Salmo del 19 dicembre 2023

Oggi ancora proclamo le tue meraviglie
Sal 71 (70),16-17

"16 Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.

17 Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie".


La vecchiaia non è il luogo del rimpianto di ciò che non è stato, della nostalgia dei bei tempi passati, né della commiserazione su sé stessi e sul proprio decadimento fisico.
La prospettiva della Scrittura è quella del Salmo 71, il canto di una intera vita di fede che butta uno sguardo sul passato per scoprilo tessuto di insegnamenti vitali, che svelano la premura fedele del Padre.
Fin dalla giovinezza il salmista ha trovato nel Signore sostegno e conforto. E se anche il presente fosse segnato da sofferenza e umiliazione, la fiducia nella futura liberazione non viene meno.
È commovente vedere un anziano che fa memoria del sostegno del Signore e rievocare con fede l'origine di questa relazione vitalizzante. Al versetto 6 è scritto infatti:
"Dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno:
a te la mia lode senza fine".

E' il canto di un credente vivo e giovane nel cuore perché sostenuto dalla certezza che l'amore non lo abbia mai lasciato!
Proprio perché si è arrivati a vedere sorgere e tramontare tanti giorni, fatto esperienza di decine di anni iniziati con timore a gennaio e colmi di doni a dicembre, ancora di più, è bello e necessario cantare, lodare, benedire. E' saggezza ringraziare!

"Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo".

Cantare è fare memoria di ciò che il Signore fa per me e per ognuno dei miei fratelli e sorelle.
Una fede giovane canta, anche quando la preghiera nasce sulle labbra di una persona anziana.
Fare memoria del Signore, e del suo continuo lavoro di Salvatore dell'umanità, porta luce, fa sbocciare la speranza come per un albero provato dalle tante intemperie della vita che a primavera torna a fiorire.

"Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie".

Una vita di fiducia, speranza, fedeltà: così il salmista ci insegna a guardare alla nostra esistenza, accompagnata, beneficata, risollevata.
Entriamo con lui nella lode riconoscente, gustiamo il presente, che si chiama così perché è un dono e, "oggi ancora", proclamiamo l'amore di Dio che consola, sostiene e lascia in bocca un sorriso e un gusto di latte e miele.
Proclamare le meraviglie del Signore è l'unica terapia che guarisce il cuore, fa superare le tribolazioni e ci fa lieti sempre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gdc 13,2-7.24-25a
Commento del 19/12/2020

Dal Sal 71 (70)
Commento del 07/04/2020

Vangelo di Lc 1,5-25
Commento del 19/12/2022

Commenti

  1. "Dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno:
    a te la mia lode senza fine".
    Tu la mia origine.
    Tu la mia meta.
    Tu la mia vita.
    Tu la mia forza.
    Ti il mio sostegno.
    Tu la mia gioia.
    Tu la mia pace.
    Tu il mio riposo.
    Tu il mio bene.
    Tu la mia luce.
    Tu il mio amore.
    "Dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno:
    a te la mia lode senza fine".

    RispondiElimina
  2. "Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
    e oggi ancora proclamo le tue meraviglie".
    Donami pace e qualità sempre,nel testimoniare TE in ogni momento.
    La memoria di quanto donatemi mi fa da molla per scattare......
    Amen

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019