Prima lettura del 24 febbraio 2022

Sono giunte agli orecchi del Signore
Gc 5, 1-6

"Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza".



Dietro tante pagine della Bibbia c'è una domanda che appare in filigrana: Dio da che parte sta? Tra il perseguitato e il persecutore, tra l'oppressore e l'oppresso, tra il vincente di questo mondo e il perdente, Dio dalla parte di chi si pone a difesa? Se coloro che opprimono e sfruttano lo pongono come loro baluardo e garante delle loro malefatte, Dio è d'accordo?
Giacomo, come tutta intera la Bibbia, non ha dubbi sulla risposta e il brano che leggiamo ne è un esempio.
Si rivolge ai ricchi scuotendoli con un lamento funebre su di loro che si credono arrivati e fortunati. Presto si renderanno conto che i soldi sono diventati la loro idolatria e tutto quello che hanno accumulato si rivolterà contro di loro.

"Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato".
Il lavoro non manca mai, neanche nei tempi di crisi, il problema è essere pagati per il sevizio svolto. Proprio nei momenti più difficili i ricchi si inaspriscono e cercano di succhiare più vita possibile da chi sopravvive con il proprio lavoro.
Non pagare il giusto a chi lavora è un vero crimine e la ricchezza che ne nasce è iniqua, cioè assassina della vita dei poveri.

"Grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente".
Ecco da che parte sta il Signore! Se c'è parzialità nel Signore è verso gli oppressi, i figli più svantaggiati, quelli che sono sfruttati, umiliati e derubati del giusto salario. Quel grido non passa sotto silenzio, è ascoltato, assunto e muove la giustizia di Dio che non è uguale per tutti, ma pende dal lato di chi non ha.

"Le vostre ricchezze sono marce" grida Giacomo, sottolineando l'odore di morte che ha il denaro sottratto ingiustamente a chi lavora. Se scrive questo significa che anche nelle comunità dei credenti si trattava ingiustamente chi lavorava.
È una tentazione continua approfittare di chi è nel bisogno, schiavizzare chi già fatica ad andare avanti. La dottrina sociale della Chiesa ha fatto passi da gigante nella considerazione dei lavoratori, nella denuncia delle azioni lesive di ogni dignità umana, e nella condanna di ogni arricchimento facile e senza scrupoli.
Ascoltare la Parola è necessario per avere la spinta verso una giustizia personale, comunitaria, sociale che profumi della novità evangelica, che metta da parte i diritti dei proprietari per curare le diseguaglianze sociali che affossano sempre di più i diseredati.
Nessuno è esente da questa idolatria! La Parola ci converta alla giustizia di Dio: solo nel benessere di tutti la nostra vita può gioire delle vere ricchezze che non marciscono.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Vangelo di Mc 9, 41-50
Commento del 28/02/2019


Commenti

  1. "Le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente".
    Ha senso lamentarsi col Signore?
    Hanno senso le nostre lacrime nella preghiera?
    Ha senso affidare al Signore il nostro affanno?
    Il Signore ascolta.
    Il Signore esaudisce.
    Il Signore accoglie.
    "Le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente".
    Il Signore ci rivolge la Parola.
    Il Signore ascolta il nostro grido.
    Il Signore si prende cura di noi.
    "Le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente".

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  2. Ecco il salario------
    si ad ogni prestazione corrisponde un salario
    QUELLO PESATO GIUSTO è frutto SOLO di ascolto nella verità
    Alla TUA scuola,si ci si impara
    anche ad essere giusti nei confronti di un fratello meno abbiente.
    Grazie Signore per questa TUA logica di difesa del più debole.

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