Salmo del 10 gennaio 2022

Alzerò il calice della salvezza
Sal 116 (115),12-14

"12 Che cosa renderò al Signore
per tutti i benefici che mi ha fatto?

13 Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

14 Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.


Oggi è un compleanno importante per me: questo blog, nato per una passione e per i consigli degli amici, compie incredibilmente tre anni!
E se guardo indietro ai 1095 post, mi stupisco delle oltre 92000 visualizzazioni, di tanta grazia che per tre anni mi ha sospinto ogni sera a fermarmi sulle letture del giorno dopo, della fedeltà di tanti fratelli, ma molto di più mi sorprende la liturgia, che si ripete in un ciclo triennale, eppure ogni giorno offre una ricchezza che tracima, riempie il cuore e porta tanta consolazione!
Basta un versetto, un rigo di una sola delle letture proposte e un tesoro nuovo si apre davanti a noi che leggiamo e ascoltiamo.

Per oggi ho scelto tre dei versetti del Salmo 116 perché anch'io mi chiedo con il salmista:
"Che cosa renderò al Signore
per tutti i benefici che mi ha fatto?".

Come davanti ad un dono spropositato si rimane senza parole, così ci stupiamo che tanta attenzione abbia per noi il Signore, accompagnandoci con l'insegnamento continuo, sussurrando parole che fanno bene al cuore, ripetendo quotidianamente: "Non temete" (Mt 17,1-9).

Allora, cosa posso restituire se tutto in me è dono suo? In questo salmo una risposta viene data, in linea con lo stesso modo che Gesù ha scelto all'apice del suo rendimento di grazie (cfr. Mt 26,27):
"Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore".

Un brindisi alla vittoria che diventa eucaristia, un innalzare la propria vita simbolicamente in un calice di vino per brindare, per guardare tutti i doni con profonda gratitudine, facendo festa con i fratelli.
La dimensione del ringraziamento è veramente mortificata nella mentalità che viviamo. E non bastano le giornate della "gentilezza" e del "grazie" per estirparla! Gli altri sono rivali in una corsa dove tutto è guadagnato con la propria bravura, i traguardi raggiunti sono merito del proprio studio, dell'impegno, della furbizia nel farsi valere.
E' un idolo, forse il più radicato dentro di noi e la spinta della Scrittura rema contro, vuole abbatterlo per farci scoprire che quello che siamo è solo frutto dell'amore del Signore e dei volti di chi ci ama e ci accompagna in tutti gli anni della vita.

"Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo".

Il Signore è fedele alla sua promessa, supera sempre la nostra aspettativa e va ben oltre il nostro desiderio.
A noi è chiesto "solo" di rendere testimonianza di questa meravigliosa fedeltà. Semplicemente questo posso rendere a lui e ai fratelli: dire grazie, riconoscere che sono figlia e quindi "votata" al Padre, celebrare la sua grandezza che si è abbassata sulla mia vita sollevandola fino a lui, dimostrare gratitudine e orgoglio per i miei parenti e i miei grandi amici.
E non è un grazie solo personale: si eleva insieme a quello di tutta la creazione, di tutta l'umanità e diventa liturgia comunitaria.

Facendo un bilancio di questi tre anni confesso che ho un "preconcetto" che è andato crescendo e che guida tutte le mie meditazioni: il Signore mi ama e ci ama tutti. Lui il nostro principio, il nostro tutto, la vita data, con un'abbondanza tale che non finisce e cresce sempre!
Con questi occhiali leggo la Parola e sono felice di poter contagiare il Dio di Gesù Cristo ad ogni fratello e ad ogni amico che loda con me.
Continuiamo insieme ad accorgerci della grazia e ad esultare: il tempo del canto è tornato!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Sam 1,1-8
Commento del 13/01/2020

Salmo 116 (115),10-19
Commento del 12/09/2020

Vangelo di Mc 1,14-20
Commento del 14/01/2019

Commenti

  1. "Alzerò il calice della salvezza
    e invocherò il nome del Signore".
    Un calice che mi è stato donato.
    Un calice di salvezza.
    È il calice del Salvatore.
    "Alzerò il calice della salvezza
    e invocherò il nome del Signore".
    Il nome del Signore è il mio canto.
    Il nome del Signore è la mia forza.
    Il nome del Signore è la mia gioia.
    "Alzerò il calice della salvezza
    e invocherò il nome del Signore".

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  2. "Adempirò i miei voti al Signore,
    davanti a tutto il suo popolo"

    Grazie Signore che m'investi di questo mandato così autorevole,che non merito.
    Fammi sempre stare alla TUA scuola,donami la volontà ,il desiderio di seguirti.
    Amen

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  3. Ogni creatura umana realizza se stessa, trova la propria essenza di vita e la propria gioia, quando alza gli occhi verso il cielo e benedice il Creatore

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  4. Grazie Signore della Tua vicinanza, ogni giorno la Tua Parola è nutrimento ,è vita per noi

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