Salmo di domenica 20 dicembre 2020

Chi è come te, Signore
Sal 89 (88), 1-10
"1 Maskil. Di Etan, l'Ezraita.

2 Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,

3 perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

4 «Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.

5 Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

6 I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell'assemblea dei santi.

7 Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi?

8 Dio è tremendo nel consiglio dei santi,
grande e terribile tra quanti lo circondano.

9 Chi è come te, Signore, Dio degli eserciti?
Potente Signore, la tua fedeltà ti circonda.

10 Tu domini l'orgoglio del mare,
tu plachi le sue onde tempestose".


I primi 10 versetti del Salmo sono un canto che volge un'occhio alle meraviglie della natura e un altro alle opere prodigiose del Signore nella storia del suo popolo. Entrambi sono manifestazioni della potenza divina che riempie il mondo e la storia.

"Canterò in eterno l'amore del Signore".
Cantare l'amore del Signore è possibile per aver creduto all'amore. Un amore eterno si manifesta nelle vicende dell'umanità contingente e finita e la riempie di una luce divina e infinita.
Cantare in eterno è possibile solo nella speranza che non si spenga mai la lode e che la vita continui a sgorgare e a tornare al Padre, Amore infinito.

"Di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà".

In un popolo si conserva la memoria della fede e si trasmette ai figli dei figli. La fedeltà del Signore si tramanda raccontando le opere in favore del suo popolo e ognuno può dire di tramandare in eterno perché questa grande storia di salvezza lo ha toccato ed è destinata, nella lode a tutta l'umanità.

"Perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà»".

La fedeltà del Signore è stabile come il cielo; il suo amore è roccia che non crolla e sulla quale si può scommettere tutte le proprie certezze.

"Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono".

Nella preghiera riecheggia la promessa fatta ai padri, iniziando da Abramo, di una discendenza regale con l'unto Davide che renda Israele un popolo libero, forte e stabile perché fondato sulla Parola del Signore.

"I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell'assemblea dei santi".

Dalla storia, esperienza di vicinanza, alla natura in cui ogni occhio può ammirare le meraviglie che ci sovrastano e ci accolgono come in un giardino piantato per noi.
Nel creato riecheggia il cantico di lode al creatore, che si alza nell'assemblea dei giusti. Il cielo di Dio e terra abitata dalle creature si unisce in un unico coro di ringraziamento.

"Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi?"

Mentre si prega, si ricorda e si ammira, si rimane stupiti da tanta meraviglia! Niente regge in confronto con ciò che il Signore fa ed è. Se pure esistessero altri dei, nessuno gli è pari, nessuno può vantare le sue opere di salvezza e grazia.

"Dio è tremendo nel consiglio dei santi,
grande e terribile tra quanti lo circondano".

Gli antichi non parlavano di un solo dio e agli ebrei non interessa farlo. Sanno però che nessuno poteva liberare dal faraone con la sua potenza, nessuno ha sconfitto i nemici come ha fatto il dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.
Dio è unico ed insuperabile nell'assemblea celeste, nessuno può resistere alla sua sapienza.

"Chi è come te, Signore, Dio degli eserciti?
Potente Signore, la tua fedeltà ti circonda.
Tu domini l'orgoglio del mare,
tu plachi le sue onde tempestose".

Chi ha creato l'universo, regola le stagioni e i cambiamenti, è il Signore.
Per la fedeltà a se stesso egli domina, placa, regola le forze della natura che sarebbero distruttive per l'umanità.
Fedeltà è la corona e il mantello del Signore. Non ha bisogno di cingersi di altri tesori: per questa fedeltà noi viviamo, su questa fedeltà si regge il mondo e vive ogni creatura.
Cantiamo al Signore che non vacilla e non ritira la sua predilezione per noi, in eterno.

Commenti

  1. «È un amore edificato per sempre;
    nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». Questo è l'annuncio che ho ascoltato. Amore che edifica. Amore per sempre. Questa è la roccia che mi è data a fondamento del mio esistere. Come è stabile il cielo così la tua fedeltà Signore. Tu sei amore e fedeltà. Chi come te? Il mio cuore esulta e si abbandona felice a questo esserci per me. Benedico la voce che mi ha svegliato a questa pace. Benedico il tuo amore nutriente e avvincente. Benedico la tua fedeltà che mi rende sicuro. Benedico la tua presenza stabile nel fluttuare del tempo. Benedetto sei tu Signore nei secoli. Beato sono io abitato dal tuo amore.

    RispondiElimina
  2. Tu domini l'orgoglio del mare,
    tu plachi le sue onde tempestose".

    Grazie Signore per questa azione di protezione,di salvaguardia di veglia operante.
    Lo fai anche per minacce occulte,di cui non prendo consapevolezza.
    Vigila sempre,ANCHE su quello che ho più caro in questo momento.
    Grazie

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019