Salmo delll'11 maggio 2021

Il Signore farà tutto per me
Sal 138 (137)

"1 Di Davide.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,

2 mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.

3 Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

4 Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.

5 Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore!

6 Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l'umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.

7 Se cammino in mezzo al pericolo,
tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano
e la tua destra mi salva.

8 Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani".


I salmi sono preghiere che raccolgono ogni istanza e ogni lamento di credenti affaticati, angosciati, prostrati da tante sofferenze e prove difficili. Facile perdere la speranza in queste situazioni drammatiche, facile deragliare in una visione della vita che vede e sottolinea solo gli eventi funesti.
I salmisti non nascondono il dolore, ma spingono comunque al ringraziamento, aspetto positivo che fa uscire fuori dal tunnel della depressione e dell'isolamento.
Ringraziare è riconoscere il bene che gli altri fanno alla mia vita, è riconoscerne l'importanza, la necessità, l'amore che traspare dai loro gesti.
Rendere grazie per noi cristiani è liturgia ("eucaristia" viene dal greco e significa appunto "riconoscenza, rendimento di grazie"), libera il cuore dai macigni che lo affliggono e apre alla Vita, ricevuta in dono continuamente, a cui attingiamo, spesso senza rendercene conto.
È salvifico rendere grazie perché ci rivela di quanto amore siamo circondati e ci spinge a comunicarlo agli altri.
Ecco perché la preghiera dei Salmi spesso si fa ringraziamento, innalzando la lode a colui che dona tutto se stesso.

"Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca".

La nostra gratitudine più vera è quella che nasce dalla certezza che il Signore ascolti le nostre invocazioni e si prenda cura di noi. Il salmista ha fatto questa esperienza: ha parlato ed è stato esaudito personalmente.

"Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo".

Israele ha sempre visto nell'idolatria il peccato più grave perché scambia per Dio ciò che è drammatica illusione e schiavizzazione.
Il salmista sa ben distinguere tra il vero Dio e gli idoli.
Conosce la voce ed i segni del suo passaggio del Signore, è familiarizzato con chi lo chiama per liberarlo e portarlo ad orizzonti aperti.
Il tempio, segno della presenza del Dio vivente, mostra all'orante la direzione in cui guardare, le orecchie a cui rivolgersi.

"Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome".

Ecco due motivi di gratitudine: l'amore eterno, cioè fedele per sempre! Sono due doni vitali che vanno insieme.
E non è qualcosa di immaginario: le sue opere, in favore del suo popolo schiavo di volta in volta di opprimenti faraoni, l'hanno reso celebre sopra ogni altra potenza.
Non si rivolge ad un Dio indistinto e senza volto. Sa a chi rendere grazie.

"Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza".

Il Signore risponde alle grida di aiuto dando nuova vita e nuova forza. Non è una risposta magica, che fa scomparire il problema, ma una risposta concreta che rende capaci di vivere sino in fondo le croci della propria esistenza, portandole nel suo nome.

"Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore!"
Questo credente ha una certezza: la gloria di Dio sarà visibile a tutti. Non si può nascondere una luce, ma va portata in alto affinché tutti la vedano.
Per questo invita alla lode anche gli altri uomini. Persino i re, potenti di questo mondo, saranno sottomessi alla signoria di Dio e lo riconosceranno come l'unico e vero Re.

"Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l'umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano".
La Bibbia è attraversata da questo annuncio rivoluzionario: il Signore abbassa nella boria i potenti e innalza chi non vale nulla, coloro che non possono vantare nessun privilegio o potere.
Il Signore interviene rimescolando le carte frutto dei calcoli umani e dei giochi di potere che solo i più forti e prepotenti possono mettere in atto.
Rovescia così le sorti della storia che sembrerebbero già state decise da chi comanda e giudica dall'alto di un trono.

"Se cammino in mezzo al pericolo,
tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano
e la tua destra mi salva".
Sentirsi sicuri nelle mani di Dio è il frutto più bello che la fede può produrre in noi. Il braccio del Signore mostra la sua potenza per me, ferma il braccio di chi infliggerebbe condanne, agisce in mio favore, è lui il mio Salvatore!

"Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani".
Due affermazioni e una invocazione chiudono il salmo. La memoria viva di ciò che il Signore ha fatto in passato è la base per la certezza che, nel futuro, continuerà a compiere le sue opere di salvezza. L'amore di Dio è per sempre: è la certezza della fede profonda che nasce dall'ascolto della sua Parola e dall'esperienza della sua misericordia. Perdona sempre e dona continuamente una nuova possibilità a chi ha plasmato per vivificarlo col suo Spirito.

Alla fine di questo Salmo, ci viene di ringraziare chi lo ha scritto. E' vero: la sua gratitudine ha risvegliato la nostra, il suo grazie pian piano diventa lo stesso che ci sale dal cuore!
Possiamo camminare sicuri e grati, tutto possiamo in colui che ci dà forza.
Sì, "Il Signore farà tutto per me"! Questa è la nostra consolazione.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 138 (137)
Commento del 29/09/2020


Commenti

  1. "Il Signore farà tutto per me". Fare tutto è solo di Dio.
    Solo lui compie veramente ogni cosa.
    Chi può fare tutto per me se non il Signore?
    Chi può portare a compimento ogni bene per me se non il Signore?
    "Il Signore farà tutto per me".
    Ricordo quanto il Signore ha fatto per me fino ad oggi e rinnovo così la mia speranza per il futuro.
    Farà tutto per me è la sua promessa.
    Farà tutto per me è la mia speranza.
    Farà tutto per me è la mia fiducia oggi.

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  2. Se cammino in mezzo al pericolo,
    tu mi ridoni vita;
    contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano
    e la tua destra mi salva.

    Il pericolo è costante,anch'io cado spesso!
    Ma mi rialzi,io non vorrei farlo!
    Tanti mi opprimono,io più di tutti!
    Mi porti in salvo,facendomi gustare la TUA presenza!
    Grazie Signore

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