Salmo del 20 febbraio 2025
Si raduneranno insieme i popoli
Sal 102 (101),29.22-23
"29 I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza.
22 perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
23 quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore".
La preghiera del Salmo si muove alternando due voci: quella di un credente e quella dell'intera comunità. Tutti vivono nella sofferenza e nella prova. E attendono!
In questa tempesta del cuore cambia il modo di percepire il volto di Dio, si perde l'orizzonte, si naufraga nello sconforto e nella confusione.
Ora Dio può essere percepito come lontano dal suo popolo, in un altro momento come il difensore dai nemici. Sullo sfondo si staglia l'ansia per la distruzione di Gerusalemme.
Ma nonostante tutto la fiducia nel Signore non viene meno; nella prova la fede viene temprata e si apre a riconoscere un amore immenso che libera e fa grande ogni figlio e figlia.
"I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza".
Il Salmo procede nella certezza che mette insieme i due grandi temi cari ad Israele: la terra e la discendenza. Entrambe promesse ad Abramo, dicono la fedeltà di Dio, il suo progetto che mai viene meno.
In mezzo alla difficoltà il salmista fa memoria delle antiche promesse e rinnova la sua fiducia alla presenza del Dio fedele.
È la consolazione profonda che viene dalla fede e che noi, in Gesù Cristo, vediamo compiuta.
"Perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme".
Il popolo in preghiera è un popolo di testimoni, che tramandano di padre in figlio le meraviglie viste e toccate con mano.
Nella memoria si proclama la lode del Signore. Gerusalemme, costruita suI monte Sion, è la roccia stabile che testimonia anch'essa la fedeltà al Dio vivente che ha preso dimora in mezzo ai suoi.
"Quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore".
È il sogno finale di tutti i profeti: tutti i figli radunati davanti a Gerusalemme come loro madre (cfr. Is 50,4) e tutti i popoli che non conoscevano il Signore accorsi e attirati da tanta gloria (cfr. Is 55,5).
I popoli e i regni saranno riuniti finalmente dall'unico Creatore e Signore di tutti. La preghiera mantiene viva questa attesa e questa speranza. Non c'è forza disgregante, non c'è potente che possa estendere la sua egemonia per sempre.
"I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza".
Il Salmo procede nella certezza che mette insieme i due grandi temi cari ad Israele: la terra e la discendenza. Entrambe promesse ad Abramo, dicono la fedeltà di Dio, il suo progetto che mai viene meno.
In mezzo alla difficoltà il salmista fa memoria delle antiche promesse e rinnova la sua fiducia alla presenza del Dio fedele.
È la consolazione profonda che viene dalla fede e che noi, in Gesù Cristo, vediamo compiuta.
"Perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme".
Il popolo in preghiera è un popolo di testimoni, che tramandano di padre in figlio le meraviglie viste e toccate con mano.
Nella memoria si proclama la lode del Signore. Gerusalemme, costruita suI monte Sion, è la roccia stabile che testimonia anch'essa la fedeltà al Dio vivente che ha preso dimora in mezzo ai suoi.
"Quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore".
È il sogno finale di tutti i profeti: tutti i figli radunati davanti a Gerusalemme come loro madre (cfr. Is 50,4) e tutti i popoli che non conoscevano il Signore accorsi e attirati da tanta gloria (cfr. Is 55,5).
I popoli e i regni saranno riuniti finalmente dall'unico Creatore e Signore di tutti. La preghiera mantiene viva questa attesa e questa speranza. Non c'è forza disgregante, non c'è potente che possa estendere la sua egemonia per sempre.
Su ogni causa di sofferenza e umiliazione prevarrà l'amore fedele del Dio vivente che continua incessantemente a inaugurare il suo Regno di pace e di unità.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Gn 9,1-13
Commento del 16/02/2023
Salmo 102 (101),19-21
Commento del 14/07/2022
Vangelo di Mc 8,27-33
Commento del 17/02/2022
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Gn 9,1-13
Commento del 16/02/2023
Salmo 102 (101),19-21
Commento del 14/07/2022
Vangelo di Mc 8,27-33
Commento del 17/02/2022
"Quando si raduneranno
RispondiEliminainsieme i popoli
e i regni per servire il Signore".
È il sogno dei profeti.
È il sogno dei credenti.
I popoli radunati
che guardano
nella stessa direzione,
con la stessa speranza
e lo stesso amore
per il Dio vivente.
Sogno che solo il Signore
può realizzare,
evitando nostre realizzazioni dannose.
"Quando si raduneranno
insieme i popoli
e i regni per servire il Signore".
I popoli e i regni saranno riuniti finalmente dall'unico Creatore e Signore di tutti. La preghiera mantiene viva questa attesa e questa speranza. Non c'è forza disgregante, non c'è potente che possa estendere la sua egemonia per sempre.
RispondiEliminaSu ogni causa di sofferenza e umiliazione prevarrà l'amore fedele del Dio vivente che continua incessantemente a inaugurare il suo Regno di pace e di unità.
Rendiamo grazie a Dio
RispondiEliminaI figli dei tuoi servi avranno una dimora!
RispondiEliminaQuando TU trionfi nel cuore dell'uomo,tutto succede
Si regala....si ..si offre a chi non ha!
Fammi essere uno di questi!
Amen