Prima lettura di domenica 21 marzo 2021

Mi conosceranno
Ger 31, 31-34

"Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.
Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore.
Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato."


Geremia vede lontano e coglie un nuovo passo in avanti nella relazione fra Dio e il suo popolo. Eppure di passi se ne ricordano tanti nella storia d'Israele a partire da Abramo, ma l'Alleanza è punteggiata di ribellioni e rifiuti da parte del popolo. La soluzione non è la rottura ma una nuova interiorità.

"Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova".
Quella che Geremia annuncia non è la promessa dell'ennesima alleanza, ma del nuovo che irrompe nel legame tra Dio e popolo.
Il Signore è Padre e come ogni padre umano le tenta tutte per ritrovare un figlio, per averlo ancora nella sua casa.
E' questo quello che ci stupisce: Dio non si è stancato, anzi, per amore del suo popolo apre una nuova strada perché l'alleanza diventi più intima e duratura.

"Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore".
Geremia ha parole tenere nel ricordare l'avventura esodale, amore iniziale, acerbo, in cui il Signore ha condotto il popolo come un bambino incapace di camminare, e lo ha seguito in ogni passo, indirizzandolo con una legge che gli impedisse di farsi male.
Ma i comandamenti, le regole del vivere insieme, non risolvevano la debolezza dei figli, assaliti dalla ribellione per la fragilità, l'incostanza, la tentazione dell'abbandono.
Dio, dedicato solo al popolo per istruirlo e farlo crescere, è comunque temuto come un legislatore inflessibile e giustiziere!

"Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore".
Non comandi pietrificati, ma cuori pulsanti, non imposizione dall'esterno, ma suggello interiore: ecco la rivoluzione e la novità!
La legge, travisata come un obbligo, è chiaramente adesso rivelata come Parola tenera di Dio, amante e presente, guida interiore che non si può perdere o rigettare.
La presenza di Dio nel cuore trasforma l'uomo e la sua vita nell'arca dell'alleanza.
Come il sigillo che gli amanti desiderano l'uno per l'altro nel Cantico dei Cantici (cfr. Ct 8, 6), così il Signore si impegna personalmente in un'unione sponsale e fedele, per sempre.
Cuore a cuore, Dio e il suo popolo, incamminati nell'intimità e nell'unione.

"Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo".
Sospiro di desiderio del Signore, così profondo che contagia il nostro cuore al solo ascoltarlo!
"Rimanete in me e io in voi" (Gv 15, 4) dice Gesù ai suoi. E' il desiderio di chi ama e non desidera altro che sia per sempre.
Mai più estraneità e lontananza, non più sospetti su un rapporto di dominio e sudditanza, Il Signore realizzerà un legame faccia a faccia, nuziale ed eterno.

"Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –".
Queste parole rimandano a Mosè, intermediario tra Dio e il popolo, necessario per il terrore che coglieva tutti ad ascoltare questo Dio nuovo ma visto e temuto come un nuovo faraone.
Non ci saranno più bocche che mediano la rivelazione: Dio stesso si fa maestro e guida interiore; dalla sua bocca ascolteranno direttamente parole d'amore!

"Poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato."
Per poter dare il via al progetto nuovo è necessario che il Signore risolva per sempre la debolezza che era motivo di intralcio, di separazione, cioè il peccato che faceva nascondere e temere ogni Adamo davanti al suo Dio.
La soluzione è decisiva: ogni trasgressione, ribellione e peccato sono perdonati, cancellati e dimenticati!

Se non ce lo avessero annunciato, chi lo avrebbe immaginato il Dio di Geremia, questo amante appassionato che dimentica i tradimenti per non infierire, che desidera solo recuperare l'amore della sua vita!
La Parola di oggi è l'esordio della nuova alleanza, sussurrata con rispetto e progressività nel cuore dei figli, per farli pulsare e desiderare come il Signore stesso desidera.
Sarà una nuova avventura che pian piano sostituirà la Legge con un'alleanza interiore, personale, fino ad arrivare alla piena e completa rivelazione in Cristo.
Il nostro cuore assetato di affettività, lacerato dal timore e dalle infedeltà, finalmente può ascoltare le parole tanto attese e riposarsi tra le braccia di chi ha riconosciuto come il suo Dio.

Commenti


  1. "Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo".
    Promessa e profezia oggi vera per me. Lui è il mio Dio e io gli appartengo. È il nostro Dio e noi sua eredità. Non un Dio estraneo ma Dio mio. Lui è per me e io per lui. È l'alleanza nuova. È l'alleanza diversa da ogni altra. Mi appartiene, gli appartengo. Due vite coinvolte in un unica storia umanodivina. Stupore e gioia profonda per questo annuncio che dona luce e bellezza alla mia vita.

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  2. la scriverò sul loro cuore
    cosa?
    quello che è buono per me
    VIVERE IL SUO DONO,L'amore-dono,la capacità di vivere veramente
    non primeggiando,competendo,lottando,arrancando
    Questa terminologia dell'ultimo rigo,vorrei cancellare per sempre!
    Grazie Signore.

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