Seconda lettura di domenica 4 agosto 2024

A rivestire l’uomo nuovo
Ef 4,17.20-24

"Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità".


Con il capitolo 4 inizia la seconda parte della lettera agli Efesini, la parte in cui Paolo esorta i cristiani alla fedeltà. La vocazione ricevuta è la ricchezza della propria vita e va custodita e fatta crescere nella vigilanza.
La pagina che meditiamo è una esortazione a non vivere con una mentalità "pagana". Non è certo una demonizzazione dei gentili, cioè quelli che non provenivano dalla legge ebraica, in quanto Paolo è proprio l'apostolo dei gentili, dei pagani ai quali annuncia la novità del Cristo.
E' piuttosto un'esortazione senza tempo, che ci raggiunge e ci guida nella scoperta del senso della nostra vita.
Infatti è necessario discostarsi dalla logica opportunista ed egocentrica del mondo in un cammino quotidiano, continuo, alimentato dall'ascolto.
I discepoli hanno un nuovo punto di partenza per ricercare il bene, un nuovo valore fondamentale su cui fondare le loro scelte: Gesù e il suo Vangelo.

"Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo".
A conoscere Cristo si impara, con l'ascolto del suo Vangelo, con la contemplazione dei suoi gesti che ci sono stati trasmessi per scoprire quanto amore ci è riversato in grembo.
Per conoscere il Cristo è necessario abbandonare la vecchia mentalità: non siamo noi per la nostra bontà, per le tante preghiere e le opere di carità che ci guadagniamo la salvezza! Anche questa è mentalità del mondo, anche questo è paganesimo!

"Se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù".
Paolo parte da ciò che ha vissuto e che gli ha ribaltato la vecchia idea di salvezza. La conversione passa dall'ascolto, dalla verità conosciuta nell'incontro con Gesù, dalla docilità a lasciarsi istruire nella volontà che non è la propria ma quella del Padre.
Sono atteggiamenti fondamentali e permanenti dell'esistenza cristiana. Non si smette mai di essere discepoli, mai di stupirsi del progetto salvifico così lontano dalla nostra idea terribilimente meritocratica!

"Ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli".
Passaggio iniziale è fidarsi di chi chiede la rinuncia alla vecchia mentalità, quella del mondo.
Non è facile perchè ci siamo dentro dalla nascita, ci viene naturale pensare e scegliere come tutti ci suggeriscono, come hanno fatto prima di noi. Ma Paolo ha sperimentato che ciò che fa parte dell'uomo vecchio si è frantumato, si corrompe, si perde nella morte.
Anche noi pensiamo che la logica umana sial'unica vincente, quella da seguire per farsi avanti nella vita. Ma Paolo ci mostra come sia perdente, senza un futuro.
Seguendo questa via si passa da illusioni e delusioni continue.

"A rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo".
Lo spirito della nostra mente deve abbracciare il nuovo punto di partenza, che non è inventato da noi, ma che si impone nella sequela del Cristo.
Noi siamo fatti per lui e la verità si fa strada tra i rovi e gli intralci che si sono accatastati nel nostro spirito.
Battezzati in Cristo, immersi e rivestiti dell'uomo nuovo: questa è l'identità del cristiano, morto al vecchio e rinato nell'acqua viva dello Spirito.

"Creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità".
Se l'uomo vecchio è l'ovvio che la mentalità del mondo vorrebbe farci credere come unica strada di realizzazione, il nuovo è opera di Dio, creato in giustizia e santità, cioè con le caratteristiche più preziose pensate da lui per noi.
La giustizia che è opera di salvezza vera, anche degli insalvabili. Solo Dio può fare questo per noi.
La santità è l'amore di Dio che ama chi non è amabile e perdona chi non è perdonabile. Solo Dio ci ama tanto da usarci tanta misericordia.
Consapevoli di non essere capaci di salvezza per noi e per gli altri, incamminiamoci fiduciosi; il nostro compagno di viaggio è l'uomo nuovo, Cristo Gesù.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Es 16,1-5.9-15
Commento del 21/07/2021

Salmo 78 (77),3-4
Commento del 13/01/2023

Seconda lettura di Ef 4,17.20-24
Commento del 01/08/2021

Vangelo di Gv 6,22-29
Commento del 24/04/2023

e Vangelo di Gv 6,30-35
Commento del 28/04/2020

Commenti

  1. Vani pensieri.
    Ciò che frulla nella mia mente non è sempre domabile....
    La mia volontà pagana vuole sempre trionfare.
    Mettere a tacere la struttura di peccato NON è semplice,con le mie sole forze.
    Sempre assieme ,io e TE,o mio papà posso volare.......
    Non mi lasciare MAI da solo.
    Amen

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  2. "A rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo".
    Vocazione e compito.
    È così che si cresce.
    Vivere in modo trasformante.
    "A rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo".

    RispondiElimina

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