Vangelo del 6 maggio 2021

La vostra gioia sia piena
Gv 15, 9- 11

"In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena»".


Continua l'annuncio della volontà del Padre per i suoi discepoli dopo l'immagine della vite e le parole di Gesù che abbiamo meditato nella liturgia di ieri:
"In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli" (Gv 15, 8).
La Gloria del Padre si vede, si riflette negli occhi realizzati dei figli, in noi che da discepoli portiamo i frutti maturi del seme gettato copiosamente dal Figlio.

"Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore".
Il rimanere, persistere, fedelmente dimorare nell'amore, diventa il centro del discorso. Non c'è discepolato senza questo abbraccio di cura durevole, senza l'abbandono scelto e continuato nelle braccia di chi, accogliendo, dà la vita.
Senza nessun imbarazzo o precisazione, Gesù accomuna nello stesso amore il Padre, se stesso e noi. Non avrei neanche il coraggio di pensarla una cosa così e invece per Gesù è la naturale relazione, il vincolo che lega l'Uno (al Figlio e questi) agli altri.
Potremmo dire, in termini più familiari a noi, che Gesù porta in sé la vera "proprietà transitiva" della vita: per mezzo suo l'amore incomunicabile del Padre diventa parola sussurrata e permanente nel cuore dei figli!
Gesù è il filo conduttore della corrente d'amore che parte come seme dal Padre per portare il suo frutto nell'umanità.
Lo ripete in tutti i modi il Maestro, lo sottolinea più di una volta. Il Padre ama Gesù e lui ama noi allo stesso modo: l'Amore con la "A" maiuscola raggiunge finalmente l'umanità. E in questo dono bisogna restare, senza barattarlo con niente altro o annacquarlo con calcoli e interessi: è dono e tale rimane!

"Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore".
Come gli antichi sapienti, Gesù chiede ai discepoli di vivere secondo la sua parola; ma quella che insegna non è la via per avere una vita umanamente serena. Lui non l'ha avuta, sembrerebbe un assurdo prospettarla come meta per altri!
Il fine dell'annuncio è immensamente più grande e nella vita di Gesù sì che si tocca, che è presente in ogni gesto e in ogni insegnamento!
Il Figlio vive della parola del Padre: comandamenti osservati allora come possibilità di entrare in una volontà amante, per attingere a quell'amore di cui il Padre è la sorgente.
La parola ascoltata è la porta di entrata per dimorare stabilmente nell'amore che non toglie i problemi, ma che rende la vita degna di essere vissuta, consapevole di essere voluta.

"Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena".
Tutto questo non è una nuova legge o un nuovo "dovere religioso".
I doveri per chi ama si trasfigurano in servizio alla felicità dell'altro, l'obbedienza diventa il desiderio di portare i pesi per realizzare la comunione, i comandi sono parole dolci come il miele perché traggono fuori dalla morte.
La volontà del Figlio è realizzare la gioia piena. Non è quello che vogliamo anche noi? Non è questo che desidera chi ama?
In questa volontà sua, amante, si realizza già una corrispondenza d'amorosi sensi che per noi era così impossibile!
Gioia piena è dono dei tempi ultimi e compiuti, ma anche germe qui e ora, centuplo quaggiù che ci fa incamminare dietro al Maestro, anticipo per noi del suo desiderio di coinvolgere ogni uomo nel fuoco dell'Amore di Dio.
"Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra" (Sal 15, 11).

Commenti

  1. "Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena".
    Ecco perché Dio parla a noi, ecco perché ci è data la Parola di Dio: per la nostra gioia! E perché la nostra gioia sia piena!
    Grazie Signore per questa preziosa affermazione.
    Grazie Signore per la tua Parola che porta in noi la tua gioia.
    Grazie Signore perché non parli per caricarci di pesi.
    Grazie Signore perché non parli per giudicarci.
    Grazie Signore per la tua Parola di Vita.
    Grazie Signore perché la tua Parola mi consola.
    "Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena".
    Parlami ancora Signore, perché desidero la tua gioia in me.


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  2. Rimanere nel Tuo amore
    Quanta strada ancora da percorrere,ma se Tu mi hai insicato la VIA per eccellenza,devo amare
    devo slegare i legacci morbosi,i ragionamenti raziocinanti e di scambio che mi porto ancora dentro.
    AMARE e poi tranquillo!
    Amen

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  3. Come. Ad amare si impara con il “come”. È un alfabeto pratico che riceviamo dai gesti, dalle cure e attenzioni che altri ci hanno rivolto fin dal primo vagito. Serve una prolungata passività dell’amore per passare all’attivo del “come”. Senza qualcuno che ci abbia amato è difficile. E Gesù ci ama, si fa propaggine del Padre, con il linguaggio semplice dell’amore familiare e il gesto eterno, quello dell’abbraccio, fissato sulla croce. Lo fa per tutti, Gesù, ma in special modo per chi è stato amato di meno, affinché ciascuno – nessuno escluso – possa passare all’attivo dell’amore.

    Resta. Il cuore di Gesù è per la sosta. Ombra in una cocente estate o calda coperta per boreali inverni, è lì, spazio fisso per spiriti inquieti. Dove trovarlo? Obbedendo all’amore – sintesi di tutti i comandamenti – ne tracciamo la direzione. E poi resta, ferma ogni camminare, parlare e cedi alla tenerezza del riposo.

    Gioia. Pietra di luce e stupore insieme, è più un inciampo che calcolata risposta. È la resurrezione il motore della gioia. Non ci è dato sapere quando ci sentiremo immessi dentro la gioia di Cristo, ma se avviene non ce lo scordiamo.

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  4. Tu sei l'immensità Signore com'è il Tuo Amore per me e lo scopro giorno dopo giorno con l'ascolto della Tua Parola:avvolgimi Signore con la Tua grazia perché possa godere della Tua presenza

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