Salmo del 19 marzo 2021

Innalzi la nostra fronte
Sal 89 (88), 11-19

"11 Tu hai ferito e calpestato Raab,
con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.

12 Tuoi sono i cieli, tua è la terra,
tu hai fondato il mondo e quanto contiene;

13 il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati,
il Tabor e l'Ermon cantano il tuo nome.

14 Tu hai un braccio potente,
forte è la tua mano, alta la tua destra.

15 Giustizia e diritto sono la base del tuo trono,
amore e fedeltà precedono il tuo volto.

16 Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;

17 esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

18 Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.

19 Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d'Israele."


Il Salmo 89 è una lunga meditazione sulle opere di Dio liberatore. Nella prima parte dell'inno
si esalta il Signore che crea mettendo ordine nel caos, vincendo le forze che vi si oppongono nella creazione. Allo stesso modo libera il suo popolo vincendo tutte le potenze di questo mondo. Il Salmo continua riconoscendolo vincitore perché creatore e liberatore.

"Tu hai ferito e calpestato Raab,
con braccio potente hai disperso i tuoi nemici".

Raab è un soprannome dell’Egitto, superbo e ozioso, come testimonia isaia:
"Vano e inutile è l’aiuto dell’Egitto;
per questo lo chiamo "Raab l’ozioso" (
Is 30,7).
Quando si parla del Dio vincitore il primo riferimento è senza dubbio alla vittoria sull'Egitto, memoria di salvezza indelebile nel cuore del popolo.

"Tuoi sono i cieli, tua è la terra,
tu hai fondato il mondo e quanto contiene;
il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati,
il Tabor e l'Ermon cantano il tuo nome".

Lo sguardo del fedele si volge sulla creazione, dal nord al sud, dal sorgere del sole al tramonto e sempre si scopre il tocco del Signore che segna tutta le terra conosciuta con la sua Signoria. Anche i monti più alti, sede delle divinità, innalzano la lode alla grandezza del Dio potente d'Israele.

"Tu hai un braccio potente,
forte è la tua mano, alta la tua destra".

Immagini guerresche che esaltano l'azione di Dio; egli non rimane passivo ed inerme davanti alle difficoltà dei suoi figli, ma la sua destra si alza a monito per i nemici e a sostegno dei suoi.

"Giustizia e diritto sono la base del tuo trono,
amore e fedeltà precedono il tuo volto".

Solo in Dio "Amore e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno" (Sal 85, 11).

La realtà si rappacifica, la tensione alla giustizia non schiaccia ma è il piedistallo della sua reggenza. Quando sta per arrivare già la fama del suo amore fedele lo precede e accende il desiderio di incontrarlo.

"Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia".

Il popolo che celebra le lodi del Signore cammina felice, illuminato dal suo volto che si specchia in ogni figlio che sa di essere amato.
Questa è la fede d'Israele e la fede di noi cristiani: non un giogo opprimente di comandi, ma la radiosità ritrovata dopo tanta sofferenza, il diritto calpestato che finalmente trova giustizia per i più poveri ed emarginati.

"Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte".

Di cosa si può vantare un piccolo popolo tra i grandi della terra, se non del suo Dio che non è un idolo che pretende favori, ma li elargisce, non aspetta sacrifici, ma si dona tutto per i suoi figli?
Il Signore così tenero e misericordioso è l'orgoglio di chi lo ha trovato e la dignità di coloro che erano un nulla agli occhi degli uomini.
Ogni umiliazione inflitta dai popoli nemici viene trasformata dal privilegio di averlo come Padre.

"Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d'Israele."

Più il popolo contempla e più si alza la lode per il suo scudo e la sua difesa.
Questa fede gioiosa e riconoscente ci ha raggiunto: è l'eredità che ci hanno lasciato i figli d'Israele.
Siamo collegati alla loro lode, riconoscenti di un accompagnamento fedele durato secoli che, in Cristo, si è manifestato come fonte inesauribile di gioia. Egli, splendore del suo volto, ce lo ha mostrato come protezione da ogni male, argine alla morte e al peccato, giustizia che ci salva e misericordia che ci ridà la dignità di figli.
Con la gioia dei salvati alziamo la testa camminando verso la Pasqua, consapevoli che il nostro scudo è lui da ogni pandemia, da ogni disperazione, da ogni sofferenza. Egli è Re e noi siamo figli, eredi della sua grazia.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 89 (88), 1-10
Commento del 20/12/2020

Commenti

  1. "Tuoi sono i cieli, tua è la terra".
    Signore è il tuo nome.
    Tutto ti appartiene.
    Tutto è nelle tue mani.
    Tuo è il cielo, ogni cosa che sta in alto, tutto ciò che è elevato.
    Tua è la terra, ogni cosa che sta in basso, tutto ciò che è impastato di polvere.
    Niente disprezzi, niente rifiuti.
    "Tuoi sono i cieli, tua è la terra".
    Io, fra cielo e terra, sono tuo. Noi, fra cielo e terra, siamo tuoi.
    Felicità per questa certezza.

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  2. Signore è il nostro scudo
    Meno male che sei TU quello che mi incammina,m'introduci nelle scelte quotidiane,mi ammansisci,m'istruisci,mi suggerisci,mi stimoli,m'inviti,mi rendi docile
    Per tutto questo ed altro Signore grazie e non abbandonarmi!
    Amen

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  3. Un Dio che si dona tutto per i suoi figli... Come è bello per me Signore saperti padre amorevole e misericordioso, io cerco il tuo volto, lo cerco con tutto il cuore. Vieni presto non tardare Padre!

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