Salmo del 25 aprile 2024 - San Marco

Edificato per sempre

Sal 89 (88),2-3

2 Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,

3 perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà»".

Il salmo 89 è una meditazione profonda che rilegge le promesse del Signore fatte al suo popolo. Fin dalla creazione, il Signore, vincendo il caos e portando armonia, ha mostrato che sua sarebbe stata la vittoria finale su ogni male.
Questa volontà si palesa in un accompagnamento costante d'Israele che ha il suo apice nella discendenza messianica di Davide.
Il salmista la contempla come la più grande presenza divina nella storia umana.
Ma tutte le cose umane hanno fine e il tracollo della dinastia davidica manda in crisi la fiducia che rendeva forte il popolo. Si fa largo allora il desiderio silenzioso di un Messia che venga direttamente da Dio, un consacrato che sia la nuova speranza di Israele.
Non è facile sperare di nuovo, ma questa attesa in Israele non è mai venuta meno.

"Canterò in eterno l'amore del Signore".
È uno dei motivi che muove la preghiera e filo conduttore di moltissimi Salmi. L'amore del Signore è per sempre, è fedele, non viene mai meno in nessuna circostanza avversa.
La fede del salmista si aggrappa a questa certezza anche quando gli eventi della vita porterebbero a vedere tutto nero.
Cantare l'amore è la missione di ogni poeta, il segreto di ogni preghiera, la forza di ogni debole.

"Di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà".
Trasmettere ai figli la propria eredità è desiderio di ogni genitore; ma dono più grande dei propri averi è trasmettere quello che ci ha tenuto in vita, quello che è il cuore di ogni gesto, di ogni pensiero.
La certezza che Dio è fedele fa "contagiare" la fede, invita alla speranza, incita a intraprendere un cammino che non resterà deluso e avrà come meta l'incontro gioioso con Dio.
È un vero "piano pastorale" che in ogni famiglia si può realizzare, che ogni amore nato tra fratelli muove a donare.
In un mondo così accecato dalla "giustezza" della guerra, che cerca solo più uomini e armamenti per "difendersi" dal nemico che di volta in volta diventa sempre più spaventoso, è necessario, urgente, che cresca la fiducia verso il Dio fedele, verso la certezza che solo l'amore vince.

"Perché ho detto: «È un amore edificato per sempre»".
Bellissima considerazione, mi fa gioia ascoltarla e ripeterla! Non è questo il desiderio dell'amore: che sia per sempre? Non è quello che sentiamo amando, che l'amore non ha fine e non ha limiti?
Il vero amore è per sempre, è eterno, è edificato sulla roccia, stabile davanti ad ogni tempesta. Noi, fatti a immagine e somiglianza del Signore, siamo capaci di sognare e desiderare un amore così. E il Signore, baluardo della nostra salvezza, lo realizza per noi!
Questo amore edifica, fa crescere, tiene in piedi, fa guardare al futuro ed è fonte di vita.

"Nel cielo rendi stabile la tua fedeltà".
Se qui sulla terra l'amore è mortificato e violentato continuamente, nel cielo, nel mondo di Dio, è possibile un "per sempre".
Per questo preghiamo nel "Padre Nostro": "Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra".
Sulla terra tutto passa, tutto muore, ma sappiamo che esiste un'eternità che ci attrae e per la quale siamo fatti.
L'Amore di Dio e la sua fedeltà non hanno la fragilità nostra, l'incapacità di amare tutto, di abbracciare completamente, di arrendersi e godersi un amore senza fine.
Ma noi siamo saldamente fondati in Dio, nella sua eternità. Nell'amore noi siamo creati, edificati per sempre.
Camminiamo e guardiamo al cielo, alla nostra verità e cantiamo "in eterno l'amore del Signore"!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1 Pt 5,5b-14
Commento dle 25/04/2023

Salmo 89 (88),11-19
Commento del 19/03/2021

Vangelo di Mc 16,15-18
Commento del 25/01/2022