Salmo dell'11 dicembre 2023

Chi ritorna a lui con fiducia
Sal 85 (84),9-10

"9 Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace

per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.

10 Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra".


Il Salmo 85 è il canto del ritorno, parola che in ebraico è "shub" ; è un'attitudine propria del credente perché significa "volgersi, tornare, ritornare" sia in fatti concreti, come il ritorno dall'esilio nella propria patria, sia più intimamente come il convertirsi e tornare a fidarsi del Signore.
Il salmista celebra l'abbraccio di Dio per il suo popolo che torna a lui e lo scopre come Verità, Fedeltà, Giustizia e Pace. E tutti questi doni del Signore dimorano finalmente in mezzo al popolo che ha ritrovato la sua dimora.

"Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore".
Nella nostra relazione col Padre lui ci dona la sua Parola (parla lui per primo!) e noi all'inizio ascoltiamo e poi rispondiamo, perché la fede nasce dall'ascolto (cfr. Rm 10,17). Ascoltare è l'opera principale della fede.
Il desiderio e la disponibilità all'ascolto dicono la nostra fiducia nel Signore, il dargli credito e avviene quando sentiamo che ha una Parola vera per la nostra vita. Infatti il discernimento fondamentale è distinguere tra una parola umana, che comunque è precaria e limitata, e la Parola di Dio, affidabile e stabile per sempre.

"Egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia".

Il Signore promette pace e la realizza. Pur se intorno tutto frana e tutto ci si mostra come transitorio e insicuro, tornare al Signore è scoprire che ci si può affidare, che si possono rimettere i propri passi su percorsi di vita.
Annunciare la pace è il lavoro che il Signore fa ogni giorno, il pane quotidiano che ci permette di guarire dalle guerre interiori, dalla tendenza alla dispersione, dall'insoddisfazione e dalla disperazione.

"Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra".

La Buona Notizia parte dall'annuncio che la vicinanza di Dio in noi è già un fatto; la salvezza non è più lontana e impossibile come penseremmo e la Scrittura ci svela la prossimità di un Padre provvido e paziente.
Il Signore abita la nostra terra, è infatti l'Emmanuele, il Dio con noi, il Signore per noi.
L'annuncio, accolto nella fede, è l'atteggiamento che nella Scrittura è chiamato "timore del Signore", ed è proprio il contrario della paura!
Possiamo crederci: la salvezza è prossima, ci sta vicino e nel Figlio ci ha già raggiunto e impregna tutti i nostri giorni.
Se ritornare ci suona sempre come un fallimento delle nostre possibilità, la Scrittura ci consola: non è un cammino a ritroso, nel passato, ma mettersi in viaggio per ritrovare la direzione giusta, verso il nostro bene, la sintonizzazione del nostro sguardo limitato sulla potenza che vede avanti e ci vuole salvati.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 35,1-10
Commento del 06/12/2021

Sal 85 (84),9-14
Commento del 07/12/2020

Vangelo di Lc 5,17-26
Commento del 05/12/2022


Commenti

  1. "Ascolterò che cosa
    dice Dio, il Signore".
    È il mio modo di credere.
    È il mio modo di pregare.
    È il mio modo di adorare.
    "Ascolterò che cosa
    dice Dio, il Signore".
    Ascoltando accolgo il mio Dio.
    Ascoltando accolgo la Vita.
    Ascoltando mi apro al mistero.
    "Ascolterò che cosa
    dice Dio, il Signore".

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  2. ...perché la sua gloria abiti la nostra terra".
    Si
    Io appiano i miei colli,le mie altezzosità.......
    Faccio quello che è funzionale ai miei ed altrui bisogni,quello che mi dice il Signore!
    Il Regno si vedrà......
    Amen

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