con un solenne rito, secondo le antiche usanze sacrificali e i giovani vengono designati per la lunga e meticolosa macellazione dei vitelli da bruciare sull'altare. E' un sacrificio di comunione: tra Dio e il popolo, e tra i membri della comunità che partecipando al sacrificio rafforzano l'appartenenza ad una comunità solidale e con una meta comune.

A questo segue un segno che, legato alla parola annunciata ed accolta, sarà il ricordo impresso per sempre per la trasmissione della fede.
Parole che annunciano e segni che la realizzano: questo è il modo in cui la fede viene contagiata di generazione in generazione. Ed ecco il segno:
"Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto»".
Sangue sull'altare: è simbolo di Dio che è legato in un'alleanza indissolubile ai suoi figli. E' un rito antico che dice la fedeltà delle due parti che si legano col sangue, simbolo della vita.

"Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!»".
Sangue sul popolo: lo stesso sangue lega ora il popolo a Dio. Non sono più estranei l'uno all'altro, hanno lo stesso sangue come in una famiglia. Sono consanguinei!

Questo segno del sangue era legato ad un ricordo drammatico per gli ebrei che erano nati da una Pasqua segnata dalla morte.
Nessuno può dimenticare la decima piaga e il sangue degli agnelli sulle case degli ebrei.
Sangue versato, quindi segno tragico, impregnato della paura di morire quella notte e del grido delle famiglie egiziane al mattino davanti ai loro primogeniti esanimi (cfr. Es 12, 21-24).
Ecco perché il Signore vuole un nuovo "spargimento di sangue": questa volta un''Alleanza in tempo di pace, in cui nessuna persona ci rimette la vita.
E' un sangue che sancisce un patto indelebile in cui Dio fedele si lega al suo popolo senza una lotta alle spalle, senza nemici a richiederla.
Nasce una nuova consapevolezza: il Signore è il Dio della vita e lui conclude col popolo uno sposalizio che lo lega per sempre alla comunità orante e in festa che cammina ascoltando le parole di suo Padre.
E questa Alleanza arriverà fino al Cristo, l'unico Agnello che offre il suo sangue affinché tutti possano sentirsi amati e dissetarsi alla sua Vita.

Commenti

  1. «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
    È il desiderio profondo di ogni credente.
    È il sogno di ogni profeta.
    È la promessa di chi cammina sulle vie di Dio.
    Prestare ascolto: la parola di Dio come voce guida della mia vita.
    Eseguire le istruzioni per una vita feconda: beato chi ascolta parole di vita.
    Ascoltate per vivere.
    Ascoltare per realizzare.
    Ascoltare per mettere in moto mani e piedi.
    Ascoltare per lanciare il cuore sulle vie di Dio.

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  2. Mosè ha scritto tutta la Parola
    Anche per me
    Non rendere vano questo suo lavoro
    Fruttifichi
    Grazie Signore per la cura che metti nelle mie cose.

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