Vangelo del 11 gennaio 2022
Taci! Esci da lui!
Mc 1,21-28
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea".
Giovanni Battista nell'annunciare il Messia dice che sarebbe venuto "colui che è più forte" di lui (Lc 3,16). La forza che Gesù è venuto ad annunciare è più forte di qualsiasi altra ed è a nostro favore, ci è necessaria per essere liberati da ogni male e da ogni schiavitù.
Ognuno di noi ha catene che ci tengono prigionieri, che impediscono la liberazione. L'incontro con Gesù è la fonte della libertà, da ogni paura e da ogni idolatria.
Anche in un luogo di preghiera può rifugiarsi un uomo dominato, soggiogato da uno spirito impuro, che gli impedisce di vivere l'ascolto della parola e di esprimere la sua gratitudine.
Gesù non è uno spettatore indifferente di un male che sta, soggiorna nella sinagoga. Arrivato l'inviato del Padre, tutte le potenze contro l'uomo vengono depotenziate, tutti i mali sono assunti da lui per liberare chi le subisce.
"Gesù gli ordinò severamente".
È un comando a cui nessuna forza può resistere.
E' la potenza generatrice e ricreatrice cantata nei Salmi:
"Egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste" (Sal 33,9).
La parola di Gesù è trasparenza e rivelazione dell'autorità divina che dal primo giorno della creazione non è mai venuta meno. Ogni parola che esce dalla sua bocca è severamente vera, autorevolmente giusta, e nessuna potenza può contrastare il suo cammino di salvezza.
"Taci! Esci da lui!"
Che sollievo queste parole, hanno una forza che mi risuona come un balsamo! C'è finalmente qualcuno che vince le mie tempeste, che mi libera senza distruggermi, che parla al mio cuore inquieto per infondere pace!
Al male è tolta la parola, diventa muto, incapace di suggerire paure, sospetto e divisione.
E' scacciato da un posto che non è il suo; occupa impropriamente il cuore di un figlio fatto a immagine e somiglianza di Dio, a cui solo appartiene.
"E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui".
Con un parto liberatorio e con un urlo rinasce l'uomo ferito davanti all'Uomo che è venuto a curare e sanare.
La lotta è straziante come un tumore che è sradicato alla carne a cui si era avvinghiato per trascinarla nella morte.
L'impurità, l'idolatria che trasfigurava il volto di un figlio e fratello, esce e il cuore del posseduto finalmente può essere riempito di nuovo dal Padre!
Questa è la missione di Gesù: far tornare il cuore di carne, interamente pulsante alla parole d'amore che è venuto ad insegnare nella sinagoga e in ogni luogo.
Grande stupore prende i presenti, grande è la nostra risonanza davanti ad un male che sembra distruggere l'umanità e invece ha un argine (cfr. Gn 1,6-7), messo dal Creatore affinché ciò che è creato con amore rimanga per sempre.
"Gesù gli ordinò severamente".
È un comando a cui nessuna forza può resistere.
E' la potenza generatrice e ricreatrice cantata nei Salmi:
"Egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste" (Sal 33,9).
La parola di Gesù è trasparenza e rivelazione dell'autorità divina che dal primo giorno della creazione non è mai venuta meno. Ogni parola che esce dalla sua bocca è severamente vera, autorevolmente giusta, e nessuna potenza può contrastare il suo cammino di salvezza.
"Taci! Esci da lui!"
Che sollievo queste parole, hanno una forza che mi risuona come un balsamo! C'è finalmente qualcuno che vince le mie tempeste, che mi libera senza distruggermi, che parla al mio cuore inquieto per infondere pace!
Al male è tolta la parola, diventa muto, incapace di suggerire paure, sospetto e divisione.
E' scacciato da un posto che non è il suo; occupa impropriamente il cuore di un figlio fatto a immagine e somiglianza di Dio, a cui solo appartiene.
"E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui".
Con un parto liberatorio e con un urlo rinasce l'uomo ferito davanti all'Uomo che è venuto a curare e sanare.
La lotta è straziante come un tumore che è sradicato alla carne a cui si era avvinghiato per trascinarla nella morte.
L'impurità, l'idolatria che trasfigurava il volto di un figlio e fratello, esce e il cuore del posseduto finalmente può essere riempito di nuovo dal Padre!
Questa è la missione di Gesù: far tornare il cuore di carne, interamente pulsante alla parole d'amore che è venuto ad insegnare nella sinagoga e in ogni luogo.
Grande stupore prende i presenti, grande è la nostra risonanza davanti ad un male che sembra distruggere l'umanità e invece ha un argine (cfr. Gn 1,6-7), messo dal Creatore affinché ciò che è creato con amore rimanga per sempre.
Dopo l'epifania nel Giordano in cui Giovanni ha mostrato lo Spirito e il Fuoco che deve venire (cfr. Lc 3,16), il Vangelo ci mostra subito la potenza del Signore che porta liberazione e guarigione ad ogni cuore.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Sam 1,9-20
Commento del 14/01/2020
Salmo da 1Sam 2,1.4-8
Commento del 20/06/2020
Vangelo nella versione di Lc 4,31-37
Commento del 01/09/2020
«Taci! Esci da lui!».
RispondiEliminaHo bisogno
di questo grido.
Ho bisogno
di questa parola liberante.
Ho bisogno che risuoni in me questo comando.
«Taci! Esci da lui!».
Taci sfiducia, risentimento, paura.
Esci resistenza all'amore, volontà di dominare, chiusura alla luce.
«Taci! Esci da lui!».
Liberami ancora Signore!
"Gesù gli ordinò severamente".
RispondiEliminaGesù non parla a mezze misure,è diretto,deciso!
"Egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste"
Si TU comandi
Fammi obbedire a questo comando di amore
Amen