Salmo del 17 maggio 2021

A chi è solo, Dio fa abitare una casa
Sal 68 (67), 1-7

"1 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto.

2 Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.

3 Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio.

4 I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.

5 Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
appianate la strada a colui che cavalca le nubi:
Signore è il suo nome,
esultate davanti a lui.

6 Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.

7 A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
Solo i ribelli dimorano in arida terra."


La liturgia, da oggi e per tre giorni, ci fa pregare col Salmo 68, una lunga meditazione dei prodigi che il Signore ha fatto per Israele, portando i suoi figli in salvo davanti a nemici più potenti e agguerriti!
Noi naturalmente vi leggiamo profeticamente la vittoria più importante, quella sulla morte, ultimo nemico dell'uomo distrutto dal Figlio.

"Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano".

E' un grido di battaglia, una chiamata alle armi per l'unico eroe d'Israele, quello che combatte e vince per tutti.
"Sorga": è il sorgere del sole che non tramonta, l'ascesa al trono del vincitore, l'ascensione al cielo del Cristo.
Questo è il movimento che fa il Padre, sorgente di luce per tutta la creazione, del Figlio che sorge per dissipare le tenebre di morte, dello Spirito, fuoco che rianima e risolleva i cuori.

"Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio".
Immagini dense di significato!
Come si pongono davanti al Signore i nemici dell'uomo?
Sembrerebbero tenaci, duri e determinati a non mollare la presa fino all'ultimo.
Ma nei fatti come si rivelano? Come aveva già annunciato il Salmo 1, come "pula che il vento disperde" (Sal 1, 4), fumo che si dissolve senza lasciare traccia, cera che fonde al minimo calore!
L'annientamento dei nemici è nelle mani del Signore; possono terrorizzare noi, non certo lui.
Messi davanti al Signore, i nemici si scoprono: sembravano immortali, invece appaiono nella loro reale pericolosità, nulla, fumo, se rapportati alla potenza di Dio!
San Girolamo commenta in modo molto bello questo versetto:
"Il salmista si augura non che siano annientati, ma che cessino di peccare, che la durezza del loro cuore sia sciolta come cera".
Il Signore non prende posizione subito, aspetta e la storia dimostra che le velleità di morte si dissolvono come cera, sono, cioè, senza una consistenza duratura.

"I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia".

C'è chi si dissolve e le sue mire svaniscono e c'è chi resta, cioè chi ripone nell'Eterno le sue fondamenta.
Chi vede la morte allontanarsi prorompe in grida di gioia! La vita non è più la stessa: acquista il colore del dono, il gusto della resurrezione, la gioia della riconoscenza.

"Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
appianate la strada a colui che cavalca le nubi:
Signore è il suo nome,
esultate davanti a lui".

Immagini di battaglie vinte, del Re condottiero, trionfante tra la folla che fa ala, a destra e a sinistra, inneggiando alla sua vittoria.
Ha un nome che lo distingue: "Signore"!
Israele è stato soggetto a tante signorie, schiacciato da tanti oppressori. Uno solo in realtà può chiamarsi tale perché dimostra la sua Signoria senza schiacciare: Dio è il Signore di tutti e su tutto.

"Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora".

La Signoria del Padre si manifesta con una tenerezza immensa!
Davanti agli inermi, a chi è stato impoverito, defraudato del padre e del marito, annientato dalla morte, inclemente e terribile, chi si prenderebbe cura?
Essere orfani e vedove in Israele era la povertà più grande di tutte.
Un figlio senza il padre, ancora in giovane età, era senza il suo difensore principale, scaraventato nella vita senza la cura e l'amore di chi lo aveva generato.
Una donna senza il marito poteva dirsi già morta, destinata alla prostituzione per sopravvivere o arresa a spegnersi lentamente senza nessun sostegno.
"Gli orfani, le vedove. È la condizione umana nella sua desolazione" (Sant'Ilario).
E di cosa si ammanta il Signore di Israele? Non di oro o di ricchezze, ma di queste due medaglie, due encomi che lo fanno grande: "Padre degli orfani e difensore delle vedove". Lui si prende cura di chi non ha più niente, ridona vita a chi è stato già toccato dalla morte.

"A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
Solo i ribelli dimorano in arida terra."
Ecco il suo dono: togliere dalla solitudine, ridare una dimora, cure e affetto, a chi, con la morte del capo famiglia, veniva spogliato dei familiari e di un tetto dove vivere.
Chi si ribella non entra nella sua famiglia, se ne sta fuori e non si accorge che il pane dei figli è destinato anche a lui.

Chi ha vissuto nel deserto 40 anni, sa che cos'è dimorare in terra arida: nessuna speranza di vita, solitudine esistenziale e energie che si spengono una ad una.
Israele canta la Signoria di Dio, con mille parole, mille immagini.
Lui che cavalca le nubi, sorge discendendo tra di noi, mostra la sua gloria rinunciando ai suoi privilegi e facendo degli ultimi i dignitari della sua casa, destina a chi è nella solitudine la sua compagnia e il suo amore.
Nessun potente è come il nostro Dio: anche noi ci uniamo nella corale gratitudine al Signore e preghiamo che venga presto il suo Regno di salvezza.


Commenti

  1. "Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici".
    Il mio cuore invoca liberazione.
    Il mio cuore spera nella vittoria del Signore.
    Il mio cuore cerca la pace ma tante cose lo insidiano.
    Nemici, rendono il mio cuore triste, chiuso, cieco.
    Nemici puntano sulla mia paura per confondermi.
    Nemici, che hanno nomi famosi: egoismo, rabbia, sfiducia, tristezza, paura della morte, bisogno di dominare, e tanti ancora.
    "Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici".
    Sorgi, per compassione della mia fatica.
    Dio, che tutto hai nelle tue mani.
    Disperdili lontano perché non possano nuocere.
    I tuoi nemici, che insidiano me, la mia fragile vita.
    Con fiducia invoco:
    "Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici".

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  2. A chi è solo, Dio fa abitare una casa.
    Certo chi ha sempre avuto una dimora ,non ha vissuto l'assenza,la mancanza di un tetto solido.
    Quanti oggi non ne hanno.
    Tanti.
    Signore fa che tutti possano avere una reale dimora,una casa,un tetto.
    Fa che possono capire che TU sei dimora ,aiuto per chi è nell'angoscia.
    Angoscia voluta dai soprusi.
    Fa che io non sia carnefice,questo!Aiuti chi ha bisogno e ce ne sono tanti.
    Anche chi ha bisogno di un tetto!
    Aiutare chi ha bisogno della TUA Parola!
    Amen

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  3. "..abbiate fiducia.."
    Metto nelle Tue mani Signore questo giorno,fa che sia pieno della Tua presenza: aiutami a viverlo alla tua Luce.

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  4. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
    appianate la strada a colui che cavalca le nubi:
    Signore è il suo nome,
    esultate davanti a lui.

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