Prima lettura dell'8 gennaio 2020

L’amore è da Dio
1Gv 4, 7-10

"Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati".


Tutti gli scritti di Giovanni ci fanno entrare nella sua stessa esperienza dell'Amore. Non parole e basta, non elucubrazioni campate in aria. Si sente che questo "credo" è la descrizione di ciò che ha vissuto e che, in modo meraviglioso, comunica e trasmette ai fratelli.
Al centro di questo brano la più bella definizione di Dio di tutta la Bibbia: Dio è amore!
Giovanni si ferma anche sulle sfumature del credere a questo amore.


"Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio".
L'amore umano vicendevole viene da Dio. L'amore reciproco, fraterno, che caratterizza la nostra fragile umanità ha la sorgente in Dio e ogni vero amore su questa terra vive della sua presenza.
Questo è il motivo dell'amore vicendevole: non nelle nostre bellezze, nelle nostre forze, nei nostri pregi, ma nel fatto che l'unico Padre ci unisce nell'amore; questo ci fa amare tra fratelli.


"Chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio".
L'amore di Dio ci ha generato e quando amiamo questa generazione divina si manifesta.
È un circuito che avvolge tutta la nostra vita e la porta verso Dio.
Quel "chiunque" abbraccia proprio tutti! Se il nostro cuore esclude qualcuno che comunque ama, la scrittura dice, no, anche lui è generato dall'Amore!


"Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore".
In negativo si parla di chi non ama... Noi non possiamo misurare l'amore degli altri, né conoscere i pensieri del cuore. Ma Giovanni riconosce una costituzione fondamentale nell'uomo: l'essere per l'amore, vivere di esso.
Diversamente non si vivrebbe: questa è la prova di quanto l'uomo abbia bisogno di Dio e del suo amore.
Turoldo scriveva: "Se non amo, sia finito il discorso, mi muoia la parola sulla bocca, sia spento ogni fuoco”.


Come sappiamo che Dio ci ama? Dove trovare una manifestazione luminosa del suo amore per noi? Due le risposte di Giovanni.
La prima: "Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui". L'inviato è il segno per eccellenza del suo amore. Tutto il vangelo in fondo non vuole che raccontare questo.
La seconda risposta: "Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati".
Non siamo noi l'inizio dell'amore, l'amore del Padre dimora in noi grazie all'incarnazione del Figlio. Noi siamo immagine di quell'amore che da sempre lega il Padre e il Figlio e siamo creature amate e volute.
Paolo apostolo concorda perfettamente con questo annuncio e scrive nella lettera ai Romani:
"La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato" (Rm 5, 5).


Il nostro amore è risposta al suo amore che precede addirittura la nostra stessa esistenza. È un amore che libera dal peccato e dalla morte e ci apre finalmente la via della vita.
Quanto amore dobbiamo ricambiare al Signore quando scopriamo che ci viene dato in abbondanza? Dio non vuole indietro niente ma vuole che ci amiamo gli uni gli altri come è detto all'inizio del nostro brano.
L'amore con cui è stato riempito il nostro piccolo cuore ci apra al perdono dei fratelli, alla ricchezza degli altri e al riunirci in una grande, immensa, famiglia amata.

Commenti

  1. Agàpe! Questo termine, utilizzato da Giovanni, è scarsa­mente usato dagli autori greci suoi contemporanei, ma è ben noto alla comunità cristiana. Si tratta di un amore dato senza condizioni, per pura generosità, che non è motivato dai meriti dell'uomo: “Non siamo stati noi ad amare Dio” (v. 10). In altre parole, non è l'amore nato dal bisogno, cioè l’eros,né il frutto della reciproca simpatia, cioè l'amore di amicizia (philìa)ma un Amore che trova in sé soltanto le motivazioni per amarci, e perciò ci pre­cede sempre. 
    (CMP-Italia.it)

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  2. Dalla lettera di s. Paolo ai Romani:

    "Quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi".
    (Rm 5,6-8)

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  3. L’amore non rappresenta soltanto una caratteristica di Dio. Essa è, bensì, la sostanza della natura stessa di Dio e del suo essere ovvero l’amore è ciò che ci permette, in maniera più elevata di ogni altra cosa, di comprendere la natura di Dio. Se uniamo i due versetti di Giovanni

    Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore (1Gv 4,8)

    Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.

    diviene chiaro che l’amore è l’espressione più pura di Dio, l’espressione più elevata della comprensione di Dio. Essa supera tutti i confini naturali delle religioni. La natura dell’amore in Dio non è paragonabile a nessun altro concetto. Essa rappresenta la forza suprema e l’azione attiva. Questa porta d’ingresso verso la conoscenza di Dio apre davanti a noi una nuova via per conoscere la religione cristiana basata sulla verità di Dio e sulle ripercussioni che questa ha sulla vita etica.
    (Matta El Meskin)


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  4. Filattero per ricordare
    Allora, il mio cuore non è pieno, tanto da traboccare l'amore in modo inconsapevole

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  5. La vera "salvezza" è l'aver conosciuto l'amore di Dio.Così recitava un sacerdote in un omelia.È proprio vero. È la strada maestra da percorrere nel MISTERO della vita.

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  6. Con Turoldo ripeto
    "Se non amo,. sia finito il discorso, sia spento ogni fuoco”.

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  7. Si, la più bella definizione di tutta la Bibbia è Dio è amore!
    Non onnipotente, non onnipresente, ma ONNIAMANTE! E ci vuole come lui amanti di TUTTI e di TUTTO. Impossibile all' uomo ma non a Lui....

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  8. .... Sei un Dio che si consuma in noi, un Dio che muore.
    David Maria Turoldo

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