Salmo del 9 marzo 2021
Portami in salvo
Sal 25 (24), 11-22
"11 Per il tuo nome, Signore,
perdona la mia colpa, anche se è grande.
12 C'è un uomo che teme il Signore?
Gli indicherà la via da scegliere.
13 Egli riposerà nel benessere,
la sua discendenza possederà la terra.
14 Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
15 I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
è lui che fa uscire dalla rete il mio piede.
16 Volgiti a me e abbi pietà,
perché sono povero e solo.
17 Allarga il mio cuore angosciato,
liberami dagli affanni.
18 Vedi la mia povertà e la mia fatica
e perdona tutti i miei peccati.
19 Guarda i miei nemici: sono molti,
e mi detestano con odio violento.
20 Proteggimi, portami in salvo;
che io non resti deluso,
perché in te mi sono rifugiato.
21 Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
22 O Dio, libera Israele
da tutte le sue angosce".
Continua la nostra riflessione sulla preghiera di un fedele davanti al Signore, con un occhio alla sua miseria, ma lo sguardo puntato alla misericordia del liberatore.
Il salmo ci accompagna in questo percorso di fede, alimentato da questi due poli della realtà, senza negare il peccato, pesante zavorra, ma confortato dalla fedeltà di Dio al suo amore che non lascia nella notte.
"Per il tuo nome, Signore,
perdona la mia colpa, anche se è grande".
Una grande colpa si appella ad una grande misericordia, che il Signore manifesta per fedeltà al suo Nome. Non c'è merito alcuno da vantare di fronte a Dio: solo la bontà e l'esperienza del perdono, fanno rivolgere lo sguardo fiducioso al Dio d'Israele.
"C'è un uomo che teme il Signore?
Gli indicherà la via da scegliere.
Egli riposerà nel benessere,
la sua discendenza possederà la terra".
Il timore del Signore, che non è paura nella Bibbia, è la fiduciosa sottomissione al suo amore, l'affidamento che apre alla comprensione dei sentieri da percorrere. Il Signore stesso indicherà la via giusta, dove poggiare sicuro il piede, dove dirigersi nelle incertezze della vita.
Questa fiducia nel Signore fa entrare nell'eredità della terra, promessa ai padri, riposo e benessere per i figli.
"Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza".
Che bella questa confidenza che il Signore vuole e realizza! Viene incontro proprio al nostro desiderio, alla relazione profonda che sempre cerchiamo!
Il Signore si confida con noi e noi scopriamo il suo mistero di salvezza. L'alleanza iniziata con Abramo, confidente di Dio, diventa il legame indissolubile che ci lega a lui per la vita.
"I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
è lui che fa uscire dalla rete il mio piede".
Un'immagine che è memoria di salvezza!
Gli occhi rivolti al Signore con affetto e riconoscenza, a colui che libera i piedi dalle trappole che impediscono di camminare e ci riducono ad essere preda dei nemici. È una preghiera intima al Signore dell'Esodo che risolleva e che ridona la propria identità, senza schiavitù e catene.
"Volgiti a me e abbi pietà,
perché sono povero e solo.
Allarga il mio cuore angosciato,
liberami dagli affanni".
Povertà e solitudine lasciano asfittico il cuore che stenta a trovare soffi di consolazione.
Sono momenti terribili ed indimenticabili quelli in cui ci siamo sentiti chiusi in una morsa di angoscia; e sono anch'essi momenti indelebili quelli in cui la nostra vita è stata liberata dal terrore e dall'affanno.
"Vedi la mia povertà e la mia fatica
e perdona tutti i miei peccati.
Guarda i miei nemici: sono molti,
e mi detestano con odio violento".
La preghiera si fa supplica e il salmista mostra senza veli la sua povertà al Signore. Sembra di sentire l'angoscia provata da Gesù quando l'ostilità verso di lui cresceva fino a decretarne la morte.
Quando i nemici sono addirittura quelli della propria casa, gli amici fidati, una sola rimane la via d'uscita: aggrapparsi al Signore con confidente speranza.
"Proteggimi, portami in salvo;
che io non resti deluso,
perché in te mi sono rifugiato".
Il pericolo che sente forte il salmista nel dolore è perdere la fiducia nel liberatore. Per questo prega, che anche nel dolore, Dio rimanga per lui un faro nella notte, che anche nella morte sia l'approdo della vita che non muore.
"Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
O Dio, libera Israele
da tutte le sue angosce".
La preghiera personale si apre a quella comunitaria, al dolore di tutto il popolo che si riconosce in quest'uomo piegato dai nemici e dall'angoscia.
L'integrità e la rettitudine non sono certo del singolo fedele, né della comunità.
Il Salmo si conclude davanti al Signore che ha liberato il popolo da tanti faraoni opprimenti e continuerà ad essere integro alla sua promessa di vicinanza e amore.
Il Signore è una scialuppa di salvataggio, colui che strappa da situazioni di morte e soccorre il fedele che si appoggia a lui nella tempesta,
"Proteggimi, portami in salvo;
che io non resti deluso,
perché in te mi sono rifugiato".
Il pericolo che sente forte il salmista nel dolore è perdere la fiducia nel liberatore. Per questo prega, che anche nel dolore, Dio rimanga per lui un faro nella notte, che anche nella morte sia l'approdo della vita che non muore.
"Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
O Dio, libera Israele
da tutte le sue angosce".
La preghiera personale si apre a quella comunitaria, al dolore di tutto il popolo che si riconosce in quest'uomo piegato dai nemici e dall'angoscia.
L'integrità e la rettitudine non sono certo del singolo fedele, né della comunità.
Il Salmo si conclude davanti al Signore che ha liberato il popolo da tanti faraoni opprimenti e continuerà ad essere integro alla sua promessa di vicinanza e amore.
Il Signore è una scialuppa di salvataggio, colui che strappa da situazioni di morte e soccorre il fedele che si appoggia a lui nella tempesta,
Con questa preghiera intima e colma di consolazione e con la stessa speranza, facciamoci tirar fuori dalle nostre angosce: il Signore libera da ogni male la nostra vita e la porta alla nostra terra, la dimora che ha preparato per il nostro ristoro e la nostra pace.
"I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
RispondiEliminaè lui che fa uscire dalla rete il mio piede".
Tanti gli inciampi sul mio cammino. Tante le trappole. Sei tu che hai cura di me e mi restituisci la libertà di camminare. Dovrei guardare dove metto i piedi. Preferisco guardare i tuoi occhi e tu intanto mi liberi perché io cammini. Guardando te vedo la via, la meta, il riposo. Perché tu sei via, meta, riposo.
"Il Signore si confida con chi lo teme:
RispondiEliminagli fa conoscere la sua alleanza".
Grazie Signore!
Tu sei mio alleato,mi guidi,mi garantisci aiuto ,sei sempre vicino nelle mie difficoltà,angosce,pesi
MI AIUTi e tanto nel proseguire,con ferite,ma sicuro della TUA vininanza attiva,che FA.