Salmo del 18 maggio 2021
"8 O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
quando camminavi per il deserto,
9 tremò la terra, i cieli stillarono
davanti a Dio, quello del Sinai,
davanti a Dio, il Dio d'Israele.
10 Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
11 e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.
12 Il Signore annuncia una notizia,
grande schiera sono le messaggere di vittoria:
13 «Fuggono, fuggono i re degli eserciti!
Nel campo, presso la casa, ci si divide la preda.
14 Non restate a dormire nei recinti!
Splendono d'argento le ali della colomba,
di riflessi d'oro le sue piume».
15 Quando l'Onnipotente là disperdeva i re,
allora nevicava sul Salmon.
16 Montagna eccelsa è il monte di Basan,
montagna dalle alte cime è il monte di Basan.
17 Perché invidiate, montagne dalle alte cime,
la montagna che Dio ha desiderato per sua dimora?
Il Signore l'abiterà per sempre".
Anche oggi continua la nostra meditazione e la preghiera su questo Salmo grandioso, facendo memoria per i prodigi che il Signore ha fatto per il suo Israele, certi che meravigliosi, e anche più grandi, li fa per noi.
"O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
quando camminavi per il deserto,
tremò la terra, i cieli stillarono
davanti a Dio, quello del Sinai,
davanti a Dio, il Dio d'Israele".
Immagine bella e trionfale del Signore che guida il popolo fuori dalla schiavitù egiziana e verso la libertà della terra promessa.
Non è una fuga di cui si parla, non uno scappare senza riparo nel deserto, che è sicuramente più infido dell'Egitto.
Come in un parto dove le sofferenze, la paura di morire e l'angoscia, si dimenticano e lasciano il posto alla vita nuova prorompente di gioia, così la memoria d'Israele trova il senso profondo di quei momenti bui e terribili in cui scappava dalla spada dell'esercito d'Egitto, dimenticando il dolore e ricordando tutto come una processione regale.
Anche la creazione partecipa di questa vittoria del Signore sul potere del faraone e di ogni potente che crede di poter manipolare, usare e distruggere vite a suo piacimento.
Il Signore esce davanti al popolo: Pastore e guida, Scudo protettivo, facilitatore di passi segnati da lui, Padre che va avanti per eliminare le insidie della strada, Re vittorioso che porta in processione il popolo salvato.
Noi abbiamo tanti passi nel Vangelo che plasticamente mostrano questa visione realizzata.
Penso ad una pagina tanto travisata, quando Gesù comanda a Pietro di mettersi dietro di lui, di fare il discepolo e non il maestro: non sta riconquistando il posto che spetta a lui, non vuole sminuire Pietro, punendolo. In effetti gli sta salvando la vita!
Pietro non lo sa ma la croce è la sua salvezza dalla morte, l'unica strada possibile perché abbia vita. E quella strada può farla solo Gesù, precedendolo e proteggendolo! (cfr. Mt 16, 22-23)
"Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio".
"Il Signore annuncia una notizia,
grande schiera sono le messaggere di vittoria".
Il salmo ci prepara ora all'ascolto di una misteriosa parola profetica che riassume tutto il senso della storia di un popolo liberato dal suo Dio.
"Fuggono, fuggono i re degli eserciti!
Nel campo, presso la casa, ci si divide la preda.
Non restate a dormire nei recinti!".
I messaggeri annunciano la vittoria: i nemici sono in rotta e i cittadini, che dovevano soccombere nell'assedio, si dividono il bottino.
Si è chiamati a stare svegli per vedere e partecipare, da figli, al trionfo del Vittorioso. E' una notte di luce, notte pasquale che decreta il passaggio dalle tenebre alla vita.
"Quando l'Onnipotente là disperdeva i re,
allora nevicava sul Salmon".
Nell'antichità, nel periodo invernale, si sospendevano le guerre per la grande difficoltà di compiere manovre militari efficaci.
Il Signore combatte e vince nelle peggiori condizioni, impossibili per le capacità umane.
"Montagna eccelsa è il monte di Basan,
montagna dalle alte cime è il monte di Basan.
Perché invidiate, montagne dalle alte cime,
la montagna che Dio ha desiderato per sua dimora?
Il Signore l'abiterà per sempre".
Le alte montagne, riconosciute e venerate come sedi della varie divinità, vengono espugnare dal Signore. Egli è superiore a tutti gli idoli.
Una montagna egli si sceglie come sua dimora e tutte le montagne invidiano quella fortunata prescelta dal Re.
Gerusalemme, Sion, è quella montagna. Non tanto alta in verità, ma l'eccelsa su tutte perché sede della "Shekhinah", la dimora, l'abitare di Dio che riempie il Tempio.
Una delle scene più tenere che il Salmo ci regala è questa:
"Splendono d'argento le ali della colomba,
di riflessi d'oro le sue piume".
Riecheggia tutta la poesia del Salmo 91 che annuncia il tempo nel deserto come una lunga storia di protezione e d'amore che ha avvolto Israele.
"Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio;
la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza" (Sal 91, 4).
Dio è una madre chioccia che nasconde i suoi piccoli davanti ai predatori.
Questa misteriosa colomba, dai riflessi brillanti, domina su tutto.
"La tua esausta eredità tu hai consolidato".
RispondiEliminaEcco una parola per me per questo tempo.
Parola luminosa che dice verità: noi esausti, il Signore ci dona solidità.
Questo tempo ci mortifica,
il Signore ridona vita.
Questo tempo ci toglie forza, il Signore è la nostra forza.
Questo tempo ci disperde,
il Signore ci raduna.
Questo tempo ci avvilisce,
il Signore ci consola.
L'umanità erede di Dio è sotto il tuo sguardo amante o Padre.
Noi siamo tua eredità e tu nostro custode.
Invochiamo solidità, pace, consolazione, futuro.
Parola che conforta, parola che consola, parola che rinfranca, parola che mi illumina:"la tua eredità tu hai consolidato" ... " a noi Dio porta la salvezza. Il noi Dio è un Dio che salva"... La paura, il timore, l incertezza se ne vanno dal mio cuore, e grido al mio spirito provato"il tuo Dio è un Dio che salva
RispondiEliminaTi coprirà con le sue penne------
RispondiEliminaQuesto voglio sentirmi dire oggi
Ho bisogno di chi si prende cura ANCHE di me
Non sono dispensatore di salute
Ho bisogno di ricarica,quale?
La TUA protezione e lo Spirito di comunione che mi deve accompagnare in questo tempo lungo di lavoro,estenuante ma prodigo di anticorpi..........
Grazie Signore!