Prima lettura del 25 dicembre 2023 - Messa di Natale dell'aurora

La sua ricompensa lo precede
Is 62,11-12

"Ecco ciò che il Signore fa sentire
all’estremità della terra:

«Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.

Li chiameranno Popolo santo,
Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata»".


La ricchezza della liturgia del Natale ci dà la possibilità di meditare più brani della Parola di Dio, e di questo ci rallegriamo visto che normalmente la liturgia limita l'annuncio a pochi brani ripetuti per più anni liturgici.
Il brano del profeta Isaia, che abbiamo ascoltato nella veglia di ieri sera, è una fonte di profezia che si ripercuote in tutta la storia biblica e che raggiunge i nostri giorni. Continua nella messa dell'aurora questo brano così pieno dell'Emmanuele, del Dio con noi.
È una ricchezza di benedizione, di incoraggiamento, di esultanza troppo grande che, come un'onda lunga, non si fermasse, fino a raggiungere e toccare ogni sponda dell'animo umano.
L'incarnazione precede l'evento della nascita di Gesù, perché è promessa da sempre nella Scrittura, e supera la nascita di Gesù perché è evento che si realizza ogni giorno nella nostra vita riempiendola di Dio.

"Ecco ciò che il Signore fa sentire
all’estremità della terra".

Un annuncio senza confini, senza limiti, che non esclude nessuno. Sono le dimensioni non dimensionabili della Parola che penetra ogni luogo e ogni tempo.
In ogni angolo della terra arriva la Parola del Signore, non la ferma nessun ostacolo, non si ferma davanti a nessuna resistenza. Il Signore si fa sentire, il suo Spirito soffia dove vuole (cfr. Gv 3, 8).

"Dite alla figlia di Sion".
La Parola parte e si dirama da Gerusalemme, qui indicata come figlia di Sion, la prediletta, la sposa del Dio vivente secondo la Bibbia, il luogo della sua dimora.
Sono espressioni di grande tenerezza che Isaia pronuncia sulla città che dal monte Sion attrae tutto il popolo alla preghiera e alla lode.

"Ecco, arriva il tuo salvatore".
È la buona notizia per il popolo di Dio in esilio e schiavo di un altro popolo, lontano dalla patria tanto amata.
Arriva colui che libera, che toglie dall'angoscia, che riapre la via verso la propria terra. Israele esiliato a Babilonia sogna e attende il liberatore.

"Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede".

L'immagine ha come fondamento un evento preciso: il re, partito per la guerra, era atteso con trepidanza perché dal suo ritorno dipendeva il futuro della città.
Quando dalle mura si vedeva finalmente il corteo del vincitore, nella nuvola di polvere per primi si intravedevano i carri del bottino strappato al nemico. La ricompensa per tutto il popolo precedeva il re che aveva rischiato la vita per i suoi; il biglietto da visita del liberatore era visibile a tutti!
Non c'è minaccia nel Veniente, né segni di condanna. La città deve essere liberata, attende la vittoria, si appoggia con fiducia al suo condottiero.

Noi siamo quella figlia tanto amata, a noi è rivolto l'annuncio di Isaia, in noi si realizza la promessa dell'eredità, fin da ora.
Viene nel mondo il nostro liberatore e porta lui in dono a tutti l'oro della regalità, l'incenso della divinità, la mirra del sacrificio che è disposto a sostenere per la città amata, fino alla fine.
Accogliamo con meraviglia e gratitudine il Salvatore: la nostra vita beneficata è raggiunta dovunque noi siamo, in qualsiasi posto ci siamo rifugiati.
Nulla può fermare l'Amore che si fa nostra carne e nostra vita.
Vieni Signore Gesù!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 62,1-5
Commento del 24/12/2021 Veglia di Natale

Salmo 89 (88),1-10 Veglia di natale
Commento del 20/12/2020

Vangelo di Lc 2,1-14
Commento del 25/12/2019 Messa dell'aurora


Commenti

  1. Ecco ciò che FA il SIGNORE

    Si manifesta nel cuore di chiunque sempre
    Anche quando, purtroppo,rifiuta l'invito
    Sempre
    Dispensa la pace che c'è ,immette continuamente in ognuno di noi.
    Sempre
    Grazie papà

    RispondiElimina
  2. "Ecco, arriva il tuo salvatore".
    Che bella notizia!
    Finalmente!
    Alleluia!
    "Ecco, arriva il tuo salvatore".
    Ecco, aspetto il mio salvatore.

    RispondiElimina

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