Prima lettura dell'1 gennaio 2020

Ti benedica il Signore
Nm 6, 22-27

"Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio Nome sugli Israeliti e io li benedirò»".


Il primo giorno dell'anno inizia con la benedizione.
Come potrebbe iniziare meglio!
Il Signore è benedicente per definizione. Dalla sua bocca escono parole di vita che creano e riportano la vita dove la vita si è persa, che moltiplicano vita dove stenta, che la fanno nascere dove i terreni sono aridi e morti.
"Il Signore parlò a Mosè e disse".
La storia di Mosè è la storia della parola che Dio gli rivolge. Tutto nella sua vita di profeta e liberatore è sotto il segno e il potere della Parola che rivela il Nome, che si fa sprone e rimprovero, sostegno e correzione, memoria e profezia.

"Parla ad Aronne e ai suoi figli".

Aronne, fratello e sacerdote, è la bocca di Mosè balbuziente.
Lui, della tribù di Levi e i suoi figli, lo sostengono, partecipano al suo servizio e gettano le basi per il culto che si svolgerà stabilmente nella terra promessa.
"Così benedirete gli Israeliti: direte loro".
La Parola proclamata e udita è fonte di benedizione. Non c'è bisogno di gesti strani o aggeggi particolari: la parola è Parola di vita, creatrice, portatrice di bene per la nostra vita. "Ascolta e vivrai" dice più volte la Bibbia.
La Parola ascoltata dai sacerdoti è annunciata e porta la benedizione da Dio al cuore di ognuno. Il popolo dell'ascolto si nutre "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4, 4).


"Ti benedica il Signore
e ti custodisca".

Benedizione e custodia sono due doni preziosi che il Dio Padre e Madre ci rivolge.
La benedizione dei padri ebrei trasmetteva ai figli la loro stessa vita, oltre alle sostanze della casa.
Era un vero e proprio deporre tutto belle mani dei figli per accomiatarsi dalla vita e dai familiari senza fardelli gravosi.
La vita del padre diventava la possibilità di camminare custoditi dal suo amore nel futuro e dava una visione positiva di fronte al mondo. Mosè e Aronne invocano tutto questo amore del Padre innestando questo seme nel tempo di ogni esistenza.


"Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia".

Il volto luminoso di Dio ci da vita, illumina i nostri occhi, ci permette di vedere tutto nel modo giusto.
Noi, immagine del Padre, fissando il nostro sguardo in quella luce, siamo certi di essere nella grazia.
Dio è Grazia e noi scopriamo che, come per Giovanni Battista (cfr. Lc 1, 63) "Dio fa grazia", "Dio è favorevole" è il nostro nome rivelato.


"Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”.
Seguita dallo sguardo amorevole di Dio, cammino sicura e nella pace. Questo desidero e per questo prego ogni giorno. È il Signore che dice a Mosè di benedire così, perché vuole che ognuno sappia che è così!


"Così porranno il mio Nome sugli Israeliti e io li benedirò".
Il Nome è tutta la presenza e l'azione del Signore nelle nostre vite e nel cosmo.
Questo Nome, nel Figlio, è rivelato.
Non è un Dio lontano che parla, ma l'Emmanuele, il Dio con noi.
"Sia santificato il tuo Nome" e quella stessa santità investe la nostra vita come un abbraccio sotto il quale viviamo, siamo,
lottiamo, cadiamo e ci rialziamo.
La Chiesa, i fratelli, la comunità dei credenti trasmetta questa benedizione e la nostra vita fiorisca nel bene per tutti i nostri giorni.

Commenti

  1. Quello che abbiamo letto è uno dei testi più antichi della Bibbia. Si tratta di benedizioni per esprimere l'Alleanza tra Dio e l'uomo. In cammino verso la terra promessa, Israele non procede in maniera disordinata e scomposta, ma si lascia guidare nel suo viaggio dalle disposizioni divine, che vengono impartite tramite Mosè. Il Dio di Abramo, di Isacco e Giacobbe non ha solo compiuto l'atto di liberare il suo popolo, ma l'ha educato a stare alla sua presenza.
    (Carla Sprinzeles)

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  2. La Parola di Dio “è” Benedizione. E’ Parola buona, che salva. La Parola viene data (detta) da Dio a Mosè. Da Mosè ad Aronne e ai suoi figli. Da loro ai figli di Israele. Questi la ricevono come è: Benedizione. Dunque, dire la Parola e benedire è lo stesso avvenimento. La Parola, appunto, è Benedizione. La Parola viene detta “nella storia”. La storia è così la storia della Parola.
    (Giovanni Nicolini)

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  3. La Berakhà - benedizione - è un bene universale di cui tutti abbiamo bisogno. Leggiamo nel libro di Rut che quando Boaz arrivava nel campo per visitare i suoi mietitori, si rivolgeva loro con: Ha-Shem ‘immakhem - "Il Signore sia con voi!" - e i mietitori gli rispondevano: "Ti benedica il Signore!". Abbiamo tutti bisogno di Berakhà. E’ una parola importante, ma nasconde un contenuto difficile, di difficile attuazione. Molti hanno parlato, parlano e parleranno di benedizione, ma forse sono stati e sono lontani dalla benedizione. C’è la benedizione che rivolge l’uomo a un altro uomo, c’è la benedizione che rivolge l’uomo a Dio, e c’è la benedizione che rivolge Dio all’uomo, al mondo. 
    (Giuseppe Laras)

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  4. Non ti auguro un dono qualsiasi,
    ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
    Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
    se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

    Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non
    solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
    Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
    ma tempo per essere contento.

    Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
    ti auguro tempo perché te ne resti:
    tempo per stupirti e tempo per fidarti
    e non soltanto per guardarlo sull’orologio.

    Ti auguro tempo per toccare le stelle
    e tempo per crescere, per maturare.

    Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
    Non ha più senso rimandare.

    Ti auguro tempo per trovare te stesso,
    per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

    Ti auguro tempo anche per perdonare.

    Ti auguro di avere tempo,
    tempo per la vita.

    (Elli Michler)

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  5. Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
    su di noi faccia splendere il suo volto;

    perché si conosca sulla terra la tua via,
    la tua salvezza fra tutte le genti.

    Ti lodino i popoli, o Dio,
    ti lodino i popoli tutti.

    Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
    perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
    governi le nazioni sulla terra.

    Ti lodino i popoli, o Dio,
    ti lodino i popoli tutti.

    La terra ha dato il suo frutto.
    Ci benedica Dio, il nostro Dio,

    ci benedica Dio e lo temano
    tutti i confini della terra. Salmo 66

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  6. Dire bene
    Questo è imperativo
    Tutto viene di conseguenza.
    Fermarmi.

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  7. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
    e ti faccia grazia..... Come è bella questa benedizione!.

    Sii benedetto, o Dio, perché stai al di là del mio sguardo e tuttavia stai in cima alla mia fede e al mio amore.
    Sii benedetto, o Dio, perché sei l'infinito che si apre a me e sei la beatitudine che mi chiama.
    L. F. Lebret

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