Salmo del 19 febbraio 2022

Salvami, Signore 
Sal 12 (11), 1-5

"1 Al maestro del coro. Sull'ottava. Salmo. Di Davide.

2 Salvami, Signore! Non c'è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell'uomo.

3 Si dicono menzogne l'uno all'altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio.

4 Recida il Signore le labbra adulatrici,
la lingua che vanta imprese grandiose,

5 quanti dicono: «Con la nostra lingua siamo forti,
le nostre labbra sono con noi:
chi sarà il nostro padrone?»."

Il Salmo 12 inizia nelle tenebre più oscure!
Davide, apprezzato per i salmi più aulici, ispirati e pieni di gioia, qui porta davanti al Signore l'oscurità che lo avvolge; la paura di tutti e tutto prende il sopravvento!

"Salvami, Signore! Non c'è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell'uomo".

Sono parole evidenti di una confusione esistenziale profonda!
Quando ci si ritrova circondati solo da nemici un dubbio dovrebbe sorgere a relativizzare il nostro abbaglio!
Dire: "Non c'è più un uomo giusto" o l'umanità deve estinguersi per l'orrore che genera, come si legge sui social, parte dal presupposto sbagliato che gli unici a sapere la verità siamo noi!
Noi facciamo parte di questa umanità malata, noi stessi non siamo giusti e operiamo il male!
Il Signore deve salvarci, sì, ma prima di tutto da noi stessi.

"Si dicono menzogne l'uno all'altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio".

Davide un motivo di spaccatura riesce a vederla in tanto buio. Perdere la sincerità, scagliarsi contro gli altri come unico motivo di malessere, è dirci menzogne, negare la relazione vitale con i fratelli screditandoli ai nostri occhi e a quelli degli altri.
Le labbra adulatrici sembrano riconoscere una riconoscenza o devozione che in effetti non si prova,
Parlare col cuore doppio è uno dei mali denunciato dai profeti. L'idolatria è menzogna; è lodare ciò che non è vero, sapendo, in fondo chea chi sta davanti.

La Parola cura, apre la piaga per risanarla (cfr. Gb 5, 18), porta alla luce ciò che ci brucia dentro dilaniandoci.

La soluzione del Padre non è recidere labbra adulatrici: dovrebbe farlo prima di tutto con noi!
Egli ci conosce bene, sa quanto abbiamo bisogno del medico giusto che risani il nostro cuore ferito e spaventato.
Il nostro rapporto malato con gli altri ha una sola via d'uscita: riconoscersi sbagliati e ingiusti e unire la nostra preghiera a quella dei fratelli, invocando, per primi, nella sincerità: "Salvami Signore"!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Vangelo di Mc 9, 2-13
Commento del 23/02/2019


Commenti

  1. "Salvami, Signore!"
    È la preghiera nascosta
    in ogni altra preghiera.
    È l'invocazione radicale.
    È l'espressione del desiderio
    più profondo.
    "Salvami, Signore!"
    Ho bisogno di essere salvato.
    Ho bisogno del Signore.
    Ho bisogno di questa invocazione.
    "Salvami, Signore!"
    Salvami:
    dalla morte,
    dall'illusione,
    dall'idolatria,
    dall'attaccamento,
    dalla chiusura,
    dall'isolamento.
    Signore:
    della mia vita,
    della mia morte,
    del mio presente,
    del mio passato,
    del mio futuro,
    di ogni luogo,
    di ogni tempo,
    dell'universo.
    "Salvami, Signore!"

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  2. Chi sarà il nostro padrone?
    A chi obbedisco?
    Con chi ho a che fare sempre?
    Gli idoli li metto a tacere,con viva speranza di farcela se sono UNO con TE;voglioso di seguire i TUOI insegnamenti.
    Fammi fare questo passo risanatore per le mie chimiche distorte.
    Amen

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