Prima lettura del 29 agosto 2024

Non spaventarti di fronte a loro
Ger 1,17-19

"In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Tu, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti»".

Il libro di Geremia inizia andando dritto al cuore della missione del profeta. Dalla prima pagina intreccia da subito tre grandi tematiche: la vocazione di Geremia travagliata ma dirompente; la Parola di Dio come giudizio contro l’idolatria; la forza di Dio che sbaraglia le trame degli empi.
Il profeta fa la lotta del suo Signore contro i nemici che schiavizzano e tolgono dignità al popolo.
Si intuisce il tono drammatico dell'esperienza di quest'uomo che all'inizio non è pronto ad affrontare coloro che non credono e lo ostacolano fino ad attentare alla sua vita. Durante il uo cammino dovrà vedere la Parola di Dio rifiutata e subire le minacce dei suoi ascoltatori.
Ma il Signore invia il suo profeta e non lo abbandona mai; questa è la forza e la consolazione di Geremia.

"In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore".
Il profeta biblico è lampada nelle tenebre, Parola di vita che risuona risvegliando i morti, presenza di Dio in mezzo ad un popolo che lo rifiuta. È nel tempo della crisi che sorge il profeta ad indicare il cammino.
Geremia è coinvolto nella durezza del suo tempo, ne subisce l'ira e l'aggressione.
Ma proprio nei tempi critici è necessario il discernimento, l'ispirazione che viene dall'alto e dà una visione dell'oggi e del futuro.
Il Signore è l'Emmanuele per mezzo della Parola ispirata ai suoi profeti.

"Tu, stringi la veste ai fianchi".
È un gesto consueto nell'antichità perché le vesti lunghe e le tuniche erano portate da uomin e donne.
Chi si accingeva al lavoro, alla lotta, a procedere liberamente e a correre doveva per forza stringere ai fianchi la veste e alzarne i capi fino alla cintura. Il detto "cingersi i fianchi" ha assunto il significato di "essere sempre pronti" all'opera.
Il profeta è spronato a non adagiarsi, a rimettersi in gioco, a non essere passivo e timoroso davanti alle avversità.

"Alzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò".
È il contributo del profeta alla storia drammatica del mondo. Il Signore parla al suo popolo attraverso uno dei figli di quello stesso popolo.
Parole da dire e doni da fare: questo è il provvidente operare del Signore che non dà comandi come un padrone, ma ordina alla vita di esprimersi, alla morte di retrocedere e a chi idolatra di tacere.
È così per ogni passaggio cruciale della storia ed è così per i passaggi fondamentali della nostra vita interiore.

"Non spaventarti di fronte a loro".

Una variante di quel "non temere" che risuona come un ritornello in tutta la Bibbia. Il profeta retrocede se sente i nemici più forti i Dio, se pensa che una situazione più grande di lui debba affrotarla da solo.
Al Signore nulla è impossibile, è lui che lotta e vince, colui che manda in una missione il cui esito è solo bene.
E' un atteggiamento puerile spaventarsi al minimo diniego, o davanti alla lotta che la vita esige.
Geremia è segno di questa difficoltà, non negata ma risollevata e assistita dal Signore, il coach che lo fa risalire sul ring ad ogni match.

"Altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro".
Ci pare strana questa affermazione sulla bocca di Dio. È paradossale la promessa fatta a Geremia, ma sappiamo che una paura più grande scaccia una più piccola.
Il nostro cuore è così: rivaluta e si preoccupa di cose infime quando la sicurezza e la tranquillità sono la situazione ricorrente.
"Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione." (Sir 2,1)

Il cammino del profeta diventa una scuola di conoscenza e di profonda intimità col Signore.
Geremia, "muro di bronzo" contro tutti, procede nella tempesta come spina nel fianco d'Israele, ma terrà viva la presenza di Dio; porterà il popolo a sperare di nuovo nella liberazione e a credere nella sua identità di popolo prediletto.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ger 1,17-19
Commento del 29/08/2023

Salmo 71 (70),16-17
Commento del 19/12/2023

Vangelo di Mc 6,14-29
Commento del 03/02/2023

Commenti

  1. Non spaventarti di fronte a loro-
    I (MIEI) NEMICI LI PORTO DENTRO
    MI OSTACOLANO,NON SEMPRE MI FANNO VOLARE COME IL CUORE DESIDERA.
    Opera su questo mio Signore!
    Liberami ancora delle mie scorìe che mi bloccano.
    Amen

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  2. "In quei giorni,
    mi fu rivolta questa
    parola del Signore".
    È il primo
    e più grande
    dono di Dio.
    È il miracolo
    da cui nascono
    tutti gli altri.
    Dio si rivolge
    a me,
    mi parla.
    Alleluia!

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  3. " stringiti la veste ai fianchi" tengo duro Signore perché Tu sei con me

    RispondiElimina
  4. Non spaventarti.. Non temere..
    Perché al Signore nulla è impossibile!..
    Queste sono le Parole che mi sussurri
    Ogni giorno.. Grazie Signore.. Amen. Alleluia.
    🙏😇♥️🎉🎊👏🌹🌹🌹🎶

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