Prima lettura del 24 luglio 2020


Le genti si raduneranno

Ger 3, 14-17

"Ritornate, figli traviati – oracolo del Signore – perché io sono il vostro padrone. Vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza.
Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni – oracolo del Signore – non si parlerà più dell’arca dell’alleanza del Signore: non verrà più in mente a nessuno e nessuno se ne ricorderà, non sarà rimpianta né rifatta.
In quel tempo chiameranno Gerusalemme «Trono del Signore» e a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più caparbiamente il loro cuore malvagio".


Tocca sempre ai profeti mettere a nudo, dolorosamente, la piaga e dare la medicina giusta per guarirla.
Geremia denuncia l'idolatria d'Israele e mostra la direzione giusta, la stella polare da seguire per tornare alla fede.
La lontananza dal Signore richiede uno sforzo maggiore per recuperare verità e sincerità ma non è impossibile. Col suo aiuto il popolo uscirà dalla sorda ottusità e dalla deriva religiosa e sociale.

"Ritornate, figli traviati – oracolo del Signore – perché io sono il vostro padrone". L'espressione a primo colpo ci suona un po' strana, ma è un modo per dire che Israele appartiene al suo Signore e a nessun altro.
Padrone, in greco "Kirios", in italiano viene tradotto comunemente con "Signore".
Mettersi alle dipendenze di un padrone diverso che succhia l'esistenza, è traviarsi, prendere una via che distoglie dalla veritá e prostiture la propria identità per sopravvivere.

"Vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion".
Il Signore fa rinascere il suo popolo scegliendo uno ad uno quelli che vuole.
È la primizia del popolo, il meglio di ogni casa. Questa è l'elezione, la chiamata che i re facevano.
Ma col Signore non è chiamata alle armi, né a posti di comando, ma per un insegnamento capillare, una chiamata al nuovo che va oltre le ribellioni e crea una nuova generazione di "laureati" in sapienza!

"Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza". Quando Geremia pronuncia queste parole al potere c'è uno dei migliori re di Israele, Giosia, perciò la promessa è già in atto.
Il dramma sta nel fatto che il popolo non segue questo re pio!
La conversione di questi cuori induriti è portarli ad apprezzare la rettitudine, l'onestà, un'etica umana e rispettosa dei più deboli e bisognosi.
Chissà perché mi viene in mente che è quello che servirebbe a noi oggi!

"Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese".
È il richiamo alla benedizione originaria, da cui si riparte sempre come per una nuova creazione.
In questa nuova fase non servirà altro che il popolo radunato nel nome del suo Dio, nessuno sentirà il bisogno dell'antica Arca dell'alleanza, perché "chiameranno Gerusalemme «Trono del Signore»".
Non più un luogo fatto da mani d'uomo, sacralizzato, destinato al culto, ma la vita stessa del suo popolo sarà il trono in cui il Signore vuole prendere posto.
Sembra l'anticipo delle parole di Giovanni che leggono così l'Incarnazione del Cristo, l'intronizzazione nella nostra carne:
"Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1, 14).


"E a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più caparbiamente il loro cuore malvagio".
Gerusalemme sarà il luogo in cui sarà visibile a tutti gli uomini la salvezza, luogo in cui tutti alzeranno gli occhi al trafitto (cfr. Gv 19, 37)
Sarà il magnete nuovo che attira i cuori e la direzione degli sguardi
Non saremo condotti più da una bussola impazzita perché focalizzata sul nostro cuore incostante e pericoloso per il nostro e l'altrui bene, ma dal Signore stesso, raduno e casa dei dispersi tra i popoli, finalmente attirati da ciò che dà vita.

È una parola di speranza questa di Geremia: è sempre il Signore a chiamare a raccolta i suoi figli, a dare loro la capacità di ricominciare, perché lui è il Padrone, non un mercenario, e lui ama, protegge e fa crescere ciò che è suo.
Ed è una promessa che ci sembra lontana e impossibile, ma se l'ha fatta il Padrone del mondo, si realizzerà!

Commenti


  1. "Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese". Il profeta Geremia richiama la parola della benedizione originale che Dio pronuncia su ogni vivente: "Crescete e moltiplicatevi". È il segreto motore di ogni vita. Ogni essere vuole crescere, camminare verso una nuova pienezza, moltiplicarsi ed espandersi. Se mi fermo in silenzio sento nel profondo questo lievito originale nascosto in tutto ciò che ha vita. Nessun vivente desidera la morte, ma è assetato di esistenza crescente. Prima di ogni cosa c'è il palpito della vita, di qualunque vita, di tutto ciò che è abitato dall'essere. Il come, il dove, il quando è solo storia che si dipana. Sentire che la vita cresce e si moltiplica è vera grazia. Scoprire questa direzione in ogni essere è sapienza. Fecondità e apertura, desiderio di pienezza e gioia per la crescita, fame e sete di vita crescente, sono le parole che la benedizione originale pretende di dire in ogni istante e in ogni dove.

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  2. Vi prenderò UNO da ogni città e DUE da ogni famiglia....
    Grazie Signore, scegli anche il peggio in apparenza, ma quello duraturo, capace di essere Buono per il servizio agli altri...
    Il frutto che riesce....
    Ascoltare la TUA PAROLA, comprendendola orta frutto.
    Troppe parole, informazioni... i media sono tantissimi... La VERITÀ è UNA!
    PREGHIAMO, ASCOLTIAMO, COMPRENDIAMO quella, l'Unica.
    Io sto in cammino, verso di essa.
    Amen
    P. S.
    Ho letto uno in ogni città, due in ogni famiglia....

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