Prima lettura del 18 aprile 2023
Nessuno era nel bisogno
At 4, 32-37
"La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa "figlio dell'esortazione", un levìta originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli".
Nel libro degli Atti degli Apostoli uno dei temi fondamentali è la forza dell'annuncio del Vangelo, efficace perché sotto l'azione feconda dello Spirito.
Gli apostoli, con franchezza, annunciano la resurrezione di Gesù; quel fatto che ha convertito i loro cuori alla prassi salvifica del Padre, trapassa i cuori degli ascoltatori e li porta a vita nuova.
"Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù".
Leggendo i racconti di questi uomini si rimane colpiti e affascinati dalla forza che li accompagna anche nella persecuzione, nella galera, nei processi continui a cui sono sottoposti.
Non vacillano mai e la loro testimonianza sulle apparizioni dopo la resurrezione è unanime e mai messa in discussione.
Non si può andare contro l'evidenza dell'incontro col Cristo, non possono dubitare di aver visto il Cristo vivo tra loro, nonostante i segni inequivocabili della morte impressi nella sua carne.
È la forza dello Spirito, la forza della fiducia che li lega al loro Maestro, che supera la morte, la paura e li fa saldi nell'annuncio.
"E tutti godevano di grande favore".
Gli apostoli faticano a fronteggiare i capi che li vorrebbero zittire. Ma sono ben visti dai concittadini, godono della benevolenza della gente che li ascolta, che crede all'annuncio del Cristo risorto, che si converte al Dio vero che libera dai gioghi della legge e dall'angoscia del peccato.
Ogni uomo che cerca l'amicizia di Dio e la riconciliazione con lui, ascoltando il Vangelo si sente dentro la salvezza e abbraccia con entusiasmo questo insegnamento nuovo.
"Nessuno infatti tra loro era bisognoso".
Mettevano in comune i loro beni, ci dice Luca nel suo racconto, ognuno aveva il necessario, il poco che c'era bastava per tutti, come nella divisione dei pani e dei pesci fatta dal Maestro (cfr. Gv 6, 1-15).
Nel groviglio dei bisogni che ci soffocano, nella povertà che ci abita, Gesù mostra un nutrimento possibile, una sazietà che nessun benessere materiale può portare.
E gli apostoli attingono a quel dono che continua a fruttificare per loro e per chi li ascolta È un bel segno di fraternità, di un bene che circola attraverso i beni condivisi.
È un momento di grande pace per la comunità dei discepoli di Gesù. Non sarà sempre così. Ma momenti così consapevoli di grazia confermano nella fede e nella speranza.
Non dimentichiamo che Luca sta parlando di fatti che stanno succedendo a Gerusalemme e l'inizio del capitolo mostra come i capi non sono teneri nei confronti dei discepoli di Gesù! (cfr. At 4, 3).
Eppure l'evangelista legge tutta questa vicenda come un "gran favore".
Si può guardare la nostra vita con gli occhi degli sfortunati e qualcosa manca sempre per raggiungere un'utopica pienezza. O si può credere ad una promessa, a colui che risolleva da ogni morte, fa uscire dalle tempeste, nella persecuzione non lascia soli.
Il Signore ci dia la forza degli apostoli, ci assista sempre col suo Spirito, ci apra gli occhi alla salvezza di oggi, alle grazie quotidiane, alle resurrezioni continue che fanno della nostra vita la storia benedetta dal suo amore.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di At 4, 32-35
Commento dell'11/04/2021
Salmo 93 (92), 1-2
Commento del 26/04/2022
Vangelo di Gv 3, 7-15
Commento del 13/04/2021
"Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù".
RispondiEliminaTestimoni che lui è vivo.
Testimoni che lui è tra di noi.
Testimoni che l'amore non muore.
"Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù".
La parola dell'annuncio
corre veloce.
Risuona ancora nelle mie orecchie e nel mio cuore.
Porta Vita alla mia vita.
"Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù".
a un cuore solo e un'anima sola
RispondiEliminaE' il top ,la cima a cui devo mirare
TUTTO è di tutti
I beni sono universali e vanno distribuiti equamente
Devo fare la mia parte
Ma la devo fare,a questo aspiro
Condividere nel TUO nome
Amen